venerdì 19 luglio 2013

A Quarrata due nuove imprese grazie al progetto "Policoro". Arriva a Settembre il nido "Arcobalocco". Aperta anche una azienda informatica che "punta in alto". Coinvolti sette giovani.


PISTOIA-QUARRATA– E quel particolare “incubatore” messo in piedi dalla Chiesa pistoiese, con il nome di una cittadina nel profondo sud, comincia a dare i primi frutti. Sono già state costituite, con il “Progetto Policoro”, due aziende – di cui una in forma cooperativa - per dare occupazione a 7 giovani. Età media 29 anni. 
Tre di loro (Sara Landini, Eleonora Tempesti, Jacopo Cappelli) hanno costituito “KeepUP” una impresa che si occupa di aiutare altre imprese a comunicare meglio sé stesse e i loro prodotti attraverso il web. 
Le altre quattro (in questo caso tutte giovani donne) si sono unite in cooperativa (“Cuccumea”) e stanno per aprire un “nido” che accoglierà 23 bambini, fra i 12 e i 36 mesi, nel contesto di Quarrata, Agliana e Pistoia
Anche la prima azienda (con Elena, Elisa, Carlotta e Giorgia) ha sede in Quarrata.
"Come è facile constatare, tranne il 24enne perito informatico dal nome che più pistoiese di così non si può (Jacopo), si tratta di donne: giovani donne fra i 25 e i 39 anni che, con Jacopo – sottolinea Edoardo Baroncelli, responsabile diocesano, ma anche toscano, per il “Progetto Policoro” – hanno scelto di non piangersi addosso, di rimboccarsi le maniche, di sfidare la creatività, di mettersi insieme e di tentare la grande e bella avventura di un lavoro autonomo”.

Le due nuove imprese, autentiche start-up dopo il lavoro nella prima fase di “Policoro”, sono state presentate questa mattina a Pistoia in una conferenza stampa che si è svolta nei locali dell’antico Seminario vescovile di Pistoia.

A ospitare il nido (si chiama “Arcobalocco”) sarà la scuola materna “Sacro Cuore” nella piazza principale di Ferruccia: le suore (Congregazione “Ancelle del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante”, con sede a Lugo di Romagna) hanno fornito una parte di locali non utilizzati. Il nido aprirà a metà settembre in base a un progetto educativo pensato dalle quattro donne d’impresa, tutte educatrici e tutte, ovviamente, in possesso dei titoli di studio obbligatori per questo tipo di attività. Le famiglie che desiderano usufruire del nuovo servizio possono già telefonare (377 41 52 811) e compilare la modulistica necessaria. 
Una mano, alla neonata cooperativa, è già stata fornita dalla BCC di Vignole e Montagna Pistoiese, da Fiditoscana e da Confcooperative Pistoia
Un deciso sostegno anche dal parroco don Enrico Petrelli: ne ha parlato dall’altare, in omelia, come un esempio positivo di buona pratica. E non sono mancati volantinaggi per informare le famiglie su questa nuova opportunità educativa. “Da Cucccumea – aggiunge Edoardo Baroncellisi intravede anche quello che potrebbe venir fuori da un uso intelligente dei beni ecclesiali”.
L’altra impresa è già attiva da qualche mese e rimanda anche all’incubatore di imprese attivo nel Comune di Quarrata: con una intitolazione dall’evidente connotato positivo (la traduzione italiana del “keep up” rimanda a un bene augurante puntare verso l’alto) fornisce le competenze necessarie per siti internet, sviluppo app, progettazione spazi espositivi, supporto per eventi. E’ in atto un allargamento di servizi: in particolare si punta ad ampliare il raggio d’azione dell’azienda nell’ottica delle smart cities con specifico riferimento a un’interazione sempre più profonda tra cittadino e servizi pubblici. Rispetto ad altri competitor, la cooperativa punta su servizi di nicchia proponendo soluzioni tecnologiche innovative e creative in particolare sulla comunicazione.
La soddisfazione della comunità ecclesiale pistoiese è stata manifestata dal vescovo. “Questi giovani sanno bene che per loro non saranno tutte rose e fiori, che non mancheranno difficoltà e che la strada scelta non è fra le più semplici – sottolinea mons. Mansueto Bianchima mi pare di poter dire che sono partiti, anzi partite vista la quasi totale prevalenza dell’universo femminile, con il piede giusto: concretezza e cooperazione, due “c” incrociate che sono la leva giusta per ottenere un successo davvero meritato”.

Promosso dalla Chiesa italiana per aiutare i giovani a restare artefici del proprio destino, “Progetto Policoro” è attivo anche in diocesi di Pistoia: venne ufficialmente lanciato, in un incontro affollatissimo di giovani e di soggetti della società e dell’economia pistoiese, il 13 gennaio dello scorso anno. Edoardo Baroncelli - in seguito nominato, dai vescovi toscani, segretario regionale per “Policoro” - svolge funzione di “tutor” ed è affiancato, come animatore, da Alessio Genito.

Alla conferenza stampa presenti anche suor Otelia (Suore Sacro Cuore), Annarita Naselli (progetto “GiovaniSì”), Niccolò Franzini (presidente Cuccumea), Ilaria Sguazzoni (Confcooperative) Franco Benesperi e Tommaso Braccesi (BCC Vignole e Montagna Pistoiese), Stefano Lomi (Comune di Quarrata), Claudio Vivarelli (consulente di Policoro per gli aspetti fiscali).



Fonte: Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Pistoia

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