PISTOIA-ROMA_ “Alla luce di quanto sta emergendo sul grave incidente della A16, con le gravi carenze di manutenzione che ci sarebbero state sul guard-rail del viadotto che ha ceduto sotto l’impatto dell’autobus, è opportuno avviare subito una revisione delle norme sulla possibilità per i concessionari a maggioranza privata delle autostrade di effettuare lavori in house senza l’obbligo di gare d’appalto”. E’ quanto dichiarano i deputati del Partito democratico, Michele Anzaldi ed Edoardo Fanucci.
“Secondo quanto riferito dal ‘Fatto Quotidiano’ – spiegano i due deputati – il viadotto Acqualonga sarebbe stato l’unico tratto della A16 non sottoposto al rinnovo delle barriere laterali, rimaste quelle di 23 anni fa. I lavori di manutenzione dal km 27 al km 50 sarebbero stati affidati dalla concessionaria autostradale a una propria società in house, la Pavimental Spa. Se la vicenda fosse confermata, ci troveremmo di fronte alla necessità di rivedere con urgenza le normative che regolano il settore delle concessioni autostradali”.
“I concessionari delle autostrade – aggiungono Anzaldi e Fanucci – hanno ottenuto un diritto non sottoposto a concorrenza, la possibilità di riscuotere i pedaggi, a fronte di obblighi di sicurezza e manutenzione sulla rete. Dato il ruolo strategico delle reti autostradali, è opportuno che ci sia la massima chiarezza e trasparenza sui lavori da effettuare, introducendo l’obbligo delle procedure di gara europee per la totalità delle commesse. Occorre evitare che la possibilità di lavori in house permetta ai concessionari, già premiati con ricchi introiti, di lucrare a discapito della sicurezza”.
“I concessionari delle autostrade – aggiungono Anzaldi e Fanucci – hanno ottenuto un diritto non sottoposto a concorrenza, la possibilità di riscuotere i pedaggi, a fronte di obblighi di sicurezza e manutenzione sulla rete. Dato il ruolo strategico delle reti autostradali, è opportuno che ci sia la massima chiarezza e trasparenza sui lavori da effettuare, introducendo l’obbligo delle procedure di gara europee per la totalità delle commesse. Occorre evitare che la possibilità di lavori in house permetta ai concessionari, già premiati con ricchi introiti, di lucrare a discapito della sicurezza”.
Fonte: Comunicato Stampa
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