lunedì 3 dicembre 2012

"In provincia di Pistoia lo straordinario consenso di Matteo Renzi si ripete e consolida la tendenza del primo turno". Riccardo Fagioli: "Le primarie non finiscono qui e neppure l'impegno dei Renziani della provincia di Pistoia".



PISTOIA-PIANA_ Accogliamo volentieri l'analisi del voto fatta dal Coordinatore provinciale dei Comitati Matteo Renzi Pistoia Riccardo Fagioli:
 
La presenza costante in tutte le piazze della provincia, il volantinaggio, le serate politiche, di musica, cene elettorali, la partecipazione diretta agli uffici e seggi con oltre duecento volontari in campo dimostra in modo tangibile e non mistificabile che i Comitati per Matteo Renzi Montagna, Piana, Pistoia e Valdinievole hanno lavorato moltissimo e bene.



A Pistoia non c’è stato solo il cosiddetto “effetto toscano” di Renzi, ammesso che questa pletorica quanto grossolana e risibile giustificazione del consenso ottenuto dal Sindaco di Firenze possa avere una qualche fondamento empatico, nella nostra provincia si è prima espresso e poi radicato un voto meditato e convinto.

Antonella Gramigna e Riccardo Fagioli con Matteo Renzi
La cosa parve chiara a tutti i responsabili dei vari comitati di zona quando, scambiandoci informazioni per il coordinamento provinciale della nostra comune attività, tutti riportavamo le medesime impressioni.

Le persone comuni si muovevano e venivano ai nostri incontri in cui si illustrava e discuteva del programma di Matteo Renzi senza bisogno di telefonate, solleciti, inviti pressanti, ma semplicemente con un passa parola pacato quanto poco altisonante.

Donne e uomini, di ogni età, che venivano ad animare le nostre riunioni affermando come fosse giunto il momento di rimboccarsi le maniche e tornare a credere e voler bene all’impegno politico e sociale.

Le primarie fortemente volute dal Segretario Nazionale del Partito Democratico sono stare una grande occasione di partecipazione e rilancio per la fiducia che i cittadini possono e dovrebbero nutrire nei confronti della politica e partiti.

I numeri espressi in Valdinievole, Pistoia, Serravalle, Lamporecchio, Larciano, Agliana, Montale, Quarrata, tutta la Montagna parlano da soli, si commentano leggendoli.

Un mondo di centro-sinistra che ha chiesto in modo forte, nonostante tutto l’organigramma del Partito Democratico Pistoiese e tutti gli amministratori della provincia (escluso Edoardo Fanucci e Sabrina Sergio Gori) fossero di stretta osservanza “Bersaniana” un cambio di passo e un passo indietro da parte della dirigenza nazionale, ma non solo.

Questo successo ha un valore ancora più vivo se si pensa che essa viene a pochissima distanza dalle primarie per Sindaco e poi elezioni comunali pistoiesi dimostrando che toccando le corde giuste anche nelle nostre realtà si possa ipotizzare di realizzare il cambiamento.

Un’ultima nota sulla catastrofica e scandalosa questione degli “esclusi” dal voto. A parte lo scandalo di aver lasciato fuori dalla porta dei seggi migliaia di persone che volevano partecipare alla grande festa delle primarie, siamo riusciti in un’altra cosa inqualificabile. Abbiamo commesso azioni offensive e non giustificabili verso soggetti malati e in difficoltà e abbiamo scaricato la responsabilità di tutto ciò sulle spalle dei volontari dei seggi che si sono trovati, loro in buona fede, a dover respingere aspiranti votanti in buona fede anch’essi.

L’unica certezza che abbiamo è però condivisa. Le primarie non finiscono qui e neppure l’impegno dei “Renziani” della provincia di Pistoia.

 
Riccardo Fagioli (Coordinatore Provinciale Comitati Matteo Renzi Pistoia) 

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