PISTOIA_ Il segretario provinciale dell'Udc Federico Gorbi,” interpretando il sentimento dei propri iscritti e di tanti cittadini”, ha inviato nei giorni scorsi al capogruppo dell’Udc Pier Ferdinando Casini e al vice presidente della Commissione Bilancio Gian Luca Galletti una lettera sulla introduzione della nuova Ici-Imu, una imposta che secondo il neo-segretario provinciale Udc “andrà a colpire maggiormente le famiglie rispetto ai single”.
“La famiglia (con due o tre figli, ndr) -afferma in breve sintesi Gorbi - si vedrà colpita per il fatto di possedere una proprietà che non è voluttuaria ma indispensabile”.
Riportiarmo così come pervenuto il testo della lettera:
Alla cortese attenzione
On. Pier Ferdinando Casini
On. Gian Luca Galletti
La situazione di crisi in cui si trova il nostro Paese richiede senso di responsabilità da parte di tutti. La maggioranza dei cittadini ha compreso che i sacrifici sono indubbiamente necessari perché l’Italia possa risollevarsi e tornare ad essere un interlocutore serio e credibile con gli altri partner europei.
Il neo segretario provinciale Udc Gorbi con Pierferdinando Casini |
Il nostro partito da tempo aveva richiesto un Governo di unità nazionale che potesse rappresentare l’occasione per aprire una stagione di riforme condivise, magari dure ma capaci di costruire un futuro solido per le prossime generazioni.
Ora che il Governo Monti ha cominciato ad operare è indispensabile che l’Udc, che per prima ha capito la necessità di aprire una nuova fase politica, sappia dare sostegno al nuovo Esecutivo.
Tenendo però conto che il Governo è composto da tecnici, non possiamo e non dobbiamo rinunciare al nostro ruolo essenzialmente politico di essere anche stimolo per più approfondite riflessioni.I bilanci si fanno certo con i numeri ma le scelte sono principalmente politiche.
La nuova Ici, o Imu che dir si voglia, andrà a colpire maggiormente le famiglie rispetto ai single.
Ritengo che questo sia inaccettabile per chi, come noi, da sempre difende l’istituto della famiglia e con forza ha sostenuto la necessità di una fiscalità che tenesse conto del nucleo familiare.
E’ evidente che una famiglia con due o tre figli ha necessità di un’abitazione più grande per poter vivere dignitosamente.Avrà quindi già affrontato notevoli sacrifici per acquistare la propria casa, magari con un mutuo, e invece di essere sostenuta si vedrà colpita per il fatto di possedere una proprietà che non è voluttuaria ma indispensabile.
La detrazione di 200 euro è iniqua poiché non tiene conto né del numero delle persone che vivono nella famiglia né del reddito complessivo.Comprendo che l’urgenza del momento porti il Parlamento a dover approvare quanto proposto dal Governo, ma in un secondo momento ritengo che il nostro partito debba farsi promotore di un’iniziativa di legge per intervenire sulla normativa nel senso che suggerivo.
Cordiali saluti.Federico Gorbi
Segretario Provinciale UDC Pistoia
7 commenti:
E bravo il nostro Gorbi. Siamo d'accordo. E' vero. Ma se l'ici cominciasse a pagarla anche la chiesa?
Ivo
si ma anche i sindacati e molti altri.
Cari Anonimi, l'ICI la chiesa la paga già per gli edifici adibiti al commercio come hotel, bar, ristoranti e simili.
NON paga l'ici negli edifici di culto e no-profit come TUTTE le altre associazioni in Italia!
Basta con questi concetti errati!
Onestamente non capisco che c'entri ora la Chiesa. Si perde così di vista l'obbiettivo dell'iniziativa dell'udc che mi sembra ottima. Visto che esiste una detrazione di 200 euro per tutti, io proporrei invece una detrazione di 100 euro per ogni componente della famiglia. Così i single avrebbero solo 100 euro di detrazione, le coppie senza figli 200, chi ha un figlio 300 e così via. Mi sembrerebbe più giusto.
Spero che Gorbi riesca ad ottenere successo nell'iniziativa.
Lea
Condivido in pieno e, aggiungerei, occorre che il cosiddetto "quoziente familiare" venga applicato anche alle altre tariffe; penso alla bolletta dell'acqua, ad esempio. Non è giusto che la tariffa vada a crescere con il consumo indipendentemente dal numero degli abitanti la casa. Sono battaglie, politiche, da fare. Continuiamo a farle.
Alessandro Cialdi
Senza tante giustificazioni, dovrebbe pagare l'ICI come tutti. Non è vero che la paga.
Perchè tutto questo livore contro la Chiesa che paga l'ICI su tutti gl'immobili commerciali e da un servizio sociale che lo Stato non dà inoltre tutti gli Enti no-profit sono esenti anche la Croce Rossa, Emergency, I Sondacati, Le sedi dei Partiti..... e non è nemmeno vero che un edficio commerciale che ha una piccola cappella non paga... basta parlare senza sapere!!!!!
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