venerdì 29 marzo 2013

Ambiente: l'assessore Rino Fragai in risposta alla questione sollevata sull'ampliamento del termovalorizzatore di Montale.. "La Provincia di Pistoia sarà la prima a chiedere il rispetto di tutte le condizioni fissate dal Piano Interprovinciale dei Rifiuti. La proposta di referendum è solo propaganda".


PISTOIA-MONTALE_ Sulla questione relativa al Piano Interprovinciale Rifiuti e all’’inceneritore di Montale, interviene l’Assessore provinciale all’Ambiente, Rino Fragai:

Per quanto riguarda gli aspetti gestionali, relativi all’impianto, ai rapporti con Ato Toscana Centro e con l’eventuale futuro gestore unico del servizio raccolta smaltimento rifiuti, sollevati dal Comune di Montale e dai rappresentanti del PDL, si tratta di un tema che non rientra nelle competenze della Provincia e per il quale i Comuni valuteranno in autonomia le possibili soluzioni.
Mi preme, invece, chiarire alcuni aspetti relativi al Piano Interprovinciale Rifiuti, che rischiano altrimenti di essere male interpretati o strumentalizzati, generando falsi allarmismi.
A tal fine ritengo opportuno sottolineare le condizioni fondamentali sulle quali, all’interno del Piano, abbiamo espresso la disponibilità del territorio pistoiese a farsi carico delle proprie responsabilità nello smaltimento dei rifiuti, in un quadro organico ed equilibrato fra tutti i territori dell’ Ato Toscana Centro.

- Anzitutto, il Piano prevede una modulazione impiantistica corrispondente alle risultanze di una attenta opera di monitoraggio e di controllo da parte dell’Osservatorio Interprovinciale sulla produzione dei rifiuti, quale presupposto imprescindibile per la conferma delle previsioni di Piano. In sostanza, il potenziamento dell’impianto di Montale può avvenire solo in presenza di una quantificazione di rifiuti tale da giustificarne la necessità;
- In presenza dei suddetti presupposti, l’ eventuale conferma non può prescindere dall’esito delle indagini epidemiologiche condotte dalle autorità sanitarie competenti, le cui conclusioni sono attese a dicembre 2014. Fino a tale data non sarà possibile procedere con scelte definitive;
- La realizzazione dell’Impianto di Case Passerini è e rimane, comunque, un presupposto imprescindibile per l’ampliamento dell’impianto di Montale. Pertanto, qualora si decidesse di non procedere alla costruzione del primo, sarebbe necessario mettere in discussione il Piano nella sua interezza.

In conclusione, sulla base di quanto sopra specificato, vorrei chiarire che la questione sollevata dall’Amministrazione comunale di Montale e dai rappresentanti del PDL appare pretestuosa e non fondata. Qualora non dovessero verificarsi tutti i presupposti elencati, anche indipendentemente dagli esiti di un eventuale referendum, infatti, la Provincia di Pistoia sarà la prima ad esprimere la più ferma e netta contrarietà all’ampliamento dell’impianto, a garanzia e nel rispetto degli accordi intervenuti e del percorso di confronto politico e istituzionale affrontato”.
 

Fonte: Comunicato stampa - Provincia di Pistoia

1 commento:

Anonimo ha detto...

parole sono per la partecipazione e poi quando qualcuno fuori dal PD propone di fare un referendum per far decidere ai cittadini il destino di un inceneritore e quindi sulla loro salute salta fuori FRAGAI (PD) che bolla tutto come PROPAGANDA per difendere i suoi sindaci Mazzanti e Ciampolini che non hanno la ben che minima idea di come rispondere.

Daniele Ferranti (da Facebook)