venerdì 19 febbraio 2010

Assessore Mazzanti : "Ci rivediamo tra tre mesi". Nessun impegno assunto dal Comune per la scuola elementare di Catena.


QUARRATA_ Una sessantina di persone tra cui insegnanti, genitori e cittadini residenti nella zona hanno partecipato all’incontro con il vicesindaco di Quarrata Marco Mazzanti promosso dal gruppo Genitori della scuola elementare di Catena all’interno del plesso scolastico di via Vecchia Fiorentina II Tronco. Incontro che fa seguito ad una raccolta di 150 firme e ad una recente lettera di sollecito inviata al sindaco di Quarrata e per conoscenza al comandante dei Vigili Urbani e alla dirigente del 2° Circolo Didattico di Quarrata.
Si è parlato delle soluzioni alla pericolosità della strada all’entrata e all’uscita dalla scuola (situata su un trivio dove ai lati della strada c’è solo uno stretto spazio delimitato con segnaletica a terra destinato a marciapiede) e della mancanza di posti per le auto. Un problema presente da decine di anni, aggravatosi ora in quanto nella zona sono sorte anche alcune aree artigianali e al contempo è cresciuto il traffico che mette a repentaglio la sicurezza. Alle tante parole non è seguita però alcuna promessa da parte del rappresentante del Comune ma solo l’impegno “a rivedersi” tra tre mesi. Come premessa è arrivato subito l’annuncio dell’assessore Mazzanti della “indisponibilità economica” per la realizzazione del parcheggio individuato nel Regolamento Urbanistico approvato il 31 luglio 2008. Sarebbe infatti risultata “troppo importante” la richiesta fatta dai proprietari del terreno (100 mila euro per circa 4.300 metri quadri).
“Mai – ha replicato l’interessato – l’amministrazione comunale ha risposto alla offerta fatta. Ci siamo resi disponibili ad una trattativa e nella nostra proposta di vendita al Comune abbiamo dato la disponibilità ad avere un acconto al compromesso di 20 mila euro dando così al Comune il possesso del terreno e la disponibilità ad eseguire le opere necessarie dilazionando il resto della cifra anche in 4 anni”. “Il terreno in questione – ha replicato Mazzanti – per ubicazione ed accessibilità non era idoneo a realizzarvi un parcheggio e forse è stato uno sbaglio individuarlo lì”. Si parla ad onor del vero di una previsione che perdura da circa 20 anni e nel periodo trascorso nessuna variazione è stata apportata. Alcuni anni fa – come ha riferito il proprietario dell’area – da un accertamento fatto dall’Ufficio Tributi notificato per il ricupero dell’Ici fino al 2001 venne accertato un valore al mq di euro 46,50 poi rivisto a seguito di ricorso e che si aggirera a circa 21,50 euro al mq (cifra molto inferiore ai valori di riferimento indicati inizialmente dal Comune per dette aree).
Il proprietario si è riservato di richiedere il rimborso di tutti i soldi per tasse ed Ici che ha pagato in questi anno per il terreno destinato ad un “parcheggio irrealizzabile” senza ottenere alcuna risposta da Mazzanti.
L'assessore ha quindi proposto la realizzazione di circa 4-5 posti macchina nel giardino sul fronte della scuola, offerta che i presenti hanno fortemente rifiutato “non ritenendola di nessun aiuto alla soluzione dei problemi ma anzi penalizzante per i bambini in quanto così veniva tolto loro l’unico spazio in cui, tempo permettendo, possono fare un po’ di movimento”. “Potremmo – ha detto Marco Mazzanti – allora creare un’area a parcheggio sul retro dell’edificio scolastico dove esiste un ampio terreno agricolo di proprietà di privati previa valutazione della fattibilità economica e tecnico-urbanistica”.
Anche in questo caso alla domanda “se questo comportasse per il Comune una spesa inferiore rispetto all’utilizzo del terreno già destinato nel Regolamento Urbanistico” l’assessore non ha saputo rispondere rimandando “alla valutazione da fare”.
Nel corso dell’assemblea è stato affrontato anche il problema dell’eventuale utilizzo della piazza della Chiesa come parcheggio delle macchine per chi porta i bambini a scuola e per le insegnanti. L’assessore Mazzanti si è impegnato a parlare con il parroco della frazione nonostante lo stesso abbia più volte manifestato la volontà di recintare la piazza per impedirne l’uso ai cittadini in orario al di fuori delle funzioni religiose.
I presenti hanno chiesto se tale intervento fosse realizzabile “in quanto la piazza anche se di proprietà privata della Curia è sempre stata utilizzata dai cittadini come piazza di utilità pubblica fin dalla realizzazione della chiesa che risale agli anni 50-60.
“Inoltre – è stato detto - in fregio alla piazza ed alla chiesa scorre il fosso Colecchio”. “Come può il parroco recintare tale area quando le normative prevedono uno spazio inedificabile per 10 metri dalle sponde dei fiuni ?”.
Anche in questo caso non è arrivata dall’assessore alcuna risposta se non un laconico “è cosa da vedere e valutare”.
Tutto quindi rinviato fra tre mesi “tempo necessario a fare tutte le valutazioni per una risposta sulle nuove eventuali soluzioni”.
a.b.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Di nuovo viene riproposto il tema dell'utilizzo di spazi all'interno delle frazioni. A Catena il problema è veramente annoso. Mi ricordo che ai tempi che andava alle elementari il maggiore dei miei figli, ormai verso i 24 anni, mi veniva detto che la questione era stata sollevata e che c'era necessità di trovare una soluzione. Puntualmente i consigli di interclasse sottoponevano all'attenzione delle autorità competenti la vicenda. Quando la terza figlia ha terminato le elementari, si continuava a parlare della questione e si cercava di scervellarsi su come dare un qualche suggerimento. Mi ricordo assemblee a cui ho partecipato anche allora. E la questione è sempre stata all'attenzione... ma evidentemente mai risolta.
Si torna pure a rivendicare l'uso dello spazio della piazza della chiesa, abbastanza vicino, ma comunque non pienamente risolutivo, anche volendo, perché da lì alla scuola non ci sono marciapiedi per far arrivare i ragazzi a scuola con un minimo di sicurezza.
Aldilà di questo, la riflessione è se la piazza, in genere pensata come luogo di incontro e relazione, debba essere necessariamente parcheggio. La stessa questione, anche lì annossissima, si pone per Ferruccia.
Anche lì il parroco, da decenni, rivendica un diverso utilizzo dello spazio, oltretutto di proprietà della parrocchia.
I progetti di centralità urbanistica darebbero un ruolo a certe aree. Ma se per decenni e decenni si dice una cosa e poi mai si investe su dei risultati, delle due l'una: o si è sbagliato completamente impostazione e quindi va velocemente rivista; o diversamente, si decide di dare risposte concrete. E in questo caso le poste si iscrivono a bilancio.
Se nel biancio non c'è scritto nulla, significa che per quest'anno, e anche per quelli a seguire (se nel piano pluriennale di investimenti nulla è riportato)si farà. Inutile girarci intorno.
Renata Fabbri

Anonimo ha detto...

Bravo Mazzanti. Continua a leccare il culo alla tua padrona che ha da spendere in cazzate!