mercoledì 30 dicembre 2009

"Da 10 anni non vengono fatte manutenzioni degne di tale nome". Il comitato Per L'Ombrone incontra Fratoni e Mari in Provincia.


PISTOIA-QUARRATA_ Una delegazione di 15-20 cittadini di Ferruccia e Barba appartenenti al comitato Per l’Ombrone costituitosi nello scorso gennaio nella frazione di Ferruccia – dopo il franamento di un consistente tratto d’argine in prossimità del Ponte dei Bardi - è stata ricevuta stamani nella sala Nardi della Provincia dall’assessore provinciale Mauro Mari e dal presidente della provincia di Pistoia Federica Fratoni.
Interpretando le preoccupazioni delle popolazioni di Ferruccia e Barba i rappresentanti del comitato Per l’Ombrone hanno manifestato le crescenti preoccupazioni per le gravi condizioni idrauliche e per la stabilità stessa in cui versano gli argini dell’Ombrone sia per quanto riguarda la parte di Quarrata che quella di Agliana. Sono attualmente almeno sei i punti pericolosi su cui sono stati stesi i teli di nylon: vi sono presenti vistose falle, edifici appoggiati direttamente alla terra dell’argine, alcune infiltrazioni sotto i muri, diverse imbracature senza considerare il tratto vicino alla chiesa di Ferruccia dove erano appena iniziati i lavori di consolidamento. “In provincia – ha detto Federico Rafanelli – ci hanno assicurato che prenderanno seri provvedimenti e che di conseguenza anche il Consorzio di bonifica Ombrone-Bisenzio dovrà obbligatoriamente fare la tanto sospirata ricognizione delle arginature anche alla presenza dei membri del nostro comitato”. “Dopo la fase dell’emergenza si tratterrà di dar corso ad una completa riqualificazione con interventi di somma urgenza che siano davvero risolutivi”. Da parte sua l’assessore provinciale Mauro Mari ha dichiarato che “sono 10 anni che non vengono fatte manutenzioni degne di tale nome (il compito spetta al Consorzio di bonifica Ombrone-Bisenzio, ndr). Il presidente della provincia Federica Fratoni ha confermato che da parte della provincia è stato avviato un duro lavoro “per raddrizzare la situazione nei confronti del consorzio”. Ha annunciato poi che “superato il periodo dell’emergenza” dovrà essere effettuata una accurata verifica dell’intero tratto. I rappresentanti del comitato Pro Ombrone da parte loro hanno ricordato le numerose lettere inviate dal febbraio scorso alle istituzioni sulla necessità di interventi urgenti a Ferruccia. “Per fare qualcosa – ha spiegato Mauro Mari – bisognerà comunque aspettare che abbassi l’acqua”. Già da subito saranno inviati tecnici a verificare le situazioni pericolose segnalate. “Essendo mancata la necessaria manutenzione ordinaria – hanno detto i rappresentanti del comitato – e poiché i i cittadini pagano salati contributi i responsabili del Consorzio Ombrone dovranno rispondere dei lavori e su come sono stati fatti”. Federica Fratoni, arrivata a riunione pressocchè chiusa, ha comunque rassicurato i cittadini “sulla volontà di intervenire e sulla serietà del voler fare”. “Ora – ha assicurato – le cose prenderanno un’altra strada”. Intanto è stata convocata per lunedì 4 gennaio alle ore 21,15 presso il Circolo Mcl La Tranquillona (g.c) una assemblea pubblica nella quale il comitato Per l’Ombrone incontrerà gli abitanti di Ferruccia (Quarrata e Agliana), Barba e frazioni limitrofe per relazionare sull’incontro in Provincia. Durante la serata saranno illustrate anche le iniziative attivate ed in corso di attivazione dal Comitato “per sollecitare gli enti affinchè provvedano, una volta esaurita l’emergenza, a mettere in sicurezza tutta l’area delle frazioni sopra indicate”.
A.B.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

DOPO LE PAROLE DI MARI A MAGGIOR RAGIONE DOBBIAMO RICHIEDERE CON GRANDE FORZA LE DIMISSIONI DEI DIRIGENTI, POI ELIMINARE IL CONSORZIO MA SOLO DOPO CHE CI AVRANNO DETTO QUANTI SOLDI I QUARRATINI HANNO PAGATO CON LE TASSE PER L'OMBRONE E QUANTE DI QUESTE SONO STATE SPESE. I LADRI DEVONOR ISPONDERE DI FRONTE AI CITTADINI DELLELORO COLPEVOLEZZE. E INFINE. SE NON CI SONO SOLDI DELLA REGIONE PER RIPARARE AI DANNI CHE QUESTI VENGANO DECURTATI DAI SUPERSTIPENDI DEI DIRIGENTI DEL CONSORZIO DELL'OMBRONE

Daniele Ferranti

Anonimo ha detto...

Capirei se il consorzio ombrone fosse composto dai cittadini che abitano in prossimità del fiume allora si che le cose funzionerebbero! purtoppo le persone che ne fanno parte sono incompetenti e non sono degne nemmeno di lavorare in miniera!

Mirko Borgioli

Anonimo ha detto...

Dispiace, e lo dico a ragion veduta, che delle vicende del Consorzio si ragioni, anche stavolta, sull'onda della preoccupazione incalzante. Visto quanto successo, il mio augurio, di cuore, è che si continui a parlarne anche quando l'emergenza - auguriamocelo veramente - sarà superata. Gli argini, come dimostato - e credetemi, non c'era bisogno di arrivare a questo punto, non stanno in piedi "politicamente" ma solo se continuamente seguiti con competenza, perizia, attenzione e rispetto. Quel rispetto che era proprio della gente che ci ha convissuto per secoli.
E mi fermo qui.
Renata Fabbri

Anonimo ha detto...

ma perche' non vengono specificate le competenze del consorzio e quelle della provincia!! ognuno si deve prendere le prorprie responsabilita' troppo facile attribuire tutte le colpe ad un solo ente, dove erano i dipendenti della Provincia la vigilia di natale ?? e quelli della Regione?? gli operai del Comune?? non si è visto nessuno dove c'erano le... Mostra tutto emergenze se non gli operai del Consorzio... e poi se non sbaglio gli interventi come quelli della realizzazione dei bacini, di manutenzione straordinaria, le varie concessioni... chi le auatorizza, chi le rilascia ... non mi riusulta il Consorzio!!, ripeto ognuno deve prendersi le sue responsabilità!!!

Antonella Cafissi