lunedì 11 marzo 2013

A Pistoia un dibattito sulla legittimità del diritto all'obiezione di coscienza in relazione alla legge 194 sulla interruzione volontaria di gravidanza e sulla interruzione terapeutica.

 
PISTOIA_ Martedì 12 marzo alle ore 20,30 presso Lo Spazio di via dell'Ospizio a Pistoia si terrà l'incontro-dibattito "Scelgono le donne, il buon medico non obietta" a cui saranno presenti come relatori il ginecologo Carlo Flamigni (membro della Consulta di Bioetica) e Maria Cangioli (ostretica del Centro Donna di Pistoia).

" Come Rete 13 febbraio-Pistoia, come cittadine e come donne - si legge in un comunicato - stiamo portando avanti da tempo una riflessione sull'obiezione di coscienza di ginecologi, ostetrici, anestetisti, farmacisti etc in relazione alla legge 194, interruzione volontaria di gravidanza ed interruzione terapeutica. E' ancora possibile in Italia applicare la legge 194? I dati nazionali sono allarmanti e quelli pistoiesi non sono da meno. Ci sembra urgente incoraggiare un dibattito sulla legittimità del diritto all’obiezione di coscienza e indagare se questo non intralci un servizio pubblico ostacolando la donna, i suoi diritti, la sua libertà."
"I ginecologi obiettori sono ormai più dell’80% (all'ospedale di Pistoia sono solo 5 i medici non obiettori) e per le donne diventa ogni giorno più difficile riuscire a interrompere la gravidanza. È arrivato il momento di scegliere se tutelare l’autonomia del professionista sanitario oppure schierarsi dalla parte delle donne e della loro battaglia per la libertà e i diritti".
Nel corso dell'incontro sarà analizzata la situazione del territorio pistoiese.

Nel dibattito sull’obiezione di coscienza non viene quasi mai messo in discussione il principio che gli operatori sanitari possano rivendicare un diritto all’obiezione di coscienza. La premessa è che una società liberale dovrebbe consentire ai propri cittadini di vivere in maniera conforme ai propri valori e di veder rispettata la propria autonomia. La conclusione è che un medico che non riconosce l’accettabilità morale dell’interruzione di gravidanza dovrebbe avere sempre il diritto di non praticarla.
Tuttavia, a parte che è paradossale che nel dibattito sull’interruzione di gravidanza il diritto all’obiezione di coscienza venga invocato anche da quelle agenzie come ad esempio le gerarchie della Chiesa cattolica che rifiutano un assetto della società liberal-democratico, il fatto di difendere il valore dell’autonomia e della libertà personale non comporta necessariamente l’accettazione del diritto all’obiezione di coscienza. Non c’è contraddizione del resto nell’affermare che l’autonomia e l’integrità rappresentano valori irrinunciabili e sostenere che per promuovere il benessere generale e la tutela dei diritti fondamentali dei singoli cittadini (ad es. alla salute) è giusto che lo stato limiti gli spazi di scelta dei singoli all’interno delle professioni.
È ovvio che lo scenario ideale sarebbe quello di trovare una soluzione che permetta di conciliare il diritto alla salute e l’autonomia del paziente con quella del medico: la libertà della donna di decidere se continuare o no la gravidanza con la libertà del medico di decidere se partecipare o no all’interruzione di gravidanza. Dobbiamo prendere atto, però, che la ricerca di questa soluzione ideale è fallita.

Per chi volesse, alle ore 19, prima dell'incontro, ci sarà un aperi-cena a sostegno delle iniziative della Rete 13 febbraio Pistoia

Carlo Flamigni, Nato a Forlì il 4 febbraio 1933.

Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna nel luglio del 1959 con 110 su 110 e lode; ha conseguito il diploma di specialista in Ostetricia e Ginecologia nel 1963 presso la stessa Università con 70 su 70 e lode.

Libero Docente in Ostetricia e Ginecologia nel 1964, dal 1972 al 1980 è stato Professore incaricato di Endocrinologia Ginecologica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna.
Direttore del Servizio di Fisiopatologia della Riproduzione dal 1975 al 1994, e Direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università degli Studi di Bologna dal novembre 1994 al dicembre 2001.
Dal 1980 al 2004 è stato professore ordinario prima di Endocrinologia Ginecologia e poi di ginecologia e Ostetricia presso l’Università degli Studi di Bologna, essendo stato chiamato dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia il 24 settembre 1980; è stato professore fuori ruolo nella stessa Università dal novembre 2005 all’ottobre 2008.
Fa parte del Comitato di redazione di numerose riviste scientifiche.
Ha pubblicato oltre 1000 memorie scientifiche originali, numerose monografie e alcuni libri di divulgazione: I Laboratori della Felicità (Ed. Bompiani,1994), Storie di bambini piccolissimi (Ed. Giannino Stoppani, 2001), Figli dell’Acqua Figli del Fuoco (Ed. Pendragon, 1999), Il Libro della Procreazione (Ed. Mondadori,1998), Avere un Bambino (Ed. Mondadori,2001), La Procreazione Assistita (Ed. Il Mulino,2002), Curare la Sterilità (in collaborazione con P. Mutinelli, Percorsi Editoriali Carrocci Editore, 2001), Il Grande Tabù delle donne (Ed. Mondadori,2004), La legge sulla procreazione medicalmente assistita – Paradigmi a confronto - (in collaborazione con M. Mori, Ed. Gruppo Editoriale il Saggiatore S.p.A., 2005), Il controllo della fertilità - Storia, problemi e metodi dall’antico Egitto a oggi (Ed. Utet Libreria,2006), Diario di un laico – Viaggi, incontri e scontri sulla legge per la procreazione assistita Ed. Pendragon, 2007), L’aborto - storia e attualità di un problema sociale (Ed. Pendragon,2008), Il primo libro della sterilità – i problemi clinici e psicologici, la diagnosi e le cure ordinarie (Ed. Utet Libreria,2008), Il secondo libro della sterilità – la fecondazione assistita (Ed. Utet Libreria,2008), La questione dell'embrione (Ed. B.C. Dalai Editore 2010), Guida al corpo della donna- dalla A alla Z, in collaborazione con Margherita Granbassi (Giudizio Universale - Le guide, 2010), RU486- non tutte le streghe sono state bruciate, in collaborazione con Corrado Melega (l’Asino d’oro Edizioni, 2010), La pillola del giorno dopo - dal silfio al levonorgestrel, in collaborazione con Corrado Melega (l’Asino d’oro Edizioni, 2010), Figli del cielo, del ventre, del cuore – racconti (Edizioni Pendragon, 2010), Contraccezione (L’Asino d’oro Edizioni, 2011), La Procreazione Assistita (Ed. Il Mulino, 2ª edizione aggiornata, 2011), Storia della contraccezione – Ignoranza, superstizione e cattiva scienza di fronte al problema del controllo delle nascite (Dalai editore,2012), Fecondazione e(s)terologa (L’Asino d’oro Edizioni, 2012).
Ha pubblicato numerosi articoli su vari problemi di bioetica.
E’ stato inoltre editore di 28 volumi scientifici e di atti congressuali. Dal 1990 è consulente scientifico di Tecnobios Procreazione - Bologna. Dal 1990 al 1994 e dal 1999 al 2004 è stato Presidente della SIFES - Società Italiana di Fertilità e Sterilità e Medicina della Riproduzione.
E’ membro del Comitato Nazionale per la Bioetica.
E’ Presidente onorario dell’AIED – Associazione Italiana per l’Educazione Demografica.
E’ Presidente onorario dell’ UAAR – UNIONE degli ATEI e degli AGNOSTICI RAZIONALISTI.
E’ socio onorario della Consulta di Bioetica.

Temi di ricerca di questi ultimi anni: la contraccezione maschile; le tecniche di fecondazione assistita; i problemi della bioetica e dell’etica medica.
 
Fonte: Comunicato Stampa

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