domenica 11 aprile 2010
Il "Pascoli segreto" letto da Umberto Orsini. Si conclude la stagione teatrale 2009-2010 del "Nazionale"
QUARRATA_ Martedì 13 aprile (ore 21,15) al “Nazionale” di Quarrata si concluderà la stagione teatrale 2009-2010, con un cambio di programma. L’attore Umberto Orsini – invece di “Ballata del carcere di reading” porterà in scena lo spettacolo “C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole/anzi d’antico… “.
Prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione il popolare attore novarese porterà in scena il progetto speciale dedicato a Giovanni Pascoli curato da Claudia Longhi. Orsini – in questo particolare viaggio intorno ed attraverso il Pascoli intimista e autobiografico - leggerà testi, brani e poesie del poeta del “fanciullino”. Un Pascoli piuttosto segreto e struggente, clamorosamente lontano dalle sonorità scolastiche che conserviamo nel nostro immaginario.
“Il mio Pascoli – ha dichiarato Orsini – cerca di scardinare il Pascoli del ricordo scolastico. Affronto, per esempio, il tema del Fanciullino sforzandomi di togliere il patetico per sollecitare il manifestarsi di immagini improvvise, strazianti, riflessive”.
“E’ la paura dell'abisso, da non confondere con la morte. La difficoltà – aggiunge Orsini - sempre maggiore di esercitare una professione in cui ti sembra di aver detto tutto. È il tentativo di evitare la noia di me stesso, di raggiungere nuovi obiettivi cercando la difficoltà”.
Orsini ha deciso da qualche anno di leggere Pascoli dopo aver sentito il saggio di recitazione di un giovane attore che lo proponeva in un modo assolutamente diverso da quello in cui la scuola italiana ci ha abituato, scoprendone la grande modernità, che è alla base di tutta la poesia italiana del ‘900. Nata in una fase storica in cui, con l’esaurirsi delle vecchie certezze e dei vecchi ideali ottocenteschi, parte dell’intellettualità europea cominciava ad avvertire un senso di smarrimento, la poesia di Pascoli è intrisa di simbolismo e di decadentismo ed esprime un’angoscia profonda che, da personale, diventa sempre più universale. Pascoli indaga sugli aspetti non razionali della vita, l’ignoto, il mistero, il destino, il dolore e l’unica via di fuga che trova è quella di ascoltare e dar voce al fanciullo che è in noi, coltivando l’umanitarismo, la solidarietà, il sentimento, in uno stile non tradizionale ma febbrilmente sperimentale, come tutta la critica più avvertita ha messo sempre più in luce. Il “viaggio” che sarà riproposto anche a Quarrata prevede tra l’altro un itinerario che comprenderà brani celeb(L’aquilone, X Agosto, La cavalla storna, L’ora di Barga, Romagna e altri ancora), ma anche meno frequentati, come la straordinaria traduzione de Il rospo di Victor Hugo.
a.b.
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