QUARRATA_
Ancora notizie “preoccupanti” per il
distretto del mobile di Quarrata arrivano dal “Monitor dei Distretti della
Toscana” realizzato per Banca CR Firenze a cura del Servizio Studi di Intesa
San Paolo.
I risultati negativi del mobile sono concentrati nel distretto del
mobile imbottito di Quarrata che ha mostrato un ulteriore peggioramento nel 3°
semestre (-16,7 %) mentre le esportazioni del distretto del mobile di
Poggibonsi-Sinalunga sono rimaste in territorio positivo seppure in
rallentamento e su livelli particolarmente ridotti.
Per quanto riguarda il mobile appare
particolarmente ampio e in netto peggioramento infatti rispetto al 1° semestre
il gap tra la Toscana e le altre regioni distrettuali.
Tale settore risente di
una congiuntura poco favorevole sia sul mercato italiano che su molti mercati
europei.
“Il mobile imbottito di Quarrata- si legge - continua a soffrire della debolezza delle
vendite sul mercato francese (calate di un ulteriore 25% nel 3° trimestre),
mercato che nel 2010 ha rappresentato oltre la meta' delle esportazioni di
questo distretto”.
La maggiore preoccupazione è dovuta in particolare alla
fatica a trovare nuovi sbocchi commerciali sui mercati più dinamici,
sperimentando una evoluzione più lenta delle esportazioni rispetto a quanto
registrato nelle altre realtà distrettuali del settore a livello nazionale.
Negativo anche il quadro dell’occupazione inserito come noto all’interno di un
mercato del lavoro caratterizzato sempre più da tensioni crescenti. Nei
distretti esaminati dal rapporto sono infatti aumentate le ore di cassa
integrazione, sia straordinaria che in deroga a segnalare la sofferenza di un
tessuto produttivo costituito principalmente da piccole e piccolissime imprese
più in difficoltà nell’attuare le strategie di upgrading qualitativo,
potenziamento delle fasi di comunicazione e distribuzione e di diversificazione
dei mercati di sbocco che appaiono sempre più importanti nello scenario
competitivo emerso dalla crisi.
Nei prossimi
mesi, dunque, sara' difficile, per le imprese del Made in Tuscany, mantenere i
ritmi di crescita registrati nei primi nove mesi dell'anno, cercando di
compensare attraverso i mercati esteri la debolezza della domanda interna, per
la quale il 2012 prospetta un ulteriore peggioramento.
A fare
da traino dell’export in Toscana rimane attualmente il settore manufatturiero rappresentato dalla filiera dei beni di
consumo del sistema moda (pelletteria e calzature di Firenze in primo luogo).
La crescita delle esportazioni sperimentata nei mesi estivi appare comunque –
in base allo studio fatto – in rallentamento confermando gli effetti di un
graduale peggioramento della congiuntura internazionale proseguito anche negli
ultimi mesi del 2011. Le
prospettive per il 2012 appaiono “critiche”, date le attese di forte prudenza
negli acquisti da parte delle famiglie italiane e di molti altri paesi europei,
principali mercati di sbocco delle produzioni mobiliere anche dei distretti
toscani.
a.b.
Nessun commento:
Posta un commento