venerdì 14 maggio 2010

"Si apra un confronto politico per bloccare l'assalto edilizio del Montalbano".


MONTALBANO_ Dal Comitato contro l'ecomostro delle Rocchine riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera inviata all'assessore regionale al territorio Anna Marson.
Il Comitato come noto è nato contro l' insediamento turistico “Le Rocchine", che sarà realizzato sul Montalbano, nel territorio del Comune di Serravalle Pistoiese. Composto da 80 abitazioni più un edificio per vari servizi con la trasformazione in pratica di quasi 110mila metri quadri di bosco in un parco giochi. Il comitato si sta adoperando a contrastare il riconoscimento Unesco a cui aspirerebbero i Comuni del Montalbano (tra cui Quarrata).
"Il famoso continuum di crinale - si legge in una nota - verrà spazzato via da un villaggio turistico senza alcuna connessione storica e architettonica con il Montalbano. Tutto questo, in un territorio dove c'è gente che vi è nata, famiglie che da generazioni coltivano il proprio fondo e giovani che hanno provato a rilanciare attività agricole o anche semplici attività artigiane e commerciali, e che da 20 anni non riescono ad ottenere un permesso per due stanze o una stalla, e sono costretti a chiudere".
Ecco di seguito la lettera a firma di Ivano Bechini (Capogruppo Sinistra per Lamporecchio al Consiglio Comunale di Lamporecchio):


Spett. Assessore all’Urbanistica e pianificazione del
territorio della Regione Toscana Anna Marson
Firenze


Gent. Assessore,
nel complimentarmi con la Sua nomina ad un assessorato particolarmente importante per questa regione, mi permetto di sottoporle immediatamente un problema relativo ad un’idea sbagliata di uso del territorio.
Il problema si chiama “insediamento turistico-ricettivo Le Rocchine” progetto approvato alcuni mesi or sono dal Comune di Serravalle P.se con tanto di variante urbanistica approvata successivamente dalla Provincia di Pistoia, con modifica pesantissima e politicamente immotivabile allo stesso PTC provinciale.
In sintesi, si tratta di un disboscamento di oltre 5 ettari nel bel mezzo del Montalbano e successiva costruzione di un villaggio turistico formato da 80 abitazioni più un edificio progettato per vari servizi (reception, ristorante, bar, mini-market, sala giochi, sale conferenze, piscina interna ed esterna) e la trasformazione in pratica di altri 50.000 mq. di bosco in un parco giochi.
Tale progetto spezza il “continuum” di crinale di cui si vantano i sindaci locali (che hanno chiesto di recente il riconoscimento di patrimonio dell’umanità all’UNESCO) ed è un vero e proprio “ecomostro” inserito nel territorio del Montalbano, noto come le “colline di Leonardo”.
A suo tempo i Sindaci dei comuni a vocazione turistica e confinanti, provarono a far desistere il Sindaco di Serravalle P.se dall’approvare la variante necessaria, anche con dichiarazioni roboanti a cui non è seguito nessun atto pratico. Successivamente, ci sono stati vari interventi pubblici di netto dissenso (primeggia per la chiarezza quello del Prof. Paolo Baldeschi – Ordinario di Urbanistica all’Università di Firenze, apparso su La Repubblica del 15.12.09.
Non voglio tediarla con lunghe pagine di recriminazione sulla gestione perlomeno discutibile di tutta la vicenda e so bene che, avendo preso in questi giorni il gravoso impegno di un assessorato delicato, non ha molto tempo per dedicarsi a ecomostri autorizzati (non definitivamente ancora) che deturperanno e rovineranno definitivamente un altro pezzo di Toscana.
Ritengo però utile segnalarle che, in qualità di consigliere comunale chiederò al Comitato Italiano per l’UNESCO di rigettare la candidatura del Montalbano come patrimonio dell’UNESCO a causa dell’assalto edilizio patrocinato dagli attuali Sindaci; penso altresì opportuno inviarLe una breve rassegna stampa di quanto già pubblicato in proposito.
Quello che Le chiedo è l’interessamento della Regione Toscana e l’apertura di un confronto politico che porti – almeno – al blocco dell’iniziativa o in subordine ad una riflessione sull’inutilità di tanti strumenti quali il PTC quando basta l’ignoranza (nel senso di ignorare, beninteso) di qualsiasi logica di rispetto per quanto programmato e si distrugge un territorio costruito nei secoli con la fatica di migliaia di persone solo per la speculazione di pochi incapaci di vedere oltre il proprio naso.
Mi auguro vivamente che la Regione Toscana si riprenda il proprio ruolo di indirizzo e guida per la salvaguardia del territorio che altri non hanno saputo gestire e che impedisca all’Attila di turno un altro disastro,
La ringrazio per l’attenzione e colgo l’occasione per porgere
Distinti saluti.

Ivano Bechini

Capogruppo Sinistra per Lamporecchio al
Consiglio Comunale di Lamporecchio

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