martedì 11 maggio 2010

"Chiare fresche e dolci acque": da giugno uno sportello di Publiacqua a Quarrata. La cronaca del consiglio comunale aperto. Il "silenzio" del sindaco


QUARRATA_ Consiglio comunale aperto sull’approvvigionamento idrico del Comune di Quarrata e qualità dell’acqua potabile nelle frazioni della Piana: tutto ha avuto inizio con la lettura della mozione presentata ad unanimità dai gruppi consiliari e si è snodato per oltre tre ore tra domande del pubblico e dei consiglieri comunali e risposte da parte del presidente di Publiacqua Erasmo De Angelis (accompagnato dal vice presidente Giovannini, da tecnici e esperti della azienda).
Presente ma del tutto “silente” per tutta la lunga seduta consiliare il sindaco Sabrina Sergio Gori che come noto – nonostante la propria contrarietà all’incontro pubblico (in qualità di sindaco il primo cittadino fa parte dell’Ato, organo politico istituzionale di indirizzo preposto all’assunzione delle scelte prioritarie, al modus operandi e all’approvazione dei piani di intervento sul territorio di ambito di riferimento, ndr) - ha dovuto alla fine accettare l’esito del voto della maggioranza del consiglio comunale (e quello dei gruppi Pd e La Sinistra) e la decisione di portare il tema dell’acqua sui banchi della sede del palazzo municipale: cosa non riuscita finora nonostante le innumerevoli petizioni dei cittadini e le mozioni sul tema presentate e quasi sempre respinte dalla maggioranza.
Senza indugi il presidente di Publiacqua ha ribadito che fino ad ora “Publiacqua dipende dall’Ato che autorizza gli investimenti e la spesa”.
In modo velato quindi c’è stata una attribuzione di responsabilità politica ai sindaci e quindi indirettamente anche a Sabrina Sergio Gori.
Nel corso dell’assemblea (che ha visto una ampia partecipazione di pubblico e di rappresentanti di movimenti) si sono registrati in tutto oltre venti interventi (da parte di cittadini e consiglieri comunali) con una lunga lista di domande “precise ed articolate” che non hanno ottenuto risposte esaurienti rispetto a quanto richiesto.
La novità rilevante è stato l’annuncio che dal 1 giugno 2010 presso i locali dell’Urp – Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune sarà aperto uno “Sportello Publiacqua”.
“Quarrata- ha annunciato De Angelis – sarà uno dei pochi comuni della Toscana ad avere a disposizione uno sportello con un nostro referente a cui rivolgersi per i problemi quotidiani sull’acqua”. Sarà anche attivato un nuovo sito web on line e probabilmente una sede di Publiacqua sorgerà nel comune di Agliana.
“L’apertura di Publiacqua ai cittadini – ha aggiunto – è una cosa concreta. Con l’incontro di oggi vogliamo iniziare un percorso insieme perché tante scelte dovranno essere condivise; dovranno essere trovate con la collaborazione di tutti le soluzioni ai tanti problemi ancora aperti”.
“Ci sono problemi enormi da risolvere. L’acqua è infatti una sorta di industria. Le nostre reti idriche perdono circa un terzo di acqua per strada e vanno effettuate opere infrastrutturali. Tanti investimenti sono stati fatti. Questo anno abbiamo deciso di investire in reti e impianti mettendo in minoranza anche i soci privati di Publiacqua”.
Alla mozione del consiglio comunale Publiacqua ha risposto con un documento distribuito a tutto il pubblico.
“Il compito di Publiacqua (che è un ente gestore) – ha spiegato il presidente De Angelis – è soprattutto quello di portare alcune soluzioni ai problemi rilevati anche se non siamo la causa di questi problemi. A Quarrata abbiamo a che fare con un territorio ampio con una densità abitativa per Kmq che è quasi raddoppiata negli ultimi 30-40 anni e che non ha tenuto conto della risorsa idrica. Soprattutto nelle aree di pianura (dove risiede circa il 90 per cento degli abitanti) si sono andate a concentrare molteplici attività e pressioni che vanno dall’agricoltura, all’artigianato con falde sotterranee in forte degrado. Nonostante la complessità del territorio sono stati garantiti sia da Publiacqua che dall’Asl, dalla Provincia e dall’Arpat controlli molto seri, accurati e permanenti sull’acquedotto e le fonti di approvvigionamento idrico. La pianificazione degli interventi effettuata con la gestione integrata della risorsa fatta a livello di Ato ha consentito infine di uscire dalla fase dell’emergenza e della cronica carenza idrica. Oggi dopo l’intervento di Pubbliacqua l’eventualità di crisi ricorrenti e prolungate è stata superata grazie al collegamento strutturale di Pistoia con Prato e Firenze a cui Quarrata ed Agliana sono direttamente collegate per le necessarie integrazioni”.
Parlando di dotazioni idrica pro capite “adeguata ai bisogni” (circa 160 litri per abitante giorno) il responsabile di Publiacqua ha comunicato che “le perdite di acqua annuali dall’acquedotto in percentuale ammontano a circa il 30 per cento comprensive dei volumi non fatturati per errata contabilizzazione dei contatori, prelievi abusivi, idranti, spurghi rete, ecc…”.
“ Abbiamo perdite inferiori di 5 punti percentuale rispetto all’area di ambito e di 12 punti rispetto alla media nazionale. Nonostante ciò c’è bisogno di un salto di qualità. Avendo a disposizione le risorse necessarie possiamo quindi immaginare soluzioni infrastrutturali per portare l’acqua a tutti ma tutto dipenderà da chi autorizza gli interventi”.
Le azioni previste sulla zona della pianura annunciati da Publiacqua a livello locale consistono nel miglioramento della rete interna di adduzione e distribuzione e le relative interconnessioni in modo da avere un sistema con la massima flessibilità anche in caso di guasti o anomalie parziali; nella riduzione delle perdite attraverso la distrettualizzazione della rete (monitoraggio), nella valorizzazione delle risorse locali esistenti con interventi di manutenzione straordinaria (rinnovi parziali) su impianti e pozzi: centrale Boschetti e Due Forre.
L’acquedotto di Quarrata va comunque visto in un sistema di riferimento più ampio che tenga conto delle interconnessioni con i sistemi a confine (Montale-Agliana, area pratese e pistoiese); delle risorse disponibili e della loro continuità in termini di quantità e qualità (torrente Agna, falda di Prato); della strategia di gestione stagionale della risorsa sia a livello locale che metropolitano che compete al gestore.
Nel corso dell’incontro i responsabili di Publiacqua hanno illustrato anche gli interventi a breve e medio periodo; si è parlato di differente qualità dell’acqua distribuita nella zona di pianura e date assicurazioni sulla qualità (tetracloroetilene).
“Il problema dei problemi – ha ribadito De Angelis – resta quello della depurazione. Nel 2015 ci saranno sanzioni europee e per questo motivo nel piano di ambito in approvazione entro il 30 giugno prossimo sono stati inseriti interventi per la depurazione in modo da poterci mettere a norma”.
E’ stato anche confermato che per quanto riguarda il rimborso dei canoni di concessione dovuti al Comune di Quarrata esiste “un piano di rientro concordato con i Comuni”.
Strade comunali senza l'acquedotto: Ad oggi restano ancora senza acquedotto nel comune di Quarrata – come rilevato dai cittadini presenti – le seguenti vie: via delle Lucciole, Castel de’Biagini, via Galigana (tratto Valenzatico), via del Corso (Caserana), via Ombrone (Ferruccia), via Baccheretana (dal n. 85 in poi), via Querciola, via Bocca di Stella, via Goraio, via Quadrelli, via Venezia, via Molin Nuovo e via dell’Argine.
Alla seduta del consiglio comunale aperto hanno partecipato con un proprio striscione anche i rappresentanti del Coordinamento Toscana Rifiuti Zero e il portavoce del Forum per la ripubblicizzazione dell'acqua di Pistoia Rosanna Crocini.
-continua

Si ringrazia per il servizio fotografico Luigi Catalano

11 commenti:

Anonimo ha detto...

La delusione avuta dalle "non risposte" di Publiacqua è stata assoluta! Alle molte domande dei cittadini e dei consiglieri, sia il presidente De Angelis che gli altri dirigenti non hanno risposto quasi a niente. Personalmente, ho fatto tre domande: 1) perchè i componenti di una famiglia pagano l'acqua più del doppio di un single? risposta: le tariffe le fa l'ATO (quindi i sindaci!..... quando la stessa domanda, due anni fa, la feci al sindaco, le tariffe le faceva Publiacqua....) 2) cosa farete per i depuratori fatiscenti di Via Firenze e Catena e quando costruirete il depuratore per la fognatura vuota di Barba, Ferruccia, Vignole e Caserana? Risposta : stiano predisponendo un piano..... 3) quando restituirete i due milioni e rotti di euro al comune di Quarrata? risposta : stiamo predisponendo un piano...... Una cosa ridicola!!!
Alessandro Cialdi (Udc)

Anonimo ha detto...

Ci è stato segnalato da un cittadino (Antonio Cifelli) che anche via Fontemorana e Spazzavento in località Colle è priva di acquedotto.
"Questa zona - scrive - è senza acqua ,e siamo nel 2010. Si va a fare i pozzi in altre parti del mondo ,e qui in italia no. Eppure si pagano le tasse come gli altri..". Nei prossimi giorni i residenti della strada incontreranno l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Quarrata per segnalare i propri disagi.

andrea.balli@blogspot.com

Anonimo ha detto...

Tutti pagliacci a cominciare dalla Sabrina.

Woland ha detto...

Duole dirlo, ma tutto questo non fa che confermare il fallimento, anche come "idea", delle cosiddette "publi", le aziende miste a partecipazione di privato e pubblico.

Del resto, quando la quota di maggioranza del pubblico è dispersa tra molti soggetti, mentre il privato determina le scelte anche solo con una quota inferiore al 50%, e quando si confonde il ruolo di controllore e di controllato, già si delineano le ragioni di una scelta che non può che danneggiare i cittadini.

Sul tema, non stupisce minimamente il silenzio dei dirigenti di Publiacqua, società che da anni ha un attivo enorme, a fronte di servizi mediocri, e di tariffe per i cittadini incrementate a dismisura; nè tantomeno stupisce il silenzio di parte dell'amministrazione comunale, di fatto strumento di questi discutibili organismi.

L'interesse della collettività, che dovrebbe essere il faro dell'operato dell'amministrazione, diviene solo conseguenza di una gestione di affari buona solo ad arricchire i soliti noti.

Domenico Alferi

Anonimo ha detto...

Però una cosa il Presidente di Publiacqua l'ha detta chiaramente:
l'azienda fa quello che è stabilito dall'ATO, cioè dall'assemblea dei Sindaci. La questione seria sta nel sistema di controllo di queste aziende:
Domenico, hai ragione quando puntualizzi (e non solo per questa
azienda) che siamo dinanzi ad una commistione di interessi fra
controllato e controllore, anche se i Sindaci dovrebbero stare dalla parte degli utenti-cittadini e adoperarsi, con gli strumenti che hanno a disposizione, perché siano le esigenze dei loro amministrati a prevalere.
Il Comune di Quarrata conta quanto un prefisso telefonico rispetto a
Firenze o agli altri capoluoghi di Provincia? Ma se riuscisse a fare
sistema con chi ha esigenze analoghe, probabilmente qualche speranzina in più si potrebbe avere. Ci sono ritardi ancestrali sui servizi a Quarrata? Facciamocene una ragione ma mettiamoci all'opera per capire
come fare a rimettersi al passo.
Non siamo soddisfatti dell'esperienza delle Publi? Attrezziamoci a dire, chiaramente, dove stanno i problemi e tentare soluzioni.
Si tratta di fare politica.
Non c'è da difendere a spada tratta nessuno ma, del resto De Angelis è stato chiaro: ha i soldi che gli passano e fa quello che l'ATO gli indica. E se per la situazione dell'acqua su Quarrata non si ride, per la depurazione c'è davvero di che piangere, anche se è di oggi la notizia che la Giunta Regionale ha deliberato lo stanziamento di 7,4 milioni di Euro che, accorpati ai 12,5 milioni previsti da un obiettivo del PRAA, saranno destinati agli impianti di depurazione e alle reti di fognatura. Entro giugno gli ATO dovranno presentare i piani di intervento per adeguare e mettere a norma tutti quegli scarichi di acque reflue urbane provenienti da agglomerati maggiori o uguali a 2000 ab/equivalenti. Bene, di queste risorse che sembrano tante ma poi non lo sono, quante arriveranno a Quarrata per evitare, se non altro, che le fognature posate negli ultimi anni non vadano in malora prima di essere rinnovate?
Renata Fabbri

Anonimo ha detto...

In merito alla polemica tra l'assessore Mazzanti e il capogruppo Ciottoli circa le presenze (o meglio le assenze...) del nostro Comune alle assemblee dell'AT=3 (che determina le tariffe, per esempio), vi invito a visitare il sito dell'ATO3 stesso. Io l'ho fatto, e, dal 2006 ad oggi, su 13 assemblee, il Comune di Quarrata è stato assente 9 volte....., in una è stato rappresentato dal sindaco di Agliana, Ciampolini, in due dal vicesindaco Mazzanti e nel maggio 2006 dall'allora vicesindaco Patrizia Gori. Nel 2008 e nel 2009 è sempre stato assente. Mazzanti è stato presente all'ultima riunione dello scorso 22 aprile 2010 (forse perchè si sapeva già del Consiglio Comunale aperto..........). Ripeto, come affermato dal Presidente di Publiacqua lunedì in Consiglio, le tariffe le determina l'ATO, l'ATO è formato dai sindaci, e il nostro Comune, al solito, è latitante!. Questi sono FATTI; concittadini, fate le vostre considerazioni.
Alessandro Cialdi (UDC)

Woland ha detto...

Con tutto il più grande rispetto per il blog di Andrea (benemerito), questo strumento non raggiunge la più gran parte dei cittadini di Quarrata. Meglio sarebbe che le forze politiche interessate svolgessero su questo, e altri temi similari, battaglie sul territorio, con banchini e porta a porta: questo è il vero strumento per raggiungere la collettività oggi; strumento utilizzabile e tale da permettere buoni risultati, tra l'altro, proprio nei comuni. magari solleticando la gente sul tema dei "soldi": tristemente, unico motivo, oggi, che pare smuovere le coscienze. Domenico Alferi

Anonimo ha detto...

LE PUBLI SONO SOLO UN SISTEMA COME UN ALTRO PER PROFITTARE E RUBARE. GRAZIE AI COMPAGNI CHE LE HANNO SPINTE A TUTTA FORZA. COMPLIMENTI: DALLA RIFORMA ELETTORALE IN POI SIAMO PASSATI DAI COMUNI AI DUCI CHE COMANDANO NEI COMUNI. COME SVILUPPO STORICO E' STATO IL MEGLIO CHE POTESSE TOCCARE AI CITRULLI CHE HANNO CREDUTO AL RIFORMISMO DA OCCHETTO IN GIU'. RIDETE E SIATE CONTENTI, COMPAGNI!

O.C.

Anonimo ha detto...

Entro giugno gli ATO dovranno presentare i piani di intervento per adeguare e mettere a norma tutti quegli scarichi di acque reflue urbane provenienti da agglomerati maggiori o uguali a 2000 ab/equivalenti. Bene, di queste risorse che sembrano tante ma poi non lo sono, quante arriveranno a Quarrata per evitare, se non altro, che le fognature posate negli ultimi anni non vadano in malora prima di essere rinnovate?
Renata Fabbri
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La Sabrina, di cui purtroppo anche tu sei stata amica, e tutto il PD a che pensa, insieme anche a quella mente eccelsa del Mauro? A costruire una balena con la merda in bocca.
Lì 10 milioni di euro la regione e i suoi post-comunisti (ma in prima linea a pappare) glieli danno a quella bufala della Sabrina. Per l'inutile i soldi ci sono, no?
Ma che schifo. Specie i cattocomunisti.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo di cui sopra,
sarei ben lieta di sapere, almeno, con chi relazionarmi.
Se la nostra conoscenza fosse maggiore, saresti sicuramente convinto, qualora il termine catto-comunista si riferisse a me, che mai lo sono stata. Sempre disponibile, con serenità, ad approfondire l'argomento.
Renata Fabbri

Anonimo ha detto...

Sta' tranquilla: la cattocomunista è LEI. Se avessi inteso riferirmi a te, te lo avrei detto senza mezzi termini...
Chi si stacca da LEI merita stima, credo. E tu lo hai fatto.