giovedì 6 maggio 2010

"Mettiamo le mani avanti": le richieste del Comitato Olmi a Publiacqua. Assemblea preparatoria venerdì 7 al "Polo Tecnologico"


QUARRATA_ Cresce l’attesa in vista del consiglio comunale di lunedì 10 maggio su “Approvvigionamento idrico del Comune di Quarrata e qualità dell’acqua potabile nelle frazioni della piana del Comune”.
Domani venerdì 7 maggio alle ore 21 presso il “Polo Tecnologico” su iniziativa della lista civica CittàPerTe si terrà un incontro preparatorio alla seduta aperta. Alla iniziativa – aperta al contributi dei cittadini interessati - parteciperanno tutti i capigruppo presenti al Consiglio Comunale.
Intanto il Comitato di Olmi ha diramato un nuovo lungo comunicato con le richieste dei cittadini.
“Moltissime – spiega il portavoce Daniele Manetti – saranno le domande e le richieste dei cittadini per Publiacqua e tante dovrebbero essere le risposte che tale ente dovrebbe dare nel Consiglio Comunale aperto. Potrebbe quindi mancare il tempo per chiudere e chiarire il tutto in un solo incontro. Chiediamo quindi che questa apertura di Publiacqua a parlare di problematiche tecniche non si esaurisca in una sola assemblea. La cosa importante sarà comunque sfruttare in modo intelligente il poco tempo a disposizione per entrare subito nei problemi reali, lasciando da parte i discorsi fumosi e teorichi e pretendere alle richieste tecniche poste immediate risposte da parte di Publiacqua”.
“L’appello che faccio – aggiunge Manetti – è che si trovino soluzioni alle problematiche legate all’acqua potabile e alle fognature in un clima di collaborazione abbattendo tutti i muri e le incomprensioni ed instaurando per il futuro uno stretto rapporto (Publiacqua, Comune di Quarrata, cittadini) per risolvere nel modo migliore i problemi presenti”.
Sono in tutto ben 18 le richieste che il comitato di Olmi intende avanzare nel consiglio comunale aperto gran parte delle quali riprese dalle petizioni - inoltrate al Comune di Quarrata a partire dal 2004, firmate da centinaia di cittadini residenti sia in collina che nella Piana – nonché da mozioni presentate di recente dai consiglieri comunali Gabriele Pratesi (CittàPerTe) e Massimo Bianchi (An), recepite ad unanimità da tutto il consiglio comunale dopo le mediazioni con i gruppi di maggioranza.
Si tratta per lo più di richieste strategiche, generali e specifiche di cui Publiacqua è stata già messa a conoscenza.
“ Come prima richiesta – ha anticipato Manetti - a Publiacqua chiederemo la nomina di un dirigente responsabile della Publi a cui potremo rivolgerci per portare avanti in collaborazione con i cittadini e il Comune le problematiche dell’acqua rimaste in sospeso, quelle attuali e future”.

Ecco nel dettaglio le altre richieste del Comitato di Olmi:

1) Dati effettivi di portata (Metri cubi)di tutti i bacini che attualmente approvvigionano la rete di Agliana, Montale e Quarrata.

2) Produzione annuale totale in metri cubi tra bacini e pozzi profondi di acqua potabile nel nostro comune
a)Produzione Pozzi metri cubi…..
b) Bacini metri cubi
I bacini del Comune di Quarrata, da oltre trenta anni non sono sottoposti a manutenzione e sono pieni di terra e detriti,ripulendoli,quanta ottima acqua in più potremmo avere ?

3) Quant’acqua (Metri cubi) proveniente da bacini e pozzi del nostro Comune è dirottata su altri comuni ?

4) Fabbisogno annuale totale di acqua potabile.
Volumi idrici annuali immessi in rete nel Comune di Quarrata dividendoli fra quelli prelevati direttamente nel Comune e quelli provenienti da altri comuni.(Vedi Comune di Prato)

5) Volumi idrici annuali fatturati nel Comune di Quarrata.

6) Perdite di acqua annuali dall’acquedotto in percentuale ed in volume.

7) Elenco particolareggiato con nome delle strade o tratti di strada o situazioni particolari di caseggiati privi di acquedotto pubblico. Programma con finanziamenti e tempi di esecuzione.
Possibilmente tali lavori sono da portare avanti contemporaneamente con la rete del metano (visto che ai cittadini manca anche quello) per abbattere i costi di scavo e installazione.

N.B Nel caso che Publiacqua non possa intervenire subito, per tali emergenze,il Comune di Quarrata può fare i lavori e farsi rendere in seguito i soldi da Publiacqua, attenendosi al seguente regolamento regionale ”Regolamento per la definizione delle procedure di anticipazione degli investimenti da parte delle amministrazioni per la realizzazione di interventi del servizio idrico integrato”.

8) Planimetria generale aggiornata del Comune di Quarrata per acquedotto, fogne e depuratori con dati aggiornati e veritieri ( Il SIT del Comune di Quarrata non è aggiornato) sia sull’estensione delle reti e lo stato delle reti. Tempi di realizzazione con schema di avanzamento lavori e finanziamenti per concludere l’intera opera in tutto il Comune di Quarrata.
9) Quarrata è un Comune con oltre 26000 abitanti. Si rende necessario ed indispensabile sul territorio uno sportello con impiegato di Publiacqua a cui tutti i cittadini possano rivolgersi per i piccoli e assillanti problemi quotidiani di pagamento, burocratici e tecnici (Perdite, guasti, ecc…. I numeri verdi non funzionano e non risolvono nella maggior parte dei casi i problemi.
Ecco alcuni esempi:
a)Reclamo del cittadino per fatturazione in bolletta del pagamento della fognatura e depurazione in strade dove non esiste fognatura e depuratore
b)Contratti ed allacciamento, richieste di cifre enormi da Parte di Publiacqua…..

10)Paesi collinari e acquedotti collinari .
Sia garantita una erogazione continua e sufficiente di acqua potabile dall’acquedotto che serve le frazioni collinari del Comune di Quarrata, in modo particolare nei mesi estivi.
Siano fatte le manutenzioni ai pozzi profondi, alle fonti e ai depositi.
Sia garantita un acqua di qualità perché dopo la pioggia e in alcuni periodi dell’anno è sempre torba (Vedi analisi Regione Toscana).

11)In base al documento della Regione Toscana Prot A00 GRT/233039/P90.40.10 del 3 Settembre 2009 si richiede per le frazioni della piana (Ferruccia, Caserana, Vignole, Olmi, Casini), visto che le analisi dell’acqua hanno rilevato valori di durezza pari a 43,4 °F ed oltre e percloroetilene (N.B Percloroetilene o tetracloroetilene sono la stessa sostanza chimica)con punte di 5,8 microgrammi /litro e oltre, di attivarsi immediatamente.
L’estrema durezza dell’acqua provoca i seguenti danni:
a) L’acqua potabile, pur rientrando nei limiti di legge, è estremamente dura. In queste condizioni le incrostazioni diventano abnormi e si verificano anche a freddo per cui rovinano in poco tempo sia i rubinetti dei bagni e di cucina sia i bollitori delle caldaie che devono essere ripuliti con acidi se non addirittura cambiati con frequenza. Il calcare è un ottimo isolante termico, un’incrostazione di un solo centimetro su una resistenza elettrica o dentro un tubo dimezza la resa termica e raddoppia i consumi di elettricità e metano, alla faccia del risparmio energetico tanto voluto dai nostri politici.
L’acqua con una durezza di 43 ° F , una volta sottoposta a riscaldamento, fa precipitare all’incirca 430 grammi di calcare (Pietre) per ogni metro cubo di acqua.
b) Alcuni cittadini hanno messo addolcitori, spendendo oltre mille euro per l’installazione, senza considerare che ci vogliono altri denari per i sali necessari ogni mese per la rigenerazione e per la ordinaria manutenzione.
E’ assurdo spendere tutti questi soldi per un acqua potabile che già paghiamo.
c) L’acqua dura è poco adatta per usi alimentari e molti cittadini preferiscono comprare acqua confezionata in bottiglie di plastica o vetro.
d)Servono enormi quantità di detersivo per il bucato, poiché parte di esso in presenza di acqua estremamente dura forma sali insolubili con il calcio ed il magnesio (più detersivi più inquinamento).

Tutte queste problematiche dividono i cittadini, creando utenti di serie A e serie B. Infatti mentre nel centro di Quarrata è utilizzabile un acqua potabile di circa 15-20 °F ed i cittadini hanno pochi problemi legati all’acqua dura, nelle altre frazioni si devono spendere migliaia di euro per sostituire molto spesso caldaie e rubinetti.
In momenti di crisi come questo, in cui molte famiglie con gli stipendi che prendono non riescono ad arrivare a fine mese,è molto difficile sostenere spese cosi’gravose.
Si richiede:
a) Che l’acqua potabile non venga prelevata dai pozzi della Provincia di Prato.
b) Che sia trovata una soluzione urgente per risolvere questo delicato problema che assilla i cittadini delle frazioni sopraindicate da oltre 5 anni e che siano resi pubblici i lavori da fare ed i costi. Soluzioni:
a)Prelevare acqua potabile dall’invaso del Bilancino
b) Prelevare acqua potabile da Pistoia
c) Prelevare, dopo la ristrutturazione, acqua potabile dal bacino di Gello.
Il problema deve essere risolto iniziando immediatamente con soluzioni provvisorie per poi passare a soluzioni definitive.
E’impensabile che la Provincia di Pistoia, con zone montane ricche d’acqua alle spalle e una fra le più piovose d’Italia, per le politiche ambientali miopi ed egoistiche adottate fino ad oggi, debba rivolgere alla Provincia di Prato e Firenze per il fabbisogno di acqua potabile nei Comuni di Quarrata e Agliana.

12) Scheda di sicurezza CE dei composti chimici TCE (Tricloroetilene) e PCE(Percloroetilene o tetracloroetilene) e spiegazione della loro pericolosità.
L’acqua potabile per le frazioni di Quarrata, proveniente da Prato è specificata nel documento della Regione Toscana (Prot A00-GRT/233039/P.90.40.10) nel seguente modo:
L’acqua di provenienza dall’anello idrico pratese è caratterizzata da una conduttività relativamente costante ( 850 microsimens/cm ), una durezza elevata ( >40 °F), una elevata concentrazione di calcio ( >100 milligrammi / litro) e da un certo tenore di Sali (cloruri,solfati e nitrati); inoltre si riscontra costantemente la presenza di un inquinante quale il tetracloroetilene in concentrazioni variabili”.

13) E’ vero che la bollitura non elimina gli inquinanti chimici presenti nell’acqua potabile?
E’ vero che per quanto riguarda le sostanze chimiche che con la bollitura vengono addirittura rese più concentrate e quindi più pericolose?
Come si comporta il percloroetilene (tetracloroetilene)con la bollitura?

14)La relazione ARPAT ( 2002-2006) Corpi idrici sotterranei della Toscana classifica nel seguente modo, nelle conclusioni, la zona di Prato:
“Lo stato chimico del corpo idrico 11AR012 della zona di Prato nel periodo 2002-2006 è pertanto ascrivibile alla classe 4 (Impatto antropico rilevante con caratteristiche idrochimiche scadenti) per composti Alifatici, Alogenati, Percloroetilene(tetracloroetilene)e Cloruro di Vinile oltre a Manganese di possibile origine naturale. Lo stato ambientale, tenuto conto della classe C di impatto rilevante per lo stato quantitativo indicata dal Piano di Tutela è scadente.
Domanda:
E’da questi corpi idrici sotterranei che Publiacqua preleva l’acqua per le frazioni del Comune di Quarrata?

15)Il valore limite (D.Lgs 2 Febbraio 2001 n° 31)del percloroetilene (Tetracloroetilene) per l’acqua potabile è 10 microgrammi/litro. Il valore limite (D.M 29 Dicembre 2003) del percloroetilene (Tetracloroetilene) per l’acqua minerale in bottiglia è 0,1 microgrammi/litro.
Perché esistono queste discordanze di legge?

16) Sul sito di Publiacqua sono riportate le analisi dell’acqua potabile per ogni Comune. Perché nella tabella del Comune di Quarrata , prelevata da Internet il 01/04/2010 non è presente il valore del percloroetilene (Tetracloroetilene)?

17) Il decreto legislativo 30/2009 del 19 Aprile 2009 stabilisce per le acque sotterranee che il limite del percloroetilene (Tetracloroetilene), sia dal 22 Dicembre 2015 di 1,1 microgrammi /litro. Piani di bacino idrografico e piani di tutela della acque stabiliscono il risanamento o la chiusura dei corpi idrici che superano tale limite. Quali misure e provvedimenti dovranno essere presi da subito ed in futuro per risolvere questo problema ambientale?

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