QUARRATA_ Da marzo 2010 Stefano Tonchi, 54 anni, originario di Quarrata, dirige con successo “W”, la rivista statunitense di moda pubblicata dal gruppo Condé Nast Pubblication. Al suo arrivo ne ha cambiato logo e gran parte dell’impostazione. Il progetto da cui è partito infatti è stato quello di rendere “W” più accessibile.
“La moda – aveva dichiarato in una intervista rilasciata a Panorama – è molto di meno ma anche molto di più ed ha invaso tutto. Ci sono l’architetture, l’arte e il design alla moda e io voglio che di questo si occupi W”.
Una carriera strepitosa la sua, iniziata in Italia negli anni Ottanta come curatore di diverse mostre e pubblicazioni dedicate allo stile e alla moda ("Uniform: Ordine e disordine" anche una mostra al PS 1/MOMA, "Total Living", "Eccesso: Mainstream e metropolitana negli anni '80" (anche una mostra a Palazzo Pitti in Firenze), "Human Game: Vincitori e vinti"); come cofondatore, editore e art-director per la rivista Westuff, (diventata successivamente la rivista di Emporio Armani).
Articolo tratto da "La Nazione", anno 2003 |
La carriera di Stefano Tonchi , che fino all’età della laurea conseguita in Scienze Politiche a Firenze, ha vissuto a Quarrata insieme ai genitori e alla sorella Isabella (anche lei stilista), lo ha portato ad essere responsabile moda dal 1987 al 1994 per “Uomo Vogue Italia” e dal 1996 al 1998 consulente creativo per la società di vendita per corrispondenza “J. Crew”.
Trasferito dal 1994 in America ha lavorato per il mensile “Esquire” e nel 2003 ha assunto la direzione di T: The New York Times Style Magazine , il periodico da lui stesso creato, dedicato a tutto quello che fa tendenza, premiato nel 2008 dalla Society of publication designers come magazine dell’anno, stessa onorificenza che aveva vinto nel 2001 la rivista Esquire di cui Tonchi era direttore creativo.
Una fondamentale importanza per Stefano Tonchi ha assunto l’educazione classica italiana ricevuta presso il liceo classico “Forteguerri” di Pistoia .
Nei libri che ha curato ha sempre cercato di focalizzare l’attenzione sull’intersezione fra arte, moda e cultura. Nonostante abbia ricevuto negli anni varie offerte per tornare in Italia Tonchi ha sempre rifiutato "perché la sua casa e la sua famiglia ormai sono a New York.
"Ma io non sono tra quanti pensano che il merito venga premiato solo all’estero. Se fossi rimasto in Italia avrei avuto lo stesso una carriera soddisfacente, credo".
A.B.
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