lunedì 16 gennaio 2012

Pronto il Progetto di centralità Pc1 di via Torino. Ecco come cambia l'importante area del Luna Park. In arrivo un nuovo supermercato. Una strada sarà intitolata a Giovanni Michelucci.


QUARRATA_ Nel prossimo consiglio comunale in programma il 23 gennaio sarà adottato il piano particolareggiato relativo al “Progetto di Centralità PC1” di via Torino, redatto dallo studio Baldi e associati di Quarrata per conto della società immobiliare Giotto e di un gruppo di  quattordici proponenti.
Del progetto riguardante un’area di oltre 40 mila metri quadri a Quarrata se ne parla oramai dal 1994. Le passate amministrazioni comunali avevano pensato a questa zona anche per il cosidetto “Polo Annonario” quando si ventilava l’ipotesi del trasferimento dal centro cittadino del mercato ambulante del sabato.
Dopo anni di rinvii (negli ultimi anni il grande spazio occupato da campi è stato utilizzato per ospitare il Luna Park tra fine agosto e gli inizi di settembre e la sosta dei circhi) il consiglio comunale dovrà dare il via definitivo all’opera che comporterà la realizzazione di appartamenti, negozi, aree a verde pubblico, pista ciclabile, parcheggi ma anche di una struttura destinata alla grande distribuzione.
Al contempo è prevista la riqualificazione dei tessuti produttivi e residenziali circostanti e il potenziamento del polo scolastico presente in via Lippi, la previsione della demolizione e della ricollocazione dei volumi di una importante struttura produttiva presente (Chiti Autotrasporti), una nuova viabilità con la costruzione di diverse rotatorie e di un efficiente collegamento con via Firenze.
Il progetto di centralità di via Torino è quello più ampio tra i progetti di centralità previsti nel piano strutturale e nel regolamento urbanistico del Comune: di sicuro è quello che avrà maggiori ricadute sullo sviluppo della città.
Inserita nel cuore di Quarrata tale area (compresa tra via Torino a sud, via Lippi a ovest, via Bocca di Gora  ad est, l’area produttiva a nord) ha da sempre tentato di porsi come alternativa all’unico centro cittadino “storicizzato” per unicità più che storico per vocazione ma è rimasto sempre incompiuto per la mancanza di un polo gravitazionale che facesse da collante tra le varie realtà che nel tempo si sono aggregate: oltre alla residenza, la chiesa di San Giuseppe Artigiano, la scuola di via Torino, le poste e la piazza Giovanni XXIII.
L’intero comparto la cui superficie territoriale compresa nel Piano particolareggiato proposto è di oltre 81.500 metri quadri è di proprietà di diversi soggetti.
Altri 3.074 metri quadri saranno messi a disposizione dal Comune di Quarrata per permettere la realizzazione del collegamento tra via Giotto e via Firenze (fuori dal perimetro del comparto del progetto di centralità).
Considetate le numerose problematiche in gioco, le differenti destinazioni esistenti e di progetto, le possibili trasformazioni previste per il raggiungimento dei numerosi obiettivi, gli ingenti investimenti necessari per attuare l’intero Progetto di Centralità, il progetto prevede un’ unica programmazione strategica che potrà essere attuata in fasi esecutive legate tra loro da un unico filo conduttore costituito dalle opere di urbanizzazione.
L’attuazione del progetto è prevista in tre stralci esecutivi: il primo prevede la costruzione di tutte le opere di urbanizzazione comprese tra via Giotto e via Torino, il collegamento con via Firenze e l’urbanizzazione di tutta l’area posta a nord di via Torino con la possibilità di edificare i lotti 1-2 e 3.
Il secondo stralcio prevede la possibilità di attuare il potenziamento del Polo Scolastico. Il terzo stralcio esecutivo consentirà invece di completare il progetto di piano particolareggiato con la realizzazione delle opere di  urbanizzazione comprese tra via Giotto e via Giorgione, la riorganizzazione degli edifici produttivi esistenti a nord di via Giotto e l’eventuale delocalizzazione dell’attività logistica attualmente esistente.
Sulla nuova strada - intitolata una volta realizzata a Giovanni Michelucci – che collegherà via De Gasperi a via Giotto- sorgerà  un centro urbano dinamico “coerente, per dimensioni e qualità, con la tradizione locale formata da luoghi di incontro (piazzette, percorsi e giardini), esercizi di vicinato e residenza".
 Dei 14mila metri quadrati di superficie massima disponibile per il progetto, 7mila metri quadri (suddivisi in quattro lotti) sono a residenziale; altri 7.000 destinati a direzionale-commerciale di cui 4500 metri quadri per negozi e magazzini.
Vi sarà poi nella parte nord est dell’area compreso tra via Michelucci e via Bocca di Gora lo spazio per una media superficie di vendita alimentare di circa 2500 metri quadri di superficie di vendita con circa 4500 mq destinati a servizi, magazzini e superfici accessorie. Gli edifici avranno una altezza massima di 12 metri e rispetteranno una distanza dai confini di proprietà di 5 metri e di 10 metri dalla strada.
Sarà poi lasciata libera dall’edificato una piccola area posta nell’angolo sud-ovest allagabile dalle acque di transito.  
L’accesso carrabile delle utenze dovrà avvenire principalmente da via Michelucci mentre l’approvigionamento delle merci avverrà dal prolungamento di via Giotto che risulta più funzionale in relazione alla presenza della vicina rotatoria che consentità ingresso ed uscita coerenti con il flusso veicolare.
La struttura sarà ampiamente dotata di parcheggi variamente distribuiti.. Sarà costruita poi una passerella pedonale aerea, la pista ciclabile (completamente illuminata con lampioni con lampade a risparmio energetico)  che collegherà “idealmente” la scuola elementare, l’argine del Fermulla, l’area a verde pubblico e via Giotto nonché vi sarà un sistema di collegamento pedonale privo di barriere architettoniche tra il nuovo e il vecchio centro, tra la scuola ed il nucleo commerciale, tra la chiesa, le poste e il parco.
Tutti gli edifici che staranno ad ovest di via Michelucci prevederanno funzioni e destinazioni miste. Il completamento dell’area si concretizzerà poi con la previsione di una area in adiacenza al polo scolastico esistente destinata ad una nuova struttura scolastica cui faranno da contorno oltre ad una ampia area destinata a verde pubblico attrezzato due parcheggi pubblici di servizio proprio all’area medesima.
Il parcheggio nord ha per l’appunto lo scopo di creare un nuovo e più tranquillo accesso all’asilo nido ed è stato progettato per consentire alle mamme la sosta per lasciare i bambini nella struttura senza pericolo ed intralcio.
L’ampia dotazione di parcheggi tra pubblici e privati e la disponibilità di una cospicua area verde (di circa 7.263 metri quadri di cui 6.842 nel primo stralcio esecutivo) completerà il quadro di riferimento.  
Le essenze da impiantare saranno scelte tra le essenze autoctone sulla base delle indicazioni dell’ufficio Lavori Pubblici del Comune. In particolare per le essenze arboree è ,prevista di mettere a dimora aceri, frassini, lecci, noci e querce mentre per quanto riguarda le essenze arbustive alloro, bossom corbezzolo, lentisco, mirto e viburno.
Nell’area saranno realizzate anche tre isole ecologiche (una in fregio a via Torino, a via Giotto ed una all’interno dell’area della media struttura di vendita alimentare.
La riconversione degli edifici a nord di via Giotto (occupati dall’azienda Chiti Autotrasporti) non avverrà in tempi brevi.
L’eventuale delocalizzazione, parziale e graduale, dovrà essere programmata con giudizio ed in tempi tali da consentire all’azienda di ammortizzare senza pericolosi indebitamenti, un onere economico di notevole spessore. Il piano particolareggiate prevede una normativa di riferimento per gestire tale passaggio in maniera tale da stabilire un indirizzo programmatico congruente con gli altri interventi e con gli obiettivi strategici del Regolamento Urbanistico.
Dopo l’adozione del  piano particolareggiato ne è prevista l’approvazione sempre da parte del consiglio comunale.
Seguiranno quindi i permessi di costruire per la realizzazione delle opere di urbanizzazione e i permessi di costruire per la realizzazione dell’allacciamento a via Firenze. Infine saranno dati i permessi per la costruzione dei fabbricati.
La probabilità di realizzare le diverse azioni previste sarà condizionata dall’approvazione del Piano Attuativo e all’interesse dei soggetti privati che propongono il progetto. Una convenzione che verrà stipulata tra i proponenti e il Comune indichierà comunque i termini di validità del piano e le procedure operative per la sua realizzazione.

a.b.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma non sono sufficienti le centinaia di appartamenti vuoti che già ci sono a Quarrata? Se ne devono proprio far costruire altri per favorire i soliti noti?