martedì 19 gennaio 2010

"Il sistema non regge e va rivisto"


QUARRATA_ Durante l'interpellanza sulle alluvioni presentata dal consigliere An Massimo Bianchi nell'ultimo consiglio comunale sono state fatte numerose affermazioni ed altrettante domande precise. Per un approfondimento sui vari argomenti (non ultimo quello della denuncia di abusi edilizi sugli argini dell'Ombrone, le critiche al Consorzio di bonifica Ombrone-Bisenzio, l'annuncio di lavori necessari per far fronte alle criticità emerse) abbiamo posto al consigliere alcune domande. Ecco di seguito le risposte:

Consigliere Bianchi durante l'ultimo consiglio comunale hai fatto numerose affermazioni ed altrettante domande precise; le risposte però da parte della Giunta lasciano a desiderare. Nessun colpevole?

"Guarda lo ripeto; guai a scaricare la colpa su di un unico ente oppure su un'unica persona quando ci troviamo di fronte il malfunzionamento di un sistema che è composto da tre attori: Consorzio Ombrone, Provincia di Pistoia e Comuni. Purtroppo si è evidenziato il fatto che questo sistema non regge e va rivisto nel suo complesso facendo chiarezza sulla procedura di elezione delle cariche del Consorzio, va fatta chiarezza su cosa si intende manutenzione ordinaria o straordinaria, sul ruolo dei delegati dei comuni all'interno del Consorzio e sul ruolo di controllo che la Provincia ha nei confronti di quest'ultimo"

La Provincia sostiene che le responsabilità siano da attibuire al Consorzio.

" Certo, la logica dello scaricabarile; fino ad oggi si è tirato a camparare, poi la situazione è precipitata ed allora qualcuno ha gridato al "si salvi chi può" ed ha scaricato tutto sul Consorzio Ombrone. La logica del caprio espiatorio non è degna di una politica fatta seriamente. Le responsabilità ci sono e sono generali, dell'intero sistema".

Spiegati meglio.

"Per stessa ammissione del Consorzio Ombrone si parla di impossibilità nell'effettuare parte della manutenzione ordinaria in alcuni tratti di argini a causa di modifiche strutturali che lasciano a desiderare; domando: il Consorzio ha fatto presente questo fatto alla Provincia quale organo di controllo? Se lo ha fatto come mai la Provincia non è intervenuta? Sarebbe grave che di fronte a degli abusi un Ente si voltasse dall'altra parte oppure ancora più grave che permettesse ad un privato di compiere azioni senza tenere conto delle effettive distanze dagli argini oppure dei danni che tali azioni possono causare agli stessi. Su questo punto sarebbe interessante ricevere una risposta. Ad oggi la Provincia non ha mai fatto un piano generale della situazione degli argini dei torrenti che è di sua competenza".

L'Assessore Mari eppure sostiene che la manutenzione ordinaria non è stata fatta negli ultimi anni.


"Troppo facile il comportamento dell'assessore Mari; egli è una persona di grande esperienza che esercita il suo ruolo con grande passione ma non può, proprio in virtù di queste qualità, rendersi autore di una politica pilatesca del genere; se lui crede con una delibera datata 15/12/2009, con la quale invita il Consorzio a fare il suo lavoro, di esentare la Provincia dalle responsabilità degli ultimi dieci anni...beh si sbaglia; fino ad oggi l'organo controllore del Consorzio, ovvero la Provincia, dove diavolo era? Mi permetto di dire che quello dell'assessore Mari è un tentativo di chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati. Ti dirò di più: ad inizio 2009 un funzionario della Provincia ( Ing. Valori ) scrive chiaramente quali, a suo parere, siano state le omissioni da parte del Consorzio Ombrone lasciando capire infondo alla relazione che per certe omissioni si potrebbe provvedere allo scioglimento del consiglio direttivo dello stesso. Come mai la Provincia non è intervenuta allora? L'Assessore a Mari dice che non ci sono i presupposti; forse i presupposti politici...perchè ripeto il Consorzio esegue le direttive della Provincia, per cui ammettere il fallimento del Consorzio significherebbe di fatto ammettere il fallimento politico della Provincia. Ecco perchè si è preferito tirare a campare e mantenere determinati equilibri politici; questo perchè la Provincia ha le sue belle responsabilità di male efficenza nel controllo del Consorzio. Il guaio è che alla fine ci hanno rimesso i cittadini in tutto questo rimpallo".

Secondo te cosa è necessario fare?

"Scontato dirlo; subito la messa in sicurezza dei punti più disastrati, primo su tutti quello di Ferruccia e mi sembra che durante il sopralluogo della segretaria dell'Autorità di Bacino, Dott.ssa Gaia Checcucci, sia stata confermata questa linea.
L'altro è che gli enti locali devono chiarisi le idee su quello che vogliono fare; basti pensare che dopo dieci anni che si parla delle casse di espansione alla Querciola solo lo scorso Aprile alla Regione Toscana è stata inoltrata la richiesta di finanziamento al progetto. Ritardi inammissibili!
L'altra questione è quella delle casse d'espansione; il Pai ( piano assetto idrogelogico ) dell'Autorità di Bacino dice chiaramente che il Comune di Pistoia dovrebbe contenere circa tre milioni di metri cubi d'acqua; le pare possibile che ad oggi il Comune di Pistoia non ha una sola cassa d'espansione? Quando da monte arriva la piena come si pretende di fermarla se non la si frena subito? Ebbene il Comune di Quarrata dovrebbe a questo punto alzare la voce e pretendere che anche il Comune di Pisoia si doti delle casse d'espansione senza incassare veti da certe lobby. Noi della piana non siamo il deposito d'acqua della provincia di Pistoia! ".

a.b.

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