domenica 31 gennaio 2010

La "Spina" del Colle e l'identità di un popolo. Franco Cardini: "Una storia affascinante. Proseguire gli studi".


PISTOIA. “Questa reliquia ha una storia in effetti affascinante e non sarebbe male se gli studi su di essa potessero proseguire, magari anche con una comparazione scientifica fra questa e altre spine analoghe”. Così Franco Cardini, ordinario di Storia Medievale all’Università di Firenze, presentando – a Pistoia su iniziativa della diocesi – il volume “Il Colle della Sacra Spina” di Elena Vannucchi, una storica medievista, e Maria Camilla Pagnini, un architetto.
Il volume - presentato nella sala del Consiglio Provinciale di Pistoia con il patrocinio della Provincia e della Fondazione tra le BCC di Pistoia e Vignole - racconta la straordinaria vicenda dell’arrivo, negli anni Venti del secolo scorso, di questa importante reliquia sacra nella piccola chiesa sulle colline di Quarrata (un edificio sacro poi restaurato, nei successivi anni Cinquanta, su progetto dell’architetto Giovanni Michelucci).
E’ una reliquia, una spina, che faceva parte della famosa “Corona di Nostro Signore Gesù Cristo” acquistata nel XIII secolo da san Luigi IX re di Francia e collocata nella Sainte Chapelle di Parigi appositamente costruita a questo scopo. Questa spina passò alla famiglia dei Bourbon del Monte e poi a quella dei Rothschild e infine all’azienda agricola di Capezzana che all’inizio del Novecento la donò alla piccola parrocchia di Colle, tra Quarrata e Carmignano.
“La fede nelle reliquie non è certo materia di dogma – ha aggiunto Cardini soffermandosi anche sulla vicenda della Sindone di Torino – però ha contribuito, nel corso dei secoli, a costruire l’identità di un popolo, una identità oggi non minacciata da forze esterne ma soprattutto dalla nostra tendenza a dimenticare”. Anche per Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, la reliquia custodita nella chiesetta di Colle, oggi guidata da don Franco Monticelli, è un “patrimonio di fede” da non trascurare così come il volume è “bello, accurato, scientificamente onesto”.
Alla presentazione, introdotta da Renata Fabbri, hanno portato il saluto l’assessore alla Cultura della Provincia di Pistoia, Chiara Innocenti, e Giorgio Mazzanti presidente della Fondazione fra le BCC di Pistoia e Vignole.

Fonte: Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Pistoia

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