lunedì 31 maggio 2010

Inceneritore di Montale: ecco i dati forniti dall'Asl 3 e la posizione dei Medici di Medicina Generale


QUARRATA-AGLIANA-MONTALE_ Di seguito riportiamo i testi integrali delle relazioni svolte dai rappresentanti del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Usl 3 di Pistoia nonché il contributo portato dall’Ordine dei Medici nel corso dell’incontro promosso ad Agliana per l’illustrazione dei dati sul monitoraggio ambientale e sanitario nelle aree circostanti il termovalorizzatore del Cis di Montale:

INDAGINE EPIDEMIOLOGICA NEI COMUNI DI MONTALE E DI AGLIANA (Aggiornamento a Maggio 2010)

Nel corso del monitoraggio ambientale e sanitario che terminerà con il corrente anno, la AUSL 3 di Pistoia sta conducendo un’indagine sulla salute della popolazione dei Comuni di Montale e di Agliana, in quanto residente in gran parte nell’area di ricaduta delle emissioni dell’inceneritore di Montale. L’area è stata identificata nel 2007 attraverso un modello diffusionale delle emissioni dell’inceneritore elaborato da ARPAT e condiviso sia dal gruppo tecnico sia dal Comitato coordinato dalla Provincia; l’area comprende anche buona parte del Comune di Montemurlo ed aree confinanti dei Comuni di Pistoia, Quarrata e Prato.
L’indagine epidemiologica viene condotta in collaborazione con l’Ordine dei Medici di Pistoia e con i medici ed i pediatri di famiglia, attingendo dati sanitari sia dagli stessi sia dai Registri regionali. Il contributo dei medici e dei pediatri di famiglia è centrato sulla conferma e l’integrazione dei dati correnti disponibili (Registri) e sul recupero di elementi conoscitivi aggiuntivi concernenti, in particolare, l’esposizione a fattori di rischio.

Obiettivo: descrivere lo stato di salute rilevando eventuali differenze fra la popolazione residente nei Comuni di Montale e di Agliana e la popolazione di altri Comuni.
Ambito di indagine
Sono stati indagati i dati sanitari relativi a:
_ malformazioni congenite;
_ mortalità generale e specifica per le singole cause di morte;
_ specifici casi di malattia presenti nella popolazione residente.
In particolare
o La sorveglianza attiva degli specifici casi di malattia, effettuata con la collaborazione dei medici e dei pediatri di famiglia, sta approfondendo le patologie oncoematologiche (leucemie, linfomi, mielomi, mielodisplasie) ed i sarcomi.
o Tale ricerca viene completata con l’acquisizione dei dati sanitari di confronto di altri Comuni della Provincia e si concluderà nell’anno in corso.

Dati Preliminari
•Secondo le informazioni ricevute dallo specifico osservatorio regionale, non emergono dati significativi relativi alle malformazioni neonatali.
•Analisi della mortalità del periodo 1987 – 2008 (ultimi dati disponibili, ricavati dal Registro della Mortalità Regionale): nell’ambito della riduzione complessiva della mortalità per tutte le cause, si registra anche una riduzione di quella determinata dai tumori; tale riduzione è più accentuata nei maschi. Si ritiene opportuno proseguire il monitoraggio della patologia oncologica avvalendosi anche di altri strumenti ed in particolare del contributo dei medici e dei pediatri di famiglia.
•La sorveglianza attiva degli specifici casi di malattia, effettuata con i medici ed i pediatri di famiglia, sta prendendo in considerazione i dati sanitari dei cittadini affetti da patologie oncoematologiche e da sarcomi; questi dati verranno messi a confronto con i dati sanitari dei cittadini residenti in Comuni diversi, anch’essi affetti da patologie oncoematologiche e da sarcomi. Nell’analisi dei dati è prevista la valutazione della durata di esposizione sia residenziale, sia lavorativa, sia comportamentale/familiare ai fattori di rischio più rilevanti per le patologie indagate; a tal fine sono utilizzati appositi questionari individuali, compilati con la collaborazione dei medici e dei pediatri di famiglia. L’analisi dei dati raccolti prevede la georeferenziazione dei casi, riportati su mappe comunali.

INDAGINE SULLA PRESENZA DI DIOSSINE E PCBs dl IN ALCUNI CAMPIONI DI ORIGINE ANIMALE E MANGIMI NEI COMUNI DI MONTALE E AGLIANA E IN ALTRI COMUNI
(Aggiornamento a Maggio 2010)


Nel corso del monitoraggio ambientale e sanitario che terminerà con il corrente anno, la AUSL 3 di Pistoia sta conducendo un’indagine sulla presenza di diossine e PCBs dl in alcuni campioni di origine animale e mangimi nei Comuni di Montale e Agliana ed in altri Comuni della Provincia di Pistoia. L’area di ricaduta delle emissioni dell’inceneritore è stata identificata nel 2007 attraverso un modello diffusionale elaborato da ARPAT e condiviso sia dal gruppo tecnico sia dal Comitato coordinato dalla Provincia; l’area comprende anche buona parte del Comune di Montemurlo ed aree confinanti dei Comuni di Pistoia, Quarrata e Prato.

Obiettivo: valutazione della presenza di diossine e PCBs dl in alcuni campioni di origine animale e mangimi e dell’eventuale correlazione con la presenza dell’inceneritore.

Metodo di indagine e primi risultati
Dalle analisi effettuate dal Laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Toscana e del Lazio (campionamenti effettuati nel 2008 e 2009) è emerso che: nell’ambito dei campionamenti in area di ricaduta (Provincia di Pistoia) si nota una pressoché totale presenza, nei 15 campioni di origine animale (14 campioni nel 2008 ed uno nel 2009, più un campione di fieno) di PCBs diossina simili determinati a concentrazioni che vanno da un minimo di 2 a valori 20-40 volte la concentrazione di Diossine. La presenza preponderante di PCBs dl è da considerare come indice di una contaminazione eventualmente aggiuntiva e non direttamente imputabile ad una fonte di emissione come l’impianto CIS considerando che le Diossine, ed in particolare quei congeneri denominati policlorodibenzofurani, sono le molecole ponderalmente privilegiate nei processi di formazione in seguito a condizioni di combustione favorevoli alla formazione di contaminanti clorurati.
5 campioni di matrici animali presentano valori oltre il limite di legge previsti per la commercializzazione di alimenti.
Per quanto riguarda i profili di concentrazione dei 17 congeneri appartenenti alla “famiglia” delle Diossine, non si può escludere il contributo alla contaminazione da parte di una fonte di emissione come può essere un impianto d’incenerimento.
Sono stati programmati altri 30 campionamenti di matrici animali ed eventuali mangimi a livello provinciale per il 2010. Anche l’AUSL 4 di Prato ha programmato altri 12 campioni fra matrici animali e mangimi.
Secondo il Laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Toscana e del Lazio, in base a questa prima campagna di campionamenti, si può asserire che nell’area di ricaduta di Pistoia “possano essere invocate due cause per spiegare la contaminazione riscontrata, una legata all’impianto CIS, che sembra essere minoritaria rispetto ad un’altra, responsabile dell’elevato livello di contaminazione da PCBs dl in alcuni campioni, e della quale non è facile definire l’origine se non attraverso la conoscenza approfondita delle pregresse dinamiche ambientali della zona”.
Sempre secondo il Laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Toscana e del Lazio, in base a questa prima campagna di campionamenti, fuori dell’area di ricaduta di Pistoia si evidenzia “un valore anomalo che può essere indice di criticità ambientale che per poter essere definita richiede un’indagine articolata per compensare l’eventuale inattendibilità dovuta alla disponibilità di un solo dato” e “la possibilità di trarre delle conclusioni più accurate richiede una maggiore disponibilità di dati relativi alle aree risultate “sospette”: la campagna di campionamenti del 2010 mira a chiarire anche questi aspetti, avendo previsto, fra l’altro, di campionare matrici animali in aree lontane dall’inceneritore del CIS, fuori dell’area di ricaduta.

SALUTE DELLA POPOLAZIONE NEI COMUNI DI AGLIANA E MONTALE: IL CONTRIBUTO DELL’ORDINE DEI MEDICI

I MMG sono particolarmente attenti ed interessati a contribuire a monitorare lo stato di salute della popolazione dei comuni di Agliana e Montale anche in relazione alla presenza dell’inceneritore.
Per questo hanno accolto con molto favore la proposta di partecipare attivamente alla raccolta degli elementi conoscitivi utili a meglio delineare quanto desumibile dai soli dati correnti informatizzati (Registro di Mortalità Regionale, Registro Tumori, etc).
Questi ultimi hanno limiti oggettivi soprattutto nell’indagare patologie non molto frequenti e per le quali sono possibili misclassificazioni.
Vi è inoltre da tener presente la possibilità di “perdita dei casi” dovuta, ad esempio, all’attuale informatizzazione della sola prima causa di morte o alla guarigione e sopravvivenza o per occasionali “defaiance”.
Inoltre, i dati disponibili non vanno oltre il 2008.
Considerati i dati di letteratura relativamente alle aree ove è presente un inceneritore, l’approfondimento dell’indagine si è orientata sui casi di oncoematologia e di sarcomi, patologie per le quali sono più deboli gli strumenti soprarichiamati.Il contributo dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, in virtù del rapporto fiduciario medico-paziente, è, quindi, doppiamente determinante.
Consente, da un lato, di dare un valido contributo al recupero della complessità della casistica compensando, in parte, i limiti degli strumenti correnti. Inoltre, permette di acquisire elementi conoscitivi relativi in particolare all’esposizione a fattori di rischio che permettono di valutare la specificità di ogni singolo caso.
Infine, il Medico di Medicina Generale svolge un ruolo insostituibile qualora vi fosse la necessità di coinvolgere direttamente i singoli soggetti.
La collaborazione con l’A.S.L. 3 si è concretizzata in incontri individuali presso gli ambulatori dei medici. Per la raccolta dei dati, è stata impiegata una scheda ad hoc che prevede campi specifici sui seguenti aspetti:
attività lavorativa, familiarità per tumori, orientamento alla filiera lunga o corta nelle abitudini alimentari, consumo alimentare di acqua da pozzo, livelli d’esposizione a fumo di sigaretta ed a bevande alcoliche.
Per completare lo studio, l’indagine interesserà anche la popolazione residente in altri comuni della provincia quale popolazione di controllo.

fonte: Ufficio Stampa della provincia di Pistoia

1 commento:

Anonimo ha detto...

"Per evitare forse di dover fare anche queste dolorose e macabre statistiche, alcuni anni fa ebbi la soddisfazione di raccogliere un numero straordinario di firme in un territorio assai limitato, per evitare l'installazione di un mega inceneritore nella zona di Sant'Agostino!!! Praticamente a Pistoia!Fu un'impresa neanche troppo faticosa, erano tutti contrari! Alla fine la spuntammo, senza neppure conoscerci tra di noi: tre, quattro persone, riuscirono a racimolare più di 10.000 firme! In queste occasioni ti rendi conto di quanto è importante la partecipazione e il coinvolgimento delle persone! "

Paolo Breschi