venerdì 9 aprile 2010

Da Quarrata l'adesione unanime al protocollo di interventi contro la crisi economica


QUARRATA_ Nell’ultimo consiglio comunale ad unanimità sono stati approvati gli atti di indirizzo per la bozza del protocollo di interventi contro la crisi economica stilato a conclusione di un percorso avviato nel 2009 e conclusosi con l’impegno formale della giunta provinciale a definire e sottoscrivere in protocollo di intenti che individua interventi mirati a sostegno delle imprese e strategie di sviluppo economico e di attrazione di investimenti.
L’ampio documento affronta i temi del lavoro e dell’economia con particolare riferimento alle ripercussioni della crisi sul territorio.
Predisposto dalla Provincia di Pistoia l’atto esplicita a grandi linee le tematiche che andranno a costituire un protocollo di intesa che sarà predisposto dalla Provincia e sarà sottoscritto dai vari Comuni (tra cui quello di Quarrata) e dalla Comunità Montana.
Il punto è stato illustrato in consiglio comunale dall’assessore alle attività produttive Giovanni Dalì.
Cinque i punti del documento: semplificazione e velocizzazione delle procedure amministrative; federalismo fiscale; ricognizione degli insediamenti produttive; smobilizzo dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni verso i privati; Pasl e Piuss: le opportunità di finanziamenti.
“Il comune di Quarrata – ha detto Dalì - condivide l'opportunità di un impegno formale nelle materie individuate nel documento provinciale da parte dell'Ente, che già, autonomamente, ha lavorato e sta lavorando per individuare misure ed interventi a sostegno delle imprese e del territorio, anche attraverso la partecipazione attiva da un lato ai lavori del Tavolo Tecnico aperto sulle iniziativea favore del distretto del tessile dall'altro ai lavori del Tavolo Tecnico aperto sulle problematiche della crisi del comparto del mobile imbottito, del quale cura anche il coordinamento”.
Il Comune di Quarrata, che si presenta caratterizzato da una vocazione produttiva fortemente incentrata su due comparti trainanti del settore manifatturiero(tessile e mobile) – è stato ribadito nel corso del dibattito - ha registrato la difficoltà estrema in cui versano numerose aziende del territorio, per le quali le misure adottate ai vari livelli istituzionali per tamponare la crisi si sono dimostrate sostegni certo concreti ma purtroppo insufficienti a mantenere e qualificare il settore in generale ed i comprensori produttivi locali in particolare, dove, soprattutto nel comparto del mobile, la chiusura di note aziende ma anche le difficoltà di sopravvivenza di una quantità considerevole di piccole aziende artigiane ha avuto e sta avendo ripercussioni gravissime sul livello occupazionale e sulle condizioni di vita della città.
“Voteremo il documento non senza entusiasmo – ha detto il capogruppo Udc Alessandro Cialdi – perché mi sembra tutto una serie di cose ovvie. Argomenti come la semplificazione e velocizzazione delle procedure non mi sembra che vadano ad incidere nell’immediato sulla crisi. Da tempo e da più parti si parla poi di federalismo fiscale ma nessuno lo fa mai. Si tratta di propositi che ho paura vadano ad incidere poco sulla situazione”.
“Sarebbe interessante – ha detto Riccardo Musumeci (La Sinistra)- riuscire a far ricadere i soldi dei Piuss sul territorio quarratino dando lavoro alle aziende locali”.
“Questo protocollo di intenti è fatto di buoni propositi e per questo spesso rimangono scritti sulla carta- ha precisato il capogruppo di Fi-Pdl Mario Niccolai – ma vale comunque la pena di cercare di mettere le gambe ai cinque punti previsti. Non servirà a risolvere la crisi nel nostro Comune o nella Provincia di Pistoia ma comunque potrà servire a fare qualche passo in più”. Anche Gabriele Pratesi (CittàPerTe) e Gabriele Romiti (Pd) si sono espressi a favore del documento.
a.b.

Ecco di seguito la bozza approvata:

Il 28 ottobre ed il 5 novembre 2009 si sono tenute due sedute straordinarie aperte del Consiglio Provinciale sui temi del lavoro e dell’economia, con
particolare riferimento alla situazione di crisi generale che ha provocato e sta
ancora provocando ricadute importanti anche sul territorio provinciale.
A conclusione della discussione è stato approvato un ordine del giorno che,
tra l’altro, impegna la Giunta Provinciale a definire e sottoscrivere un
protocollo di intenti con i Comuni e con la Comunità Montana sui punti di
seguito indicati:

Contenuti del protocollo con i Comuni e la Comunità Montana

1. Semplificazione e velocizzazione delle procedure amministrative
inerenti i servizi pubblici rivolti alle imprese, allo scopo di dare risposte concrete alle domande che dagli operatori privati vengono indirizzate alla Pubblica Amministrazione, in tal modo, da favorire una maggiore dinamicità dell'economia provinciale
.

E’ uno dei punti più importanti anche per dare risposte concrete alle domande
di semplificazione e di velocizzazione delle procedure che vengono rivolte
alla Pubblica Amministrazione da parte del mondo delle imprese. Da questo
punto di vista un ruolo importante viene svolto dalla rete provinciale degli
Sportelli Unici per le Attività Produttive, coordinato dalla Provincia.
Dobbiamo valorizzare maggiormente il lavoro importante e quotidiano che i
Comuni fanno in questa direzione e contemporaneamente cercare di
compiere alcuni passi avanti, soprattutto in quei casi dove si riscontrano
maggiori criticità.
A questo scopo è stato inviato un apposito questionario sulle problematiche
degli Sportelli Unici per le Attività Produttive (SUAP). Dall’esame dei
questionari sono state individuate alcune problematiche e le conseguanti
azioni da mettere in campo per far compiere un avanzamento (in tempi
relativamente brevi e comunque monitorabili) in linea con la semplificazione e
la velocizzazione di questo importante servizio:
- Conferma e rafforzamento del coordinamento da parte della Provincia;
- Impegno a sottoscrivere una nuova forma di collaborazione tra la
Provincia e i Comuni che recepiscano le novità introdotte dalla L.R.
40/2009 (impegno all’adozione di strumenti e programmi informatici
aderenti alle regole di cooperazione applicativa “compliance” previste
dalla Rete Regionale dei SUAP) e dall’art. 38 del D.L. 112/2008
convertito in Legge 6 agosto 2008, n. 133;
- Formazione degli operatori SUAP all’utilizzo degli strumenti e alle
normative;
- Implementazione della rete dei SUAP e miglioramento dei servizi;
- Incentivazione all’adozione di forme di associazione dei SUAP L.R.
40/2001 – strumento per superare le criticità dei piccoli comuni;
- Verifica sul dimensionamento della dotazione organica e sul ruolo
strategico del SUAP all’interno del Comune;
- Maggior coinvolgimento delle Associazioni di categoria e degli ordini
professionali;
- Iniziative nei confronti degli Enti Terzi;
- Partecipazione al tavolo tecnico regionale;
- Adozione e utilizzo di piattaforme informatiche e telematiche
armonizzate con gli standard e la modulistica nazionale;
- Avvio dei rapporti con la Camera di Commercio, con riferimento a
quanto previsto dalla nuova normativa.

2. Invitare il Governo e il Parlamento Nazionale ad attivare con estrema celerità le misure volte ad attivare il federalismo fiscale anche per risolvere i problemi relativi agli incentivi e alle agevolazioni tariffarie per le imprese, da concordare mediante protocolli con i Comuni del territorio provinciale, assicurando fra i medesimi la necessaria armonizzazione in materia.

Il tema degli incentivi e la pressione tributaria costituiscono elementi
importanti per determinare l’attrattività e la competitività di un territorio.
Nell’impossibilità di individuare soluzioni unitarie adeguate per le varie
specificità comunali (tipologie territoriali, situazione socio-economica, ecc.)
riteniamo comunque importante inserire nel protocollo uno specifico impegno
rivolto a fare incontri con le categorie economiche ed i Sindacati al fine di
concordare pacchetti locali (che tengano conto delle risorse di bilancio e delle
specificità locali).

3. Identificazione delle aree per insediamenti produttivi, prevedendo tempi certi per l’adeguamento degli strumenti urbanistici.

Il protocollo potrebbe elencare le aree di maggiore interesse e dimensione in
grado di accogliere nuove attività produttive. Oltre a questa indicazione, per
evitare impegni troppo generici, ciascun Comune dovrebbe indicare i tempi
previsti per gli eventuali adeguamenti degli strumenti urbanistici (dove
necessari) e prendere precisi impegni in tal senso. L’obiettivo è quello di
rendere le aree disponibili nei tempi più brevi possibili. Alla disponibilità delle aree si dovrebbero legare i pacchetti relativi agli incentivi prima descritti.
A questo proposito abbiamo inviato un questionario ai Comuni e stiamo
elaborando le informazioni relative alle aree di quelli che ad oggi hanno
risposto.

4. Smobilizzo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione verso i privati anche mediante accordi con Istituti Bancari, volti ad anticipare la smobilizzazione dei crediti a condizioni concordate in sede politica.

Una delle conseguenze degli attuali vincoli del patto di stabilità è costituita dai crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione, che in questa fase di crisi rappresentano un problema particolarmente gravoso,
che rischia di innescare problematiche ulteriori soprattutto per quelle aziende
che soffrono per la liquidità. Alcuni Comuni hanno sottoscritto apposite
convenzioni con Istituti di credito della nostra provincia. Come enti locali
occorre adoperarsi per l’attivazione di modalità che consentano di
smobilizzare i crediti che le imprese vantano verso la pubblica
amministrazione anche con riferimento alla normativa (recentemente
prorogata) che consente ai titolari di un credito di ottenere la certificazione
dello stesso, ai fini della cessione del medesimo a banche o intermediari
finanziari autorizzati. Il protocollo potrebbe prevedere un preciso impegno da
parte delle Amministrazioni, oltre alla solerte applicazione di questa norma
cercando di superare anche alcune criticità (oneri per gli interessi passivi), ed
a ricercare ed adottare eventuali altre iniziative volte a dare un contributo alla
risoluzione di questo problema.

5. Realizzazione degli investimenti relativi ai progetti contenuti nel Patto di Sviluppo Locale e nei Piani Integrati di Sviluppo Urbano Sostenibile, ribadendo l'impegno per la ricerca di finanziamenti e per il cofinanziamento da parte dei Comuni.

In questo punto si tratta di valorizzare l’attività degli Enti Locali rivolta allo
sforzo progettuale messo in campo soprattutto per quanto riguarda gli
interventi inseriti nel Patto di Sviluppo Locale e quelli relativi ai Piani Integrati di Sviluppo Urbano Sostenibile. Inoltre potrebbe essere ribadito l’impegno per la ricerca di finanziamenti ed il relativo cofinanziamento da parte dei Comuni.

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