QUARRATA_ Lunedì 20 giugno alle ore 20,45 si terrà una nuova seduta del consiglio comunale di Quarrata. Tra i punti all’ordine del giorno di particolare rilievo sarà l’approvazione della seconda variante al regolamento urbanistico del Comune (redatta dall’architetto Riccardo Breschi di Pistoia in collaborazione con l’architetto Caterina Biagiotti, responsabile del procedimento, funzionario del Comune di Quarrata)con due temi di particolare importanza per il futuro della città: si parlerà infatti della localizzazione delle Funzioni (del piano cioè che andrà a dettagliare le funzioni permesse all’interno delle varie destinazioni d’uso e ad indicare quale di queste sono ammesse all’interno dei vari tessuti in cui è suddiviso il territorio comunale) e si dovranno approvare in modo definitivo le nuove norme che riguardano gli interventi previsti su viale Montalbano, in attesa del Piano Complesso relativo all’intera area previsto entro la fine del 2011.
Si tratta di due punti sui quali l’amministrazione comunale punta molto “nella speranza che una ripresa dell’economia permetta di sfruttare in pieno le nuove opportunità che la Variante concede a tutti gli operatori del settore”.
Ma andiamo con ordine: per quanto concerne il piano delle Funzioni il Comune ricorda che il suo scopo è ”una equilibrata distribuzione delle funzioni che consenta di elevare il livello di qualità della vita, valorizzando le specifiche destinazioni di ogni zona e salvaguardando le zone residenziali dal possibile sviluppo di attività che sono incompatibili con esse”. Ad esempio se prendiamo in considerazione la destinazione d’uso “ambito commerciale” il Piano prevede una suddivisione in cinque funzioni (commerciale al dettaglio, commerciali atipiche, vendita di mobili, somministrazione di alimenti e bevande e vendita della stampa) in base alle caratteristiche del territorio e distinguendo fra aree centrali e periferiche e fra zone residenziali e produttive. In base a questa norma quindi anche se la destinazione commerciale secondo il Regolamento Urbanistico è permessa in tutto il territorio, la tipologia e le dimensioni degli esercizi commerciali non potranno essere ovunque le stesse.
Ci sono infatti aree specificatamente commerciali nelle quali le dimensioni potranno essere ben più consistenti di quelle ammesse nelle zone produttive e in quelle residenziali.
La Variante quindi andrà ad indicare dettagliatamente quali tipi di attività sono ammissibili e con quali dimensioni massime.
Per quanto riguarda viale Montalbano ecco le importanti novità che saranno introdotte dalla variante urbanistica: diventerà possibile il cambio parziale di destinazione verso la residenza; qualora si faccia una sostituzione edilizia è possibile destinare alla residenza fino al 60% della superficie utile lorda; l’intervento di sostituzione edilizia permetterà il recupero di tutta la superficie esistente; non sarà richiesto l’adeguamento dei parcheggi per la parte commerciale; viene estesa la possibilità di monetizzazione delle aree a parcheggio. Si tratta di provvedimenti che hanno lo scopo di mettere a disposizione dei cittadini e dei commercianti interessati a riqualificare i propri edifici soprattutto nel tratto colpito dalla crisi, una normativa molto più favorevole, in linea con l’obiettivo di restituire la vocazione commerciale alla via d’accesso alla città.
“I cambi di destinazione – spiega l’assessore all’urbanistica Luca Gaggioli - dovrebbero offrire le risorse necessarie affinché gli interventi siano sostanziali e non di facciata”.
“La redazione della Variante – continua - è stata accompagnata da un percorso partecipativo molto ampio, fatto di incontri con gli ordini professionali, di una concertazione con i rappresentanti delle organizzazioni di categoria (confcommercio, confesercenti, federdistribuzione, lega cooperative, associazione cooperative di consumo) e, naturalmente, di incontri della Commissione Consiliare. Sono state presentate 25 osservazioni, le quali hanno permesso significativi ritocchi al testo della variante, accogliendo soprattutto le indicazioni provenienti dalle associazioni di categoria”.
“Non è stato – aggiunge Gaggioli - un lavoro facile, perché la materia è complessa: norme urbanistiche si intrecciano con norme di carattere commerciale e nuove disposizioni regionali – delle quali era necessario tener conto – sono state introdotte proprio durante l’iter della Variante”.
Appena concluso l’iter in Consiglio Comunale l’Amministrazione provvederà con una serie di incontri ad illustrare le novità.
Alcuni approfondimenti:
La variante si è avvalsa delle esperienze di quasi due anni di gestione del nuovo Regolamento Urbanistico ma anche della maturazione di una visione della realtà locale aggiornata agli effetti della crisi economica e sociale degli ultimi anni; degli apporti degli studi e dei processi partecipativi e/o concertativi legati a programmi, piani e progetti speciali , fra cui in primo luogo il Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile ( P.I.U.S.S.) promosso con successo dal Comune sotto il titolo “Quarrata sarà”; dell'implementazione del quadro conoscitivo sistematizzata in questa occasione e conseguente a studi ed analisi precedenti e successivi all'approvazione del Regolamento Urbanistico; delle prime indagini e valutazioni svolte da Simurg Ricerche per la predisposizione degli atti di programmazione commerciale.
“Dall'esperienza di gestione del nuovo strumento urbanistico, fortemente innovativo rispetto al previgente P.R.G.- confermano dal Comune di Quarrata, sono emerse alcune esigenze:
- ampliare la articolazione in funzioni delle categorie di destinazioni d'uso indicate all'art.59 della L.R. 1/2005, ed in primo luogo della categoria servizi;
- stabilire un nesso più forte fra disciplina delle funzioni e normativa di zona , precisando e ridefinendo ove necessario le destinazioni d'uso ammesse nei diversi tessuti e nelle diverse zone;
- individuare i casi di funzioni compatibili per cui il passaggio da una funzione all'altra non genera mutamento di destinazione d'uso;
- dettagliare le procedure e gli adempimenti per i mutamenti di destinazione d'uso e precisare i casi in cui sono liberi, sono gratuiti o al contrario richiedono anche adeguamenti degli standard urbanistici”.
Un quadro conoscitivo.
La crisi economica che ha colpito pesantemente il settore trainante dell'economia locale , l'industria manifatturiera ed in particolare l'industria del mobile, ha provocato la dismissione di un numero crescente di attività produttive e commerciali. Questo fenomeno, unito alla contrazione degli interventi edilizi, ha segnato in modo significativo il paesaggio urbano e l'organizzazione e l'uso di parti importanti della città e del territorio comunale. L'Amministrazione Comunale, gli enti territoriali, le associazioni economiche e di categoria hanno dovuto affrontare problemi in larga parte inediti per qualità e dimensione: il PIUSS costituisce un primo tentativo di risposta organico e concertato alle questioni poste dalla crisi, ai temi dell'innovazione strategica, della ricerca di una nuova linea di sviluppo, del riuso e della riqualificazione di importanti settori urbani. E' ovvio che questi temi hanno una diretta e specifica influenza sulla struttura della città, sulla politica delle sue trasformazioni e quindi sulla disciplina delle funzioni da assegnare ai diversi ambiti urbani e territoriali.
Dagli approfondimenti del quadro conoscitivo raggiunti con un dettagliato lavoro di analisi delle funzioni in atto è emersa l'esigenza di una parziale revisione della suddivisione in ambiti del territorio comunale introdotta dalla disciplina provvisoria delle funzioni del R.U.
La schedatura del patrimonio edilizio esistente effettuato da COSEA per il Regolamento Urbanistico, nonostante alcune imprecisioni, offre un quadro di insieme assai chiaro della distribuzione delle funzioni sul territorio e delle vocazioni dei tessuti insediativi : questo quadro è rappresentato nella tavola QC4 che mette a confronto le destinazioni d'uso dei piani terra degli edifici rilevata da COSEA con i tessuti insediativi individuati dal progetto del Regolamento Urbanistico.
Il quadro che emerge ha confermato la correttezza del riferimento alle frazioni come base della struttura insediativa territoriale e la correttezza della macrozonizzazione del capoluogo con la distinzione dei tessuti a carattere prevalentemente produttivo da quelli a carattere prevalentemente residenziale.
Un esame più dettagliato della localizzazione delle attività terziarie (commerciale, direzionale e servizi) e delle stesse attività produttive, unita all'analisi delle tendenze in atto nel settore dell'industria e della commercializzazione del mobile, ha tuttavia evidenziato l'esigenza di incrementare il numero degli ambiti nell'area del capoluogo e di individuare sub-ambiti con specifiche caratteristiche in talune frazioni della pianura".
In particolare è sembrato utile, al fine di avere una più articolata ed efficace disciplina delle funzioni, dare continuità sia in direzione nord che in direzione sud all'Ambito di Connotazione Urbana di via Montalbano già individuato dal R.U., rafforzando in tal modo la funzione strategica di questo asse commerciale e direzionale che dagli Olmi raggiunge P.za Risorgimento e l'area ex Lenzi.
Dagli ambiti urbani di Quarrata nord, a vocazione prevalente produttiva, è sembrato utile togliere le porzioni di tessuto dove predomina od è esclusiva la presenza della residenza.
Al contrario, nelle principali frazioni di pianura, disposte lungo l'asse est-ovest su cui si attesta il sistema produttivo quarratino e che è costituito da viale Europa- tangenziale nord di Quarrata- via Larga- S.R. 66, è parso opportuno distinguere le aree a prevalente destinazione artigianale ed industriale per poter dare una disciplina delle funzioni omogenea all'intero comparto produttivo del Comune.
a.b.
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