mercoledì 15 giugno 2011

Referendum 2011. Idv Quarrata: "Una vittoria dei cittadini e della libertà. Chi si vuole appropriare di tale vittoria certo non gli fa onore". Drovandi (Sel Quarrata): "Sorpresa per il comportamento del sindaco".


QUARRATA_ “Vogliamo ringraziare tutti i cittadini di Quarrata che si sono recati alle urne e che hanno reso possibile il superamento del quorum, questa è stata una vittoria dei cittadini e della libertà, chi si vuole appropriare di tale vittoria non certo gli fa onore”.
Cosi scrive oggi il referente di Idv di Quarrata Domenico Pagliaro. “Non vogliamo fare polemica ma solo chiarezza, perchè quando abbiamo raccolto le firme, anche qui a livello locale siamo stati derisi o snobbati, anche da una parte importante del centrosinistra locale e dagli stessi amministratori che oggi subito si sono preoccupati di salire sul carro dei vincitori”.
“L'Italia dei Valori di Quarrata –conclude - ringrazia e si auspica che anche chi non è andato a votare si renda conto che il voto è un diritto a cui non si può e non si deve rinunciare”.
Riguardo ai recenti referendum raccogliamo anche l’intervento di Elena Drovandi di Sinistra Ecologia Libertà di Quarrata che in una nota scrive: "Dopo che l'unico voto contrario alla partecipazione del comune di Quarrata al coordinamento degli enti pubblici per l'acqua bene comune, è stato quello del Sindaco, sono rimasta piacevolmente sorpresa nel saperla a brindare per la vittoria dei si al referendum. Fa piacere constatare che, pur avendo dimostrato perplessità, come Sindaco, è ora disponibile a far propria la volontà popolare espressa con il voto”.
“Resta quasi un anno di tempo – continua Drovandi - per prendere effettivi e fattivi contatti con il coordinamento degli enti per l'acqua bene comune a cui l'Amministrazione ha aderito e far la propria parte nell' iniziare un percorso di gestione pubblica di questa indispensabile risorsa". " Resterà così - conclude - negli annali come il Sindaco che ha dato a Quarrata la fontana.... e poi c'ha messo l'acqua!”.
a.b.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Come Portavoce del comitato provinciale 2 si per l'acqua bene comune mi unisco ai ringraziamenti già pevenuti nel suo blog.
La vittoria del referendum è una vittoria limpida come l'acqua, fatta eclusivamente dal popolo che con le proprie forze e risorse ha permesso di fare informazione in questa straordinaria campagna, permettendo un risultato eccezionale.
La cosa che ci rende orgogliosi di questo risultato sono i giovani che hanno lavorato con noi e che oggi mandano un chiaro segnale alla politica , non sono più disposti a delegare a chi svende i beni comuni al mercato .
Gli amministratori che fino ad oggi hanno difeso questo modello devono prendere atto che la gente non gli da più il mandato di decidere per loro., tanti di loro si sono affannati a dichiarare che esercitavano la democrazia partecipata.
oggi hanno avuto la lezione di cosa intendiamo per partecipazione ,e se non sono disposti ad esercitarla, bene , si faccino da parte ci sono tanti giovani disposti a cambiare questa politica corrotta e personalizzata che difende solo gli interessi dei più forti.
Nessuno salirà sul carro dei vincitori continueremo a lavorare come abbiamo fatto fino ad ora , ripartiremo dalla legge di iniziativa popolare corredata di 406.000 firme che dal 2007 è nel cassetto del parlamento.
Non sarà facile ma abbiamo scalato la montagna più alta e forti del risultato referendario riporteremo i beni comuni a una gestione pubblica con il controllo dei cittadini.
GRAZIE A TUTTI si può veramente cambiare questo mondo per le generazioni future

Rosanna Crocini

Anonimo ha detto...

Io penso che prima di tutto si debba dire grazie. Grazie ai cittadini che firmarono la richiesta di Referendum l’anno scorso, grazie ai militanti e agli attivisti che si sono impegnati fino in fondo in una campagna difficile, grazie a chi ha votato SI, quattro volte SI. Perché questa non è una vittoria di uno schieramento di partiti rispetto ad un altro, è qualcosa di diverso, di più importante; sono i cittadini il vero motore del cambiamento in atto. E’ a loro che la politica deve guardare ancorandosi a temi centrali come i beni comuni (che esprimono un concetto più complesso del bene pubblico) e la difesa di concetti basilari per uno stato democratico, come la legge uguale per tutti e il diritto ad un futuro non angosciante. Tutto il resto, sono speculazioni di partito e fumo negli occhi da parte di chi ha perso la fiducia dell’Italia. Grazie anche a chi, come nel nostro territorio, ha voluto superare le barriere sui quesiti, costruendo un unico e unitario comitato per 4 SI, con lo splendido risultato che ancora una volta nei comuni di Lamporecchio e Larciano, i cittadini hanno capito le differenze di sostanza superando l‘affluenza del voto delle elezioni regionali. E’ arrivato il momento di costruire un altro futuro in base a questa nuova fiducia.
ivano bechini