SERRAVALLE PISTOIESE_ Come ricevuto volentieri pubblichiamo:
Berlino, 1980. Pardon: Casalguidi, 2013. Proprio così. Da una settimana, nella Piazza Vittorio Veneto è nato il “Muro di Casale”, fratello minore del più famoso Muro berlinese.
Infatti, la giunta Mungai & Co (mpagni) ha autorizzato la recinzione completa della Piazza casalina. Motivo? La festa d’agosto, kermesse che prevede stand culinari e ballo liscio all’aperto. Ma, se in tutte le manifestazioni simili, si paga se si vuole avere il tavolo con le sedie davanti alla pista, in questo caso il pagamento del biglietto – da 5 a 6 euro, a seconda della serata – è obbligatorio anche solo per entrare in piazza.Tralasciamo gli aspetti legali (per chiudere al pubblico una piazza occorrono particolari autorizzazioni della SIAE), e focalizziamoci invece sul problema dell’opportunità.
A quale scopo chiudere un’area pubblica – si badi bene, non con transenne, ma con un’alta recinzione alla quale è stato applicato anche un tessuto oscurante – se l’obbiettivo è quello di animare un paese? Mi si risponderà che le feste costano e il prezzo del biglietto serve a ripianare i debiti. D’accordo. Ma la festa d’agosto ha già ristorante, bar e tavoli a pagamento che basterebbero a pareggiare i conti. Inoltre, a ben vedere, gli amanti del ballo pagano comunque il tavolo e le consumazioni, quindi il pagamento obbligatorio all’ingresso non influisce quasi per nulla sui risultati economici.
E allora non si capisce il motivo dell’immensa costruzione, se non quello della manifestazione di possesso-proprietà del suolo pubblico e per esteso del paese intero. Se non paghi non entri. E qui comando io e quest’è casa mia.
Non si smentiscono mai. Peccato per i vecchietti che pensavano che finalmente l’amministrazione comunale si fosse mossa per ravvivare la loro estate, e che invece passeggiando per il centro si ritrovano spaesati davanti un lungo telo nero.
Elia Gargini (Coordinatore Pdl Serravalle Pistoiese)
5 commenti:
A questi della giunta comunale il caldo gli a dato parecchio nella testa.
Certo che se si scomoda il confronto con Berlino il caldo non ha dato alla testo solo agli amministratori. E se si parla ancora di muro, sottintendendo i comunisti cattivi, mi pare che il tempo sia passato invano.
Forse si, forse a Casale è passato invano.
Anche quando un esponente di centro destra si azzarda a esprimere una propria opinione viene subito rievocato il fascismo. Anche in questo caso il tempo è passato inutilmente?
lorenzo
Per forza visto il livello culturale dei cittadini di casale vi meritate questi pessimi amministratori gm.
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