"Come abbiamo apprezzato la rilevanza con cui la stampa ha trattato fatti di cronaca locale che destano viva preoccupazione nell’intera collettività, ci saremmo aspettati la stessa attenzione giornalistica sulla carenza strutturale che grava su chi è preposto a garantire la sicurezza. I fatti di cronaca di questi giorni fanno emergere un quadro allarmante sull’aumento degli episodi criminosi nella nostra provincia.
Per questo ci sembra doveroso evidenziare nuovamente ciò che abbiamo già reso noto in più occasioni.
I dati parlano chiaro: gli organici della Polizia della nostra provincia sono in sofferenza da decenni, ma in questo momento ancor di più con personale ridotto ai minimi storici, senza alcun ricambio generazionale. L’età media degli operatori è piuttosto alta per l’attività che si è chiamati a svolgere e che, nonostante anche le altre difficoltà dovute al taglio delle risorse del Comparto Sicurezza, viene sempre garantita.
Questi aspetti ci sembrano di fondamentale importanza per la sicurezza e pongono forti interrogativi a cui chi ha la responsabilità del governo locale ha il dovere di rispondere in modo adeguato.
Non è più possibile, infatti, veder sventolare le bandiere della sicurezza, con impegno a fortificarla per la lotta alla criminalità, solo, in odor di campagna elettorale per ottenere consensi.
E’ ora di dimostrare un vero cambiamento di tendenza. Questo noi avevamo già chiesto qualche mese fa, attraverso la stampa, agli Amministratori locali e a tutta la classe politica in generale, senza nessuna esclusione. Ma, ahimè, i nostri quesiti ed il nostro allarme sono rimasti senza risposta e senza degna nota.
Chi parla ha una doppia identità, professionale e sociale, poliziotti e cittadini insieme e per questo sente con profonda intensità l’esigenza che venga fornita alla cittadinanza quella sicurezza che deve essere garantita per Costituzione.
Orbene, non interessa il colore ma adesso è necessario un vero cambiamento di rotta negli intenti ed ancor più nei fatti da parte di chi ha la responsabilità della gestione della cosa pubblica, anche a livello territoriale.
Come abbiamo detto in una precedente lettera aperta noi vogliamo ancora credere che qualcuno abbia veramente coscienza del problema e si batta per risolverlo. I cittadini ed i loro poliziotti non possono più aspettare, non possono più essere abbandonati ad un triste destino se è vero che fanno parte di uno Stato orgoglioso di essere tale!
Andrea Carobbo Corso (segretario provinciale Sap di Pistoia)
2 commenti:
Mi domando se ci dobbiamo preoccupare per quello che accade oggi o se dobbiamo iniziare a preoccuparci per quello che potrebbe succedere domani ...
Alessio Fabbri (da Facebook)
Si dovrebbe incrementare la vigilanza sul territorio per portare ad essere Pistoia una citta più vivibile e tranquilla ma la politica come al solito fa orecchi da mercante.......promesse promesse promesse e fatti zero come sempre cittadino apri gli occhi.....
Michele Gargano (da Facebook)
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