giovedì 18 luglio 2013

Conto alla rovescia per il trasferimento del "Ceppo" al "San Jacopo": 1500 operatori impegnati tra sabato e domenica. Chiude anche il Pronto Soccorso. Si partorirà nel nuovo Ospedale. Preallertato anche il "Misericordia e Dolce" di Prato.


PISTOIA_ La fase cruciale del trasferimento del vecchio ospedale del Ceppo di Pistoia è stata illustrata stamattina (giovedi 18 luglio) dai direttori generale Roberto Abati, sanitario Lucia Turco, amministrativo Luca Cei, insieme al direttore del dipartimento di emergenza e urgenza Piero Paolini e al direttore sanitario del presidio ospedaliero Roberto Biagini. E’ la fase più impegnativa e delicata, perché riguarda il trasferimento dei ricoverati.
Dopo lo spostamento degli ambulatori e di tutta una serie di servizi per “testare” la funzionalità e la sicurezza della nuova struttura ospedaliera sabato 20 luglio 2013 alle ore 20,00 tutte le aree di degenza del vecchio presidio ospedaliero pistoiese compreso il Pronto Soccorso chiudono.

Contemporaneamente apre il San Jacopo: mentre nella sede del vecchio Pronto Soccorso si ultimeranno le visite nello stesso momento i sanitari nel San Jacopo saranno già pronti ad accogliere gli utenti che arriveranno. Da subito entreranno pienamente in funzione tutte le aree di degenza, comprese le sale operatorie, la terapia intensiva e il punto nascita.



Un evento straordinarioSarà il direttore sanitario Lucia Turco, sentito lo staff della direzione sanitaria, a dare il via libera all’intera operazione. Quell’istante rappresenterà nella storia della Provincia di Pistoia un evento straordinario. 
E’ stata allestita un’imponente macchina organizzativa alla quale l’Azienda sta lavorando da mesi. 
Oltre alla “task force” interna della AUSL3 partecipano anche numerose altre istituzioni locali e le Associazioni di Volontariato, il cui contributo sarà fondamentale.



I numeri del trasferimentoDa un primo censimento si stimano in circa 150-160 i pazienti da trasferire; intorno ai 1.500 gli operatori che la notte del trasferimento lavoreranno sia nel vecchio che nel nuovo ospedale, ma anche negli altri presidi aziendali; oltre 523 i Volontari formati e presenti a coadiuvare tutte le fasi; 50 i mezzi impiegati per trasferire i pazienti. Mediamente saranno trasferiti 12 pazienti ogni ora nei 400 posti letto del nuovo San Jacopo. Per circa 24 ore, dalla notte di sabato al giorno successivo, il vecchio e il nuovo presidio saranno entrambi attivi con doppi turni del personale per garantire l’assistenza in tutti i contesti.

Il trasferimento dei ricoverati dal vecchio ospedale di viale Matteotti al nuovo Ospedale San Jacopo che si trova in via Ciliegiole è un’operazione complessa. Sarà attivato il protocollo delle Maxiemergenze della Centrale Operativa 118. La task force aziendale sarà composta da medici, infermieri, tecnici, esperti della sicurezza, informatici e moti altri operatori affiancati dalla task force interistituzionale, dalle Forze dell’Ordine e dai Volontari di Misericordia, Pubblica Assistenza e della CRI, in uno sforzo di collaborazione mai visto.


Il cuore operativoL’area del Padiglione di Emodialisi sarà il cuore dell’intera operazione del trasferimento. E lì che sarà allestito il Posto di Comando Avanzato all’interno di una tenda pneumatica unitamente alla centrale operativa mobile che sarà dislocata all’interno del furgone Maxiemergenze del 118. Tutte le strutture naturalmente saranno dotate di quanto necessario (dalle linee telefoniche ai collegamenti informatici, radio frequenze ecc..) per governare tutte le varie fasi. Un’altra tenda, nei pressi della mensa aziendale, sarà invece adibita al ristoro e al riposo del personale dell’Azienda e dei Volontari che dovranno lavorare l’intera notte di sabato e la domenica.

Un bracciale per ogni paziente. E’ stato adottato il criterio di svuotare l’attuale presidio iniziando dai pianti più alti scendendo verso il basso e rispettando la numerazione progressiva dei letti. La prima area a svuotarsi sarà quella medica l’ultima l’area materno-infantile domenica mattina.

Ogni malato avrà un braccialetto per l’identificazione, con i dati anagrafici e colorato (verde, area medica; blu, area chirurgica; rosso, terapie intensive; giallo, area materno infantile): il colore corrisponde alla destinazione dell’area nel nuovo ospedale. Dello stesso colore del braccialetto anche la cartella che contiene i referti e i dati sanitari. 
Fin dal mattino di sabato saranno avviate le procedure di preparazione dei pazienti e nel pomeriggio valutate eventuali variazioni cliniche per l’assegnazione definitiva al setting assistenziale e al posto letto nella nuova struttura sanitaria.: Quando il paziente arriverà al San Jacopo sarà accolto dal personale sanitario, già operativo.
I pazienti, salvo i minori e casi eccezionali che saranno valutati sul momento, non potranno essere accompagnanti dai familiari.


Mamme e neonatiAttenzioni particolari saranno riservate alle mamme e ai neonati con trasporti organizzati in modo speciale con personale medico e infermieristico; i piccoli della patologia neonatale saranno trasportati nelle apposite incubatrici. 
Dalle ore 20,00 di sabato non si partorirà più nel vecchio ospedale ma si potrà farlo simultaneamente nel nuovo San Jacopo.




PercorsiI percorsi di uscita dall’Ospedale del Ceppo utilizzati saranno quello dal Pronto Soccorso riservato esclusivamente ai pazienti del Pronto Soccorso, dell’OBI (Osservazione Breve Intensiva) e della Terapia Intensiva; per i pazienti delle aree medica, chirurgica e materno infantile sarà invece utilizzata l’uscita dal Padiglione di Emodialisi che immette su via degli Armeni. 
Gli accessi all’Ospedale San Jacopo saranno tre e differenziati per area (chirurgica, medica, terapie intensive, materno-infantile).




Viabilità blindataL’itinerario che sarà completamente chiuso al traffico ( a meno di necessità urgenti per recarsi al PS del san Jacopo) è stato deciso insieme al Comune di Pistoia, alla Provincia ed alle Forze di Polizia sotto la regia della Prefettura. Il percorso scelto per il transito dei mezzi di soccorso dal vecchio al nuovo ospedale, off limits per i cittadini, è il seguente: Via degli Armeni, via delle Olimpiadi, Via Marini, Via Clemente IX, Viale Europa e tangenziale fino all’uscita per il nuovo ospedale. In questo tragitto, la notte del trasferimento, non si potrà né transitare né sostare. Il percorso inverso che faranno i mezzi di soccorso per tornare al vecchio ospedale è: Tangenziale fino alla rotonda della Vergine, Viale Toscana, Tangenziale Est, Uscita Sant’Agostino, Via Enrico Fermi, Viale Arcadia, Viale Giacomo Matteotti. 
Anche se questo secondo percorso, definito promiscuo, non è precluso al traffico, la cittadinanza sarà invitata ad utilizzarlo solo se necessario.


Fonte: Comunicato stampa Asl3


PRATO_ Intanto sabato e domenica prossima in concomitanza con il trasferimento dell’ospedale pistoiese il “Misericordia e Dolce” di Prato sarà pre allertato. Una azione di maxiemergenza e di revisione dell’assetto organizzatico al pronto soccorso sono stati previsti per il fine settimana. La revisione organizzativa consentirà di rispondere all’eventualità di un iper afflusso di pazienti presso il Misericordia e Dolce provenienti dall’area pistoiese. 
Infatti, è stata rafforzata la presenza di medici, infermieri e tecnici di radiologia con il pre allertamento di un posto medico avanzato in stand by per 18 ore presso la Misericordia di Prato con eventuale attivazione dalle ore 20.00 di sabato alle ore 14.00 di domenica. Nell’eventualità dell’esaurimento di posti letto, disponibili nel Misericordia e Dolce è previsto anche un piano di trasferimento nelle altre strutture ospedaliere di Area vasta. 
Il potenziamento del pronto Soccorso consentirà l’accettazione di un maggior afflusso di pazienti in condizioni di sicurezza. 
L’Asl 4 invita i cittadini ad usare il Pronto soccorso in maniera appropriata diminuendo così le attese ed evitando disservizi.

Fonte: Comunicato stampa Asl 4


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