PISTOIA-PIANA_ Accogliamo volentieri l'analisi del voto fatta dal Coordinatore provinciale dei Comitati Matteo Renzi Pistoia Riccardo Fagioli:
La presenza costante in tutte le
piazze della provincia, il volantinaggio, le serate politiche, di musica, cene
elettorali, la partecipazione diretta agli uffici e seggi con oltre duecento
volontari in campo dimostra in modo tangibile e non mistificabile che i
Comitati per Matteo Renzi Montagna, Piana, Pistoia e Valdinievole hanno
lavorato moltissimo e bene.
A Pistoia non c’è stato solo il
cosiddetto “effetto toscano” di Renzi, ammesso che questa pletorica quanto
grossolana e risibile giustificazione del consenso ottenuto dal Sindaco di
Firenze possa avere una qualche fondamento empatico, nella nostra provincia si
è prima espresso e poi radicato un voto meditato e convinto.
Antonella Gramigna e Riccardo Fagioli con Matteo Renzi |
La cosa parve chiara a tutti i
responsabili dei vari comitati di zona quando, scambiandoci informazioni per il
coordinamento provinciale della nostra comune attività, tutti riportavamo le
medesime impressioni.
Le persone comuni si muovevano e
venivano ai nostri incontri in cui si illustrava e discuteva del programma di
Matteo Renzi senza bisogno di telefonate, solleciti, inviti pressanti, ma
semplicemente con un passa parola pacato quanto poco altisonante.
Donne e uomini, di ogni età, che
venivano ad animare le nostre riunioni affermando come fosse giunto il momento
di rimboccarsi le maniche e tornare a credere e voler bene all’impegno politico
e sociale.
Le primarie fortemente volute dal
Segretario Nazionale del Partito Democratico sono stare una grande occasione di
partecipazione e rilancio per la fiducia che i cittadini possono e dovrebbero
nutrire nei confronti della politica e partiti.
I numeri espressi in Valdinievole,
Pistoia, Serravalle, Lamporecchio, Larciano, Agliana, Montale, Quarrata, tutta la Montagna parlano da soli,
si commentano leggendoli.
Un mondo di centro-sinistra che ha
chiesto in modo forte, nonostante tutto l’organigramma del Partito Democratico
Pistoiese e tutti gli amministratori della provincia (escluso Edoardo Fanucci e
Sabrina Sergio Gori) fossero di stretta osservanza “Bersaniana” un cambio di
passo e un passo indietro da parte della dirigenza nazionale, ma non solo.
Questo successo ha un valore ancora
più vivo se si pensa che essa viene a pochissima distanza dalle primarie per
Sindaco e poi elezioni comunali pistoiesi dimostrando che toccando le corde
giuste anche nelle nostre realtà si possa ipotizzare di realizzare il
cambiamento.
Un’ultima nota sulla catastrofica e
scandalosa questione degli “esclusi” dal voto. A parte lo scandalo di aver
lasciato fuori dalla porta dei seggi migliaia di persone che volevano
partecipare alla grande festa delle primarie, siamo riusciti in un’altra cosa
inqualificabile. Abbiamo commesso azioni offensive e non giustificabili verso
soggetti malati e in difficoltà e abbiamo scaricato la responsabilità di tutto
ciò sulle spalle dei volontari dei seggi che si sono trovati, loro in buona
fede, a dover respingere aspiranti votanti in buona fede anch’essi.
L’unica certezza che abbiamo è però
condivisa. Le primarie non finiscono qui e neppure l’impegno dei “Renziani”
della provincia di Pistoia.
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