QUARRATA-PISTOIA_ E' un ispettore di polizia il primo testimone sentito oggi, martedì 7 giugno, nel processo in corso davanti al tribunale di Pistoia contro la santona mamma Ebe, alias Gigliola Giorgini, 78 anni, per quanto riguarda il filone pistoiese di fatti per i quali fu arrestata dalla polizia di Cesena alla fine del 2002.
In un altro processo 'Ebe' Giorgini è già stata condannata in appello a sei anni per associazione a delinquere finalizzata all'esercizio abusivo della professione medica e della truffa ai danni dell'Asl di Cesena.
C'é un processo anche a Pistoia sugli stessi fatti perché, come è stato ricostruito in aula dagli inquirenti del commissariato di polizia di Cesena, allo scadere dell'ordinanza di custodia cautelare proprio l'Asl di Cesena aveva notato di nuovo un aumento delle prescrizioni di alcuni farmaci da parte di un medico legato alla 'santona'. Quindi, da parte dell'azienda sanitaria era stata presentata una nuova denuncia, che aveva portato gli inquirenti a concentrare nuovamente l'attenzione sull'attività della Giorgini che nel frattempo si era di nuovo stabilita a San Baronto (la villa posta al confine tra il Comune di Quarrata e Serravalle Pistoiese, ndr).Stamani, in aula a Pistoia, un ispettore del commissariato di polizia di Cesena ha raccontato che la villa pistoiese di Gigliola Giorgini, e le sue frequentazioni erano divenute oggetto di attenzione investigativa al punto da permettere agli inquirenti di verificare che l'attività di presunta curatrice della Giorgini era ripresa. Cosa che sarebbe stata confermata dalle indagini nell'ambito delle quali Gigliola Giorgini fu arrestata col marito e 12 'seguaci'.
Ebe Giorgini sta affrontando due procedimenti penali davanti al tribunale di Pistoia: oltre a questo, il prossimo 14 giugno riprenderà il processo seguito all'arresto dell'11 giugno 2010 da parte dei carabinieri di Quarrata (Pistoia) per reati simili.
Fonte: Ansa
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