QUARRATA_ Nel prossimo consiglio comunale in
programma il 23 gennaio sarà adottato il piano particolareggiato
relativo al “Progetto di Centralità PC1” di via Torino, redatto dallo studio
Baldi e associati di Quarrata per conto della società immobiliare Giotto e di
un gruppo di quattordici proponenti.
Del
progetto riguardante un’area di oltre 40 mila metri quadri a Quarrata se ne
parla oramai dal 1994. Le passate amministrazioni comunali avevano pensato a
questa zona anche per il cosidetto “Polo Annonario” quando si ventilava l’ipotesi
del trasferimento dal centro cittadino del mercato ambulante del sabato.
Dopo
anni di rinvii (negli ultimi anni il grande spazio occupato da campi è stato
utilizzato per ospitare il Luna Park tra fine agosto e gli inizi di settembre e
la sosta dei circhi) il consiglio comunale dovrà dare il via definitivo all’opera
che comporterà la realizzazione di appartamenti, negozi, aree a verde pubblico,
pista ciclabile, parcheggi ma anche di una struttura destinata alla grande
distribuzione.
Al contempo è prevista la riqualificazione dei tessuti
produttivi e residenziali circostanti e il potenziamento del polo scolastico
presente in via Lippi, la previsione della demolizione e della ricollocazione dei volumi di una
importante struttura produttiva presente (Chiti Autotrasporti), una nuova viabilità
con la costruzione di diverse rotatorie e di un efficiente collegamento con via
Firenze.
Il progetto di centralità di via Torino è quello più ampio tra i
progetti di centralità previsti nel piano strutturale e nel regolamento
urbanistico del Comune: di sicuro è quello che avrà maggiori ricadute sullo
sviluppo della città.
Inserita nel cuore di Quarrata tale
area (compresa tra via Torino a sud, via Lippi a ovest, via Bocca di Gora ad est, l’area produttiva a nord) ha da
sempre tentato di porsi come alternativa all’unico centro cittadino “storicizzato”
per unicità più che storico per vocazione ma è rimasto sempre incompiuto per la
mancanza di un polo gravitazionale che facesse da collante tra le varie realtà
che nel tempo si sono aggregate: oltre alla residenza, la chiesa di San
Giuseppe Artigiano, la scuola di via Torino, le poste e la piazza Giovanni
XXIII.
L’intero
comparto la cui superficie territoriale compresa nel Piano particolareggiato
proposto è di oltre 81.500 metri quadri è di proprietà di diversi soggetti.
Altri 3.074 metri quadri saranno messi a disposizione dal Comune di Quarrata
per permettere la realizzazione del collegamento tra via Giotto e via Firenze
(fuori dal perimetro del comparto del progetto di centralità).
Considetate le numerose problematiche in gioco,
le differenti destinazioni esistenti e di progetto, le possibili trasformazioni
previste per il raggiungimento dei numerosi obiettivi, gli ingenti investimenti
necessari per attuare l’intero Progetto di Centralità, il progetto prevede un’
unica programmazione strategica che potrà essere attuata in fasi esecutive
legate tra loro da un unico filo conduttore costituito dalle opere di
urbanizzazione.
L’attuazione del progetto è prevista in tre
stralci esecutivi: il primo prevede la costruzione di tutte le opere di
urbanizzazione comprese tra via Giotto e via Torino, il collegamento con via
Firenze e l’urbanizzazione di tutta l’area posta a nord di via Torino con la
possibilità di edificare i lotti 1-2 e 3.
Il secondo stralcio prevede la
possibilità di attuare il potenziamento del Polo Scolastico. Il terzo stralcio
esecutivo consentirà invece di completare il progetto di piano
particolareggiato con la realizzazione delle opere di urbanizzazione comprese tra via Giotto e via
Giorgione, la riorganizzazione degli edifici produttivi esistenti a nord di via
Giotto e l’eventuale delocalizzazione dell’attività logistica attualmente
esistente.
Sulla nuova strada - intitolata una volta realizzata a Giovanni Michelucci – che collegherà via
De Gasperi a via Giotto- sorgerà un
centro urbano dinamico “coerente, per dimensioni e qualità, con la tradizione
locale formata da luoghi di incontro (piazzette, percorsi e giardini), esercizi
di vicinato e residenza".
Dei 14mila metri quadrati di
superficie massima disponibile per il progetto, 7mila metri quadri (suddivisi
in quattro lotti) sono a residenziale; altri 7.000 destinati a
direzionale-commerciale di cui 4500 metri quadri per negozi e magazzini.
Vi
sarà poi nella parte nord est dell’area compreso tra via Michelucci e via Bocca
di Gora lo spazio per una media superficie di vendita alimentare di circa 2500
metri quadri di superficie di vendita con circa 4500 mq destinati a servizi,
magazzini e superfici accessorie. Gli edifici avranno una altezza massima di 12
metri e rispetteranno una distanza dai confini di proprietà di 5 metri e di 10
metri dalla strada.
Sarà poi lasciata libera dall’edificato una piccola area
posta nell’angolo sud-ovest allagabile dalle acque di transito.
L’accesso carrabile delle utenze dovrà
avvenire principalmente da via Michelucci mentre l’approvigionamento delle merci
avverrà dal prolungamento di via Giotto che risulta più funzionale in relazione
alla presenza della vicina rotatoria che consentità ingresso ed uscita coerenti
con il flusso veicolare.
La struttura sarà ampiamente dotata di parcheggi
variamente distribuiti.. Sarà costruita poi una passerella pedonale aerea, la
pista ciclabile (completamente illuminata con lampioni con lampade a risparmio
energetico) che collegherà “idealmente” la scuola
elementare, l’argine del Fermulla, l’area a verde pubblico e via Giotto nonché vi sarà un
sistema di collegamento pedonale privo di barriere architettoniche tra il nuovo
e il vecchio centro, tra la scuola ed il nucleo commerciale, tra la chiesa, le
poste e il parco.
Tutti gli edifici che staranno ad
ovest di via Michelucci prevederanno funzioni e destinazioni miste. Il
completamento dell’area si concretizzerà poi con la previsione di una area in
adiacenza al polo scolastico esistente destinata ad una nuova struttura
scolastica cui faranno da contorno oltre ad una ampia area destinata a verde
pubblico attrezzato due parcheggi pubblici di servizio proprio all’area medesima.
Il parcheggio nord ha per l’appunto lo scopo di
creare un nuovo e più tranquillo accesso all’asilo nido ed è stato progettato
per consentire alle mamme la sosta per lasciare i bambini nella struttura senza
pericolo ed intralcio.
L’ampia dotazione di parcheggi tra pubblici e privati e
la disponibilità di una cospicua area verde (di circa 7.263 metri quadri di cui
6.842 nel primo stralcio esecutivo) completerà il quadro di riferimento.
Le essenze da impiantare saranno scelte tra le
essenze autoctone sulla base delle indicazioni dell’ufficio Lavori Pubblici del
Comune. In particolare per le essenze arboree è ,prevista di mettere a dimora
aceri, frassini, lecci, noci e querce mentre per quanto riguarda le essenze
arbustive alloro, bossom corbezzolo, lentisco, mirto e viburno.
Nell’area saranno
realizzate anche tre isole ecologiche (una in fregio a via Torino, a via Giotto
ed una all’interno dell’area della media struttura di vendita alimentare.
La riconversione degli edifici a nord di via Giotto (occupati dall’azienda
Chiti Autotrasporti) non avverrà in tempi brevi.
L’eventuale delocalizzazione,
parziale e graduale, dovrà essere programmata con giudizio ed in tempi tali da
consentire all’azienda di ammortizzare senza pericolosi indebitamenti, un onere
economico di notevole spessore. Il piano particolareggiate prevede una
normativa di riferimento per gestire tale passaggio in maniera tale da
stabilire un indirizzo programmatico congruente con gli altri interventi e con
gli obiettivi strategici del Regolamento Urbanistico.
Dopo l’adozione del piano particolareggiato ne è prevista l’approvazione
sempre da parte del consiglio comunale.
Seguiranno quindi i permessi di
costruire per la realizzazione delle opere di urbanizzazione e i permessi di
costruire per la realizzazione dell’allacciamento a via Firenze. Infine saranno
dati i permessi per la costruzione dei fabbricati.
La probabilità di realizzare le diverse azioni previste sarà condizionata
dall’approvazione del Piano Attuativo e all’interesse dei soggetti privati che
propongono il progetto. Una convenzione che verrà stipulata tra i proponenti e
il Comune indichierà comunque i termini di validità del piano e le procedure
operative per la sua realizzazione.
a.b.
1 commento:
Ma non sono sufficienti le centinaia di appartamenti vuoti che già ci sono a Quarrata? Se ne devono proprio far costruire altri per favorire i soliti noti?
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