giovedì 16 dicembre 2010

"Preti al Cinema": ciak in Battistero. Singolare mostra fotografica a Pistoia


PISTOIA_ Da domenica 19 dicembre, il trecentesco battistero di San Giovanni in Corte – il battistero della Cattedrale di Pistoia - ospita una mostra per diversi aspetti singolare e di notevole impatto popolare: decine di grandi foto di scena, tratte da molti film importanti nella cinematografia soprattutto italiana, che raffigurano sacerdoti.
Si tratta di “Preti al cinema”, una iniziativa culturale proposta da Fondazione Ente dello Spettacolo e dalla fototeca del Centro Sperimentale di Cinematografia in collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana.
L’inaugurazione è prevista alle ore 16:00 di domenica 19 presso il Palazzo dei Vescovi (gentilmente concesso dalla Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia): interverranno il vescovo di Pistoia Mansueto Bianchi, il presidente del Movimento per la Vita Tommaso Braccesi, il vicepresidente di Fondazione Sistema Toscana Ugo Di Tullio, i presidenti degli istituti bancari che sponsorizzano l’evento Gabriele Zollo e Ivano Paci, la curatrice della mostra, Chiara Supplizi di Fondazione Ente dello Spettacolo.
Coordina il presidente toscano dei giornalisti cattolici Antonello Riccelli. Sono state invitate le autorità cittadine.

La mostra resta visitabile a Pistoia – nel Battistero di piazza Duomo, da pochi giorni riaperto al pubblico dopo lavori di restauro – fino a domenica 23 gennaio 2011 offrendo a curiosi e appassionati di cinema la possibilità di un ampio, anche se non certo esaustivo, cammino su come il cinema ha rappresentato, in quasi un secolo, la figura del prete.
Inaugurata, con uno scoppiettante Carlo Verdone, la scorsa primavera nella significativa cornice della sala Nervi in Vaticano – anche come occasione per riflettere sull'anno sacerdotale – la mostra è approdata a Pistoia (unica tappa toscana) grazie alla sinergia fra diocesi (Ufficio per le Comunicazioni Sociali) e locale Movimento per la Vita.

“Ci è sembrato bello e utile – sottolineano all'Ufficio che in via Puccini si occupa dei rapporti con i media – utilizzare il fascino del cinema per proporre una sorta di omaggio verso una figura, il sacerdote, che in un contesto così complesso e post secolarizzato appartiene comunque a tutti e svolge una difficile missione, religiosa e sociale, di notevole importanza”.

In tutto le foto sono circa 60, ma saranno esposte a rotazione, con un rinnovo previsto nei primi giorni del nuovo anno. “Lo spazio, ovviamente prestigioso, di un gioiello architettonico come il battistero di Andrea Pisano si è rivelato troppo piccolo per ospitare la mostra in un’unica soluzione – sottolinea il direttore dell’ufficio Comunicazioni Sociali – per cui le fotografie saranno esposte in più fasi”.
Per quanto riguarda l’elenco dei film non c’è che l’imbarazzo della scelta. Alcuni titoli fra i titoli: Le notti di Cabiria (1957), Il mattatore (1960), Divorzio all’italiana (1961), Don Camillo monsignore ma non troppo (1961), La ragazza con la valigia (1961), Le mani sulla città (1963), Matrimonio all’italiana (1964), Sedotta e abbandonata (1964), Il buono, il brutto e il cattivo (1966), Uccellacci e uccellini (1966), Il caso Mattei (1972), Fratello Sole sorella Luna (1972), Amarcord (1973), Amici miei (1975), Il piccolo diavolo (1988) …
Una carrellata – con immagini che ritraggono i protagonisti sul set e nei momenti di riposo - che copre l’intero Novecento e si conclude con Io, loro e Lara (2010) di Carlo Verdone.
Fra gli attori riprodotti nelle foto di scena, oltre al mitico Fernandel, troviamo Walter Matthau e Alberto Sordi, Totò e Jonny Dorelli
E fra i registi anche il pistoiese Mauro Bolognini (con Fatti di gente perbene del 1974 , oltre a Monicelli, Zeffirelli, Fellini, Visconti, Nanni Moretti, Zanussi, Pasolini

Convinto sulla bontà dell’iniziativa il vescovo Mansueto Bianchi. “Oltretutto – spiega – la nostra è una diocesi dove purtroppo siamo costretti a fare i conti con una forte carenza di sacerdoti. Sono lontani i tempi in cui ogni parrocchia, anche la più piccola, poteva contare su un parroco: questo non è solo un limite ma anche una opportunità per ripensare al futuro, anche religioso, di tante nostre comunità. Utilizzare fotografie che rimandano alla magia del cinema può, nella severità e nella bellezza di un Battistero trecentesco, aiutare una riflessione anche su questi aspetti”.

Il motivo per cui una associazione pro-life si è occupato di questa mostra, lo spiega il presidente Tommaso Braccesi. “Il cinema è un valido strumento per raccontare storie, divertire e far riflettere: come MPV pistoiese abbiamo appena concluso un cineforum - “Vite Diverse” - e non c'è dubbio che quella del prete sia vita effettivamente diversa: ci siamo inseriti con piacere fra gli organizzatori, bene sapendo quanto sia fondamentale, oggi, offrire testimonianze di alternatività rispetto a un contesto che ci vorrebbe tutti omologati”.
La presentazione pistoiese della mostra è resa possibile grazie al contributo di due istituzioni bancarie locali (la Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia) con i presidenti Gabriele Zollo e Ivano Paci.
L'ingresso è gratuito (sarà comunque possibile lasciare un'offerta – del tutto volontaria – per le attività del locale Centro di Aiuto alla Vita).
Determinante l'apporto dei giovani di Musikè, associazione cui è affidata l'apertura del Battistero.
La mostra – che nasce anche con il contributo ideativo dell'Ufficio nazionale Cei per le Comunicazioni Sociali, diretto da don Domenico Pompili - è un evento unico: la maggior parte delle immagini esposte sono foto di scena concesse dalla Fototeca del Centro Sperimentale; Dario Viganò, presidente della Fondazione Ente Spettacolo, sottolinea che la Fondazione è “da sempre impegnata nella diffusione, promozione e valorizzazione della cultura cinematografica in Italia” e che con questa mostra ha voluto “rendere omaggio alla figura del sacerdote e alla passione per il suo ministero rivisitata attraverso un itinerario fotografico di portata eccezionale”.


Fonte: Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Pistoia

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