QUARRATA_ “Stupore da tanta presenza. C’è stata una partecipazione auspicata, ma inaspettata. Sicuramente è stata la sopresa più bella di questo Natale”. Così si è espresso il candidato alle primarie della coalizione di centrosinistra Marco Mazzanti durante il “bagno di folla” che lo ha visto protagonista della serata di presentazione del suo “percorso” verso le Primarie del 29 gennaio prossimo a Quarrata.
La sala del “Parco Verde” non è riuscita a contenere le oltre 300 persone intervenute – molti convinti dell’appoggio incondizionato, altri “spettatori” attenti e curiosi di una fase sicuramente nuova di democrazia e di partecipazione.
”A Quarrata per un comune più aperto”, lo slogan scelto dal gruppo sostenitore per la particolare campagna elettorale che vedrà confrontarsi sul medesimo programma stilato dal Pd locale, due colleghi di giunta, due “amici”.
La sensazione che si è avuto nell’assistere all’intera presentazione del candidato e nel “valutare” la presenza o meno in platea di “personaggi” più o meno noti della “politica locale”, è stata quella di una candidatura forte, non esclusivamente rappresentativa di una parte del Pd locale, l’”anima” per intendersi più proiettata a Sinistra, ma piuttosto una candidatura “dal (cosidetto) basso che basso non è”, vale a dire dalla gente comune che vive e lavora sul territorio quarratino, che conosce i suoi problemi ma anche le sue tante risorse e potenzialità..
Bene ha riassunto nel suo intervento Marco Meoni, uno dei “ vecchi dinosauri” della politica degli anni 80-90 a Quarrata, che dopo aver ricoperto ruoli importanti da vicesindaco e assessore, “ha deciso di farsi da parte”.
“I pezzi grossi del Pd, i cosidetti big, non sostengono Marco Mazzanti: hanno già scelto. E nemmeno il sindaco lo sostiene, segno evidente che tra Marco e Sabrina Sergio Gori qualcosa si è rotto”.
“Marco Mazzanti - ha ribadito Meoni - è il candidato della gente che conta di più; è il candidato dei cittadini, della gente comune”. Ed ancora: “Ha tutte le potenzialità per impostare una politica più attenta all’ascolto, al sentire i bisogni veri della comunità”.
“A Marco chiedo per questo di farsi garante della discontinuità rispetto ad un modo di porsi tra amministratori e cittadini, perché ce n’è bisogno, perché alle prossime elezioni la situazione per il Centrosinistra non sarà semplice, perché negli ultimi dieci anni il sindaco e con lui i partiti che lo hanno sostenuto hanno assistito ad un notevole calo di consensi (senza porvi rimedio, ndr), perché il 2012 si prospetterà come un anno di forte recessione per cui governare anche una città come Quarrata sarà sempre più un dramma”.
“Le Primarie a Quarrata- ha aggiunto Marco Meoni – sono una cosa bella, una splendida prova di democrazia che fa onore al partito in cui milito, una esperienza da ripetere in futuro. Con entrambi i candidati (Marco Mazzanti e Giovanni Dalì, ndr) ho condiviso un pezzo della mia vita ma per quanto mi riguarda ho scelto di sostenere Mazzanti in questa fase, gli darò una mano perché se lo merita senza però rientrare a fare politica attiva. Entrambi i candidati avranno idee diverse per portare avanti il programma condiviso all’interno del Pd”.
Marco Meoni, l’ex “delfino” del sindaco Stefano Marini ha quindi tuonato contro il suo partito: “Mi ha dato fastidio vedere alla presentazione di Giovanni Dalì schierati i big del mio partito che ricoprono incarichi importanti ed avrebbero altro da fare invece di intromettersi in una cosa che appartiene a Quarrata, al centrosinistra quarratino”.
Ed ha aggiunto accolto da scroscianti applausi da parte del pubblico presente: “Lasciateci vivere per piacere questa nostra esperienza, non vi intromettete. Avete fatto la vostra passerella. Fatevi da parte ed occupatevi di altre cose. A Quarrata casomai veniteci per portare dei contributi. Lasciateci vivere in autonomia questo nostro momento di democrazia !”.
La serata- aperta dal saluto del segretario dell’Unione Comunale del Pd Arianna Benigni e coordinata da Tania Ferrari – ha visto gli interventi di Laura Michelacci, Lisa Innocenti, Rossano Ciottoli, Lia Colzi e dopo Marco Meoni, quello dell’attuale capogruppo consiliare del Pd, nonché consigliere provinciale Gabriele Romiti: “Credo che questa sia una serata splendida perché è palpabile la voglia della gente di partecipare. In questi ultimi quattro anni e mezzo come capogruppo del partito mi sono trovato ad affrontare le difficoltà della nostra città. Mai c’è stata una volta in cui mi sono trovato in disaccordo con Marco Mazzanti. Io e Marco abbiamo condiviso tutto: siamo simili bel modo di approcciarsi con la gente. La città ha bisogno di risposte importantissime e si danno insieme. La politica infatti è prima di tutto un servizio, è ascolto e partecipazione e la si fa solo girando nelle frazioni, parlando con i cittadini. Quando si decide qualcosa non si può decidere da soli. Entrambi siamo della cultura del <noi> e non dell’<io>. Al centro della politica ci devono stare prima di tutto i cittadini e il compito dei buoni amministratori è quello di dare l’esempio. Marco a mio avviso nel fare politica, nel dare risposte alla gente che lo ha interpellato durante questo mandato amministrativo con responsabilità ci ha sempre messo la faccia e quindi è il miglior candidato a sindaco che ci possa essere per il Comune di Quarrata e credo che Quarrata lo meriti”.
I bisogni dei giovani sono stati portati all’attenzione da Lisa Innocenti che ha chiesto maggiori spazi di socializzazione: “Come giovani- ha detto – vogliamo valere di più ed essere considerati come una risorsa. Ritengo importante il richiamo alla partecipazione anche perché sempre meno persone si avvicinano alla politica perché non abbiamo fiducia nei nostri interlocutori. Finalmente con Mazzanti possiamo avere persone brave e oneste “. Come rappresentante dell’associazionismo locale è intervenuto Rossano Ciottoli: “Il primo augurio che faccio al candidato è quello dell’assunzione della piena responsabilità ma anche di avere il coraggio di rispondere di no quando le richieste e le sollecitazioni portano in sé interessi privati; il secondo augurio è di dare spazio agli ultimi; il terzo, di distinguere per non confondere; il quarto, ripensando a quanto negli ultimi anni Quarrata si sia contraddistinta per la settimana della legalità, è di smettere di parlare di legalità in quanto per prima cosa occorre parlare di giustizia sociale e di cittadinanza dei diritti; il quinto augurio è di non avere capito nulla”.
“Ho apprezzato anche la scelta nel modo di presentarsi con un volantino che non riporta in prima pagina il volto del candidato ma quella della porta del Comune. La ritengo una scelta di comunicazione precisa e azzeccata. A Marco ricordo comunque che il volontariato, il sociale sono sempre lì in trincea con i loro molteplici problemi. Spero quindi che il volontariato non abbia bisogno di essere ricordato solo in campagna elettorale. Mi dispiace infine sentire amministratori che continuano a dire di non avere fatto tagli al sociale. Visto come si stanno evolvendo le cose è una delle sconfitte più grandi perché i bisogni invece di diminuire aumentano”.
La serata si è conclusa con un intervento “a braccio” di Marco Mazzanti. Dopo avere ringraziato i familiari di Stefano Chiari, il volontario della Croce Rossa recentemente scomparso, che non hanno voluto mancare alla presentazione, Mazzanti ha ricordato che la scelta di fare la propria presentazione al Parco Verde è legata al fatto che a Quarrata questa struttura è il luogo che più di altri rappresenta l’associazionismo e il confronto.
“Voglio avere alla base del mio programma i valori che il Parco Verde sta portando avanti da tempo”.
“La mia candidatura non è nata all’interno di qualche stanza politica ma è una candidatura che viene dal popolo. Ho scelto di non avere rappresentanti politici ed istituzionali perché voglio parlare di Quarrata”.
Mazzanti è quindi passato ad illustrare i punti salienti del proprio programma (costi della politica, economia locale, ambiente, democrazia e partecipazione; giovani, donne e anziani; associazionismo e volontariato).
“Se vinceremo le elezioni per quanto riguarda i costi della politica vogliamo ridurre l’indennità di sindaco e assessori del 20 % per destinare le risorse ricavate ai servizi sociali cittadini. I primi sacrifici devono farli infatti coloro che guidano la macchina”.
“Nell'ambito della economia occorrerà lanciare delle sfide e non stare più a piangersi addosso. Servono azioni importanti non solo per rilanciare il marchio di qualità che Quarrata non ha mai avuto ma tornare a parlare delle nostre eccellenze. Snellirò la burocrazia in favore di imprenditori, commercianti e artigiani. Sarà necessario anche incentivare il turismo ecologico e la green economy per valorizzare tutte le frazioni”.
Sull’ambiente il programma di Mazzanti prevede lo sviluppo delle potenzialità turistiche-ecosostenibili del Montalbano. “Dobbiamo anche lavorare per rendere Quarrata una città a misura d’uomo, creando situazioni ambientali che vadano nella direzione della salvaguardia” del territorio con l’incentivazione del recupero dell’esistente senza quindi incrementare il consumo del terreno”.
Sulla questione dei rifiuti il candidato Pd ha le idee abbastanza chiare: “Anche alla luce degli esempi di altre città bisognerà affrontare il problema in modo diverso: porteremo quindi la raccolta differenziata al porta-porta spinto”.
Sul tema della democrazia e della partecipazione Marco Mazzanti intende “rendere il Comune più aperto e ricettivo per stabilire un rapporto diretto con i cittadini valutando istanze, problematiche e consigli proposti”. “La porta del palazzo comunale- ha detto – sarà sempre aperta. Non è la casa del sindaco ma dei cittadini di Quarrata. La mia intenzione è di coinvolgere le persone nelle scelte anche difficili perché non c’è democrazia senza discussione e confronto”.
Altro aspetto importante affrontato dall’intervento del candidato sindaco è stato quello sui “beni comuni”: “Il mio impegno sarà a mantenerli pubblici e in mano ai cittadini. Sulla gestione dell’acqua intendo impegnarmi perché sua rispettato la volontà referendaria”.
Il programma prevede anche azioni mirate alla creazione di nuovi centri di aggregazione per aumentare la socializzazione tra persone della terza età, iniziative concrete per favorire l’entrata nel mondo del lavoro di donne e giovani, politiche mirate per i giovani.
“Credo poi fortemente- ha aggiunto – nell’associazionismo e nel volontariato e “ e quindi farò opera di sensibilizzazione del loro impegno tramite eventi e incontri”.
L’ultimo pensiero è andato alla coalizione politica e all’altro candidato alle Primarie. “Abbiamo bisogno di tutti. Ovviamente io appartengo al centrosinistra e quindi mi auguro che il Pd raggiunga un accordo con Idv, Sel e Federazione della Sinistra”.
“A me stesso e a Giovanni (Dalì, ndr) chiedo di parlare delle nostre idee, delle nostre proposte e non di parlarsi addosso da avversari”.
Andrea Balli
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