lunedì 27 dicembre 2010

Intitolate a Carlo Alberto Dalla Chiesa e a don Pino Puglisi due nuove strade cittadine. L'impegno ad onorare i testimoni della Democrazia


QUARRATA_ Con l’ultimazione dei lavori della nuova viabilità che collega in modo funzionale via Amendola con via Montalbano e della nuova piazza adibita a parcheggio adiacente, la giunta comunale ha provveduto con una delibera a intitolare la nuova strada di collegamento (nella foto- colore rosso) al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e la piazza adiacente (colore verde) a don Pino Puglisi.
Continua così l’intitolazione di nuove piazze e vie cittadine a testimoni importanti per la democrazia del nostro Paese. “E’ nostro dovere – scrive a questo proposito il sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori - onorare chi ha dato la vita per le istituzioni e affermare i valori e gli ideali di libertà uguaglianza e giustizia”.
Il provvedimento in materia toponomastica – si è reso necessario per garantire il corretto e tempestivo adempimento degli obblighi anagrafici e delle varie attività ad essi connessi.

Carlo Alberto Dalla Chiesa:
“ Carlo Alberto Dalla Chiesa nacque a Saluzzo il 27/9/1920. Figlio di un carabiniere,
entrò nell'Arma durante la guerra e dopo l'Armistizio entrò a far parte della Resistenza.
Terminato il conflitto, fu inviato in Campania e Sicilia, ove partecipò alle operazioni di contrasto al banditismo. Dal 1966 al 1973 tornò in Sicilia ed iniziò importantissime indagini su Cosa Nostra facendo luce su omicidi eccellenti:
introdusse un nuovo metodo investigativo fondato sull'utilizzo di infiltrati che permise di creare una mappa del potere dell'organizzazione criminale, arrivando ad individuare i nomi di importanti boss.
Dal 1974 fu a capo del Nucleo Speciale Antiterrorismo che egli stesso istituì e che permise di ottenere fondamentali risultati nella lotta alle Brigate Rosse nel corso di pochi anni. Nel 1982 fu nominato Prefetto di Palermo ed inviato di nuovo in Sicilia nella speranza di ripetere gli stessi brillanti risultati ottenuti contro il terrorismo anche nella lotta contro Cosa Nostra: pur rilevando la mancanza di mezzi e risorse e denunciando di non avere gli speciali poteri promessi, il Generale Dalla Chiesa sviluppò una mappa della Nuova Mafia ed avviò importanti indagini tese ad appurare i rapporti di questa con la politica.
Fu assassinato il 3 settembre 1982 su ordine dei vertici di Cosa Nostra, tutti,
poi, arrestati e condannati con sentenze definitive”.

La nuova piazza adiacente a via Carlo Alberto Dalla Chiesa- adibita a parcheggio – porterà invece il nome di Don Pino Puglisi.

Giuseppe Puglisi:
“ Padre Giuseppe Puglisi, meglio conosciuto come Pino, nacque il 15 settembre 1937 a
Palermo, nel quartiere Brancaccio e fu ucciso dalla mafia nella stessa borgata il giorno del suo 56° compleanno a motivo del suo costante e forte impegno sociale ed
evangelico.
Sin dai primi anni di sacerdozio si occupò dei giovani e delle problematiche sociali dei quartieri più degradati della città ed è stato animatore, a Palermo e in Sicilia,
di numerosi movimenti.
Parroco di Godrano riuscì a far riconciliare le famiglie dilaniate da una sanguinosa faida di mafia: nominato parroco di Brancaccio nel 1990, inaugurò nel 1993 il centro 'Padre Nostro', che diventò il punto di riferimento per i giovani e le
famiglie del quartiere e rivendicò i diritti civile della borgata, denunciando collusioni e malaffare e subendo minacce ed intimidazioni.
Venne ucciso dalla Mafia a causa della sua attività pastorale e perché voleva la scuola e il doposcuola per i bambini del “Brancaccio”: i mandanti e gli esecutori materiali sono stati arrestati e condannati con sentenze passate in giudicato.

Il sindaco: ” Il rapporto della comunità quarratina con il centro fondato da Padre Pino Puglisi parte da lontano - ricorda il Sindaco Sabrina Sergio Gori - da quando una delegazione di Quarrata (insieme a Sabrina Sergio Gori che rappresentava la Misericordia di Quarrata la delegazione era costituita oltre che dal sottoscritto in rappresentanza della Pro Loco Quarrata anche da Ilenia Reali, oggi giornalista de Il Tirreno nella redazione di Prato, ndr) è stata ospite del Centro Padre Nostro, l’anno successivo alla morte di Padre Puglisi. Continua l’intitolazione di nuove piazze e vie a testimoni importanti per la democrazia del nostro Paese; è’ doveroso, infatti, onorare chi ha dato la vita per le istituzioni e affermare i valori e gli ideali di libertà uguaglianza e giustizia”.
a.b.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

L'ho detto e lo ripeto: non è così che si onora la legge e la democrazia.
Queste sono forme. Il rispetto è sostanza e costa molto di più che intitolare strade su strade a tutto e a tutti.
Solo che c'è chi capisce e chi non capisce.
E il sindaco di Quarrata non capisce.

Edoardo Bianchini

Anonimo ha detto...

Intitolare strade è importante per due principali motivi: onorare persone, fatti o luoghi, e per orientarsi ed individuare le strade. In una città come Quarrata, molto cresciuta ultimamente, le vie stanno diventando numerose e ricordarsene la posizione diventa sempre più difficile. In tutte le città gli argomenti dei nomi delle vie vengono raggruppati per quartieri per dare un aiuto all'orientamento, così da avere la zona dei santi, dei partigiani, delle città ecc. Noto invece a Quarrata negli ultimi tempi un destinare nomi, pur degni, a casaccio mescolando gli argomenti e rovinando quello che avevano fatto le precedenti amministrazioni. Non è forse anche questa una forma di mancanza di programmazione a lungo termine che purtroppo ha caratterizzato lo sviluppo quarratino degli ultimi tempi (fatta eccezione dell'unico argomento caro alla nostra Amministrazione: la Magia)?
BAH!