sabato 4 dicembre 2010

La responsabilità della politica.. Lettera aperta del sindaco. "Non dividiamoci sui valori più importanti della nostra società"


QUARRATA_ Dopo il meeting della Legalità, la vicenda dell'aree Apd con la polemica tra l'assessore Luca Gaggioli e il capogruppo Udc, gli interventi sulla mancata assegnazione dei fondi per i percorsi partecipativi che hanno sollevato una serie di critiche da parte del centrodestra locale riportati su questo e altri blog quarratini (QuarrataNews e il Blog di Mario Niccolai) il sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori tramite la propria segreteria ci ha inviato questa lettera aperta sulle responsabilità della politica e sui valori da diferndere trasversalmente - pubblicata tra l'altro sul blog http://sabrinasergiogori.wordpress.com.

Questo il testo:

"E’ davvero avvilente che il centrodestra non perda occasione per fare ironia sull’impegno dell’Amministrazione sulla legalità.
Da tempo lavoriamo su questi temi anche insieme ad associazioni del territorio, ma soprattutto in collaborazione con le scuole e gli insegnanti, perché l’impegno più grande, di cui tutti dovremmo sentire la responsabilità, è quello di trasmettere i valori educativi della legalità ai nostri ragazzi, perché così si investe su una futura società migliore.
La legalità, il senso di responsabilità per una società in cui le regole valgano per tutti allo stesso modo, l’impegno per sconfiggere il germe della violenza, del bullismo e dei privilegi, non sono un valore di parte, ma dovrebbero appartenere a tutti allo stesso modo.
Fortunatamente ci sono sindaci e amministratori molto sensibili a questi temi, di ogni parte politica, di sinistra, di destra e di centro. Per questo un’opposizione responsabile dovrebbe avere il buon senso di condividere l’impegno e l’attenzione per la legalità, la democrazia, il senso delle regole. Dividiamoci sulle scelte politiche e amministrative, queste sì frutto di un’appartenenza politica diversa, che necessariamente ci porta a fare scelte differenti. Non dividiamoci però sui valori più importanti della nostra società, che tutti i partiti politici moderni dovrebbero condividere.
Screditare l’impegno di questa amministrazione e di ogni altra amministrazione, di qualsiasi colore politico essa sia, sulla legalità, significa dare un messaggio sbagliato ai nostri cittadini e soprattutto ai nostri ragazzi.
Quella che oggi può apparire l’occasione per acquisire un piccolo vantaggio politico di parte, sul lungo periodo non è altro che un ulteriore contributo all’impoverimento generale della nostra società, sia culturale che di valori. Negli anni ’40 tutti i partiti sentirono la responsabilità di contribuire alla costruzione di un Paese migliore e, tutti insieme, scrissero la nostra Costituzione. Oggi stiamo attraversando un periodo storico altrettanto difficile; per questo credo che il senso di responsabilità, dovrebbe condurci a essere uniti, almeno su termini come “legalità”, “democrazia”, “uguaglianza”.
Le amministrazioni passano ma la società resta ed essa sarà anche il frutto di quello che, ognuno di noi e tutti noi insieme, oggi stiamo seminando.

Sabrina Sergio Gori

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei chiedere al mio Sindaco se le sembra giusto che un suo Assessore mi abbia attaccato in quella maniera, accusandomi di qualcosa che non ho mai detto ne scritto (basta leggersi gli articoli susseguitisi sulla stampa, più precisamente il Tirreno). Facendomi passare per uno che fa i propri interessi a discapito del "bene comune"! Se ritiene "legale" tutto ciò.
Alessandro Cialdi

Anonimo ha detto...

Proprio perché c'è un imperativo che riguarda il senso della responsabilità, soprattutto per chi opera in politica, le valutazioni si fanno non solo su quanto si dichiara, ma anche sulla coerenza che si riesce a sostenere...
L'attacco personale e gratuito da parte di un amministratore nei confronti di uno stimato consigliere comunale che ha legittimamente e doverosamente espresso il suo punto di vista, senza che da parte di chi lo ha nominato si senta il bisogno di prendere le distanze, depone a rimarcare che fra il dire e il fare ci sia di mezzo, purtroppo, un oceano di ipocrisia.

Anonimo ha detto...

Caro Alessandro,
credo di essere stato il primo (e non ne sono certo felice) a dire qualcosa dinanzi allo sconcio di cui sei stato vittima e che il sindaco, assolutamente colpevole, passa sotto silenzio pur piangendo, ora, come una pia donna perché si sente perseguitata e non capita dalla destra.
Il mio pensiero sul concetto di legalità in chiave-Sabrina l’ho ribadito due o tre volte, in questi ultimi tempi – e l’ho fatto anche stasera sul mio blog, facendo vedere nei fatti cosa intendo per rispetto della legalità: che è, in primo luogo, ricerca e affermazione della realtà nella sua reale concretezza, a prescindere da quello a cui puoi andare incontro o, peggio, subire da chi si conforma al sistema.
Quarrata ha problemi non grossi, enormi – direi – e insanabili.
Almeno finché avrà, a dirigere il traffico, gente con il rosario in mano, ma senza nessun rispetto dell’uomo, che considera solo un mezzo su cui mettere i piedi per andare avanti.
Sono e sarò sempre dalla tua parte e dalla parte di chi – pur nella diversità delle idee, dei punti di vista e dei sentimenti – è costantemente impegnato a non vendere il proprio cervello al primo che sale in sella. e atteggia un sorriso.
Consapevole – come diceva Levi nella “Tregua” – che in questa direzione “Guerra è sempre”.

Edoardo Bianchini
(quello che, per certi filosabriniani “anonimi”, non ha il coraggio di farsi vedere e firmarsi)