sabato 29 maggio 2010
Anche su Pistoia parte la IV indagine nazionale sull'universo delle opere ecclesiali e socio-sanitario collegate con la Chiesa
PISTOIA. Un censimento sull’universo delle opere ecclesiali di carattere sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale (case di cura, strutture socio-assistenziali, case di riposo, ospedali …). Lo sta realizzando (e dovrà essere pronto entro fine giugno) Caritas diocesana in stretta connessione con l’incaricato per la Pastorale sanitaria.
A tale scopo è appena partita - a firma del direttore di Caritas, Marcello Suppressa (nella foto) - una lettera ai parroci, alle superiore e superiori religiosi, ai presidenti delle Misericordie operanti sul territorio diocesano nonché ai responsabili, e ai gestori, di tutte queste realtà di cura e assistenza.
"E’ la Conferenza Episcopale Italiana – precisa il direttore Caritas – ad aver avviato sull’intero territorio nazionale una riflessione sul ruolo che tali realtà possono ricoprire nel promuovere una rete di assistenza più vicina ai bisogni delle persone, orientata al bene comune, al contrasto delle disuguaglianze, al riconoscimento della salute come diritto senza esclusione”.
"Si tratta del quarto censimento nazionale del genere e la rilevazione – prosegue Suppressa – ci permetterà una visione più chiara di quanto già viene fatto nella nostra diocesi e sarà una base preziosa per ulteriori servizi per il bene comune, soprattutto per il bene dei più poveri”.
Al censimento è stato dato un nome: SINOSSI, che significa Sistema di Indagini sulle Opere ecclesiali Sanitarie e Sociali in Italia.
Otto le tipologie di domande contenute nel questionario: denominazione della struttura, soggetto promotore, ente gestore, tipo di attività prevalente, volume di attività, numero operatori coinvolti, tipo di attività secondarie, rapporti con le istituzioni pubbliche (accreditamento, convenzionamento, autorizzazione). Sinora si sono svolti tre censimenti con cadenza decennale a partire dal 1977.
In un recente incontro ad Assisi Maurizio Giordano, presidente Uneba (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza) e consigliere della Corte dei Conti sulle opere socio-sanitarie ha ricordato tra l’altro che “le realtà direttamente o indirettamente collegate con la Chiesa che operano nel settore assistenziale ed in quello sanitario, come emerso dal III Censimento, erano nel 1998 ben 10.938 servizi”.
a.b.
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