PISTOIA_ Dopo che la Segreteria Provinciale del Sap di Pistoia
ha denunciato pubblicamente lo stato della reale situazione, qualcosa si sta
muovendo.
Alcuni esponenti politici di riferimento (uno su tutti: Vannino Chiti, ndr) sembrano essersi svegliati dal profondo torpore nel quale erano rimasti dal giorno in cui è stata denunciata sulla stampa l’intenzione del Governo a non mantenere l’impegno sottoscritto per il trasferimento nel “Nuovo Polo della Sicurezza” di Pistoia.
“ Sappiamo- scrive il segretario provinciale del Sap Andrea Carobbi Corso - che non c’è nessuna possibilità che vengano stanziati ulteriori fondi oltre a quelli già destinati per la locazione degli immobili di Questura, Polizia Stradale e Prefettura”.
“ Nel centro del potere decisionale, forse- continua - non hanno pensato e considerato che il Comune di Pistoia, quale proprietario dell’immobile che ospita la Polizia Stradale, obbligatoriamente dovrà adattare il canone locativo per renderlo adeguato agli attuali standard economici e per renderlo sicuro come previsto dalle norme vigenti. Lo stesso centro del potere decisionale avrà sicuramente valutato che la Provincia di Pistoia, che attualmente concede in uso gratuito alcuni depositi , in attesa del trasferimento nella nuova sede, dovrà anch’essa obbligatoriamente richiedere una corresponsione economica per l’uso degli stessi. Se a quanto sopra, aggiungiamo la necessità di pagare una nuova locazione per nuovi Uffici dove spostare l’Ufficio Immigrazione ed il relativo Archivio…… Per non parlare dei lavori di adeguamento agli standard di sicurezza che la proprietà dell’immobile di via Macallè , dovrà eseguire, che certamente si ripercuoteranno sui costi del rinnovo del canone di locazione”.
Il SAP è certo che le prospettive ribadite e nuovamente prospettate nelle ultime ore a coloro che possono concretamente cambiare la definitiva decisione del Governo, siano percorribili solo con l’impegno e l’interesse costante al raggiungimento dell’obiettivo, dimostrando che la vera politica non è fatta solo di parole. Intanto la battaglia del Sap per la nuova Questura non si ferma.
Alcuni esponenti politici di riferimento (uno su tutti: Vannino Chiti, ndr) sembrano essersi svegliati dal profondo torpore nel quale erano rimasti dal giorno in cui è stata denunciata sulla stampa l’intenzione del Governo a non mantenere l’impegno sottoscritto per il trasferimento nel “Nuovo Polo della Sicurezza” di Pistoia.
“ Sappiamo- scrive il segretario provinciale del Sap Andrea Carobbi Corso - che non c’è nessuna possibilità che vengano stanziati ulteriori fondi oltre a quelli già destinati per la locazione degli immobili di Questura, Polizia Stradale e Prefettura”.
“ Nel centro del potere decisionale, forse- continua - non hanno pensato e considerato che il Comune di Pistoia, quale proprietario dell’immobile che ospita la Polizia Stradale, obbligatoriamente dovrà adattare il canone locativo per renderlo adeguato agli attuali standard economici e per renderlo sicuro come previsto dalle norme vigenti. Lo stesso centro del potere decisionale avrà sicuramente valutato che la Provincia di Pistoia, che attualmente concede in uso gratuito alcuni depositi , in attesa del trasferimento nella nuova sede, dovrà anch’essa obbligatoriamente richiedere una corresponsione economica per l’uso degli stessi. Se a quanto sopra, aggiungiamo la necessità di pagare una nuova locazione per nuovi Uffici dove spostare l’Ufficio Immigrazione ed il relativo Archivio…… Per non parlare dei lavori di adeguamento agli standard di sicurezza che la proprietà dell’immobile di via Macallè , dovrà eseguire, che certamente si ripercuoteranno sui costi del rinnovo del canone di locazione”.
Il SAP è certo che le prospettive ribadite e nuovamente prospettate nelle ultime ore a coloro che possono concretamente cambiare la definitiva decisione del Governo, siano percorribili solo con l’impegno e l’interesse costante al raggiungimento dell’obiettivo, dimostrando che la vera politica non è fatta solo di parole. Intanto la battaglia del Sap per la nuova Questura non si ferma.
A quanto dichiarato da Andrea Carobbi Corso si
aggiunge anche il comunicato diramato in serata a proposito del “Piano di
sicurezza del Governo” e del Ministro Cancellieri che con il piano di “Spending
review” annunciato dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza porterebbe alla chiusura di 97 uffici
periferici della Polizia Postale, di 15 distaccamenti Polstrada e altrettanti
Polfer, di 27 Squadre Nautiche con la soppressione delle Sezioni Sommozzatori,
Cinofili e tiratori scelti oltre alla riduzione del 20 per cento del disastrato
parco veicolare senza dimenticare l’ accorpamento della
Direzione Centrale dell’UCIS e della Scuola Superiore di Polizia
rispettivamente con la Direzione Centrale della Polizia Criminale (DCPC) e con
la Direzione Centrale per gli Istituti d’Istruzione e le mancate assunzioni di
1.500 unità di personale nel Ruolo Tecnico della Polizia di Stato.
I tagli
complessivi dovrebbero aggirarsi attorno ai 65 milioni di euro per la sola
Polizia di Stato.
“A Pistoia – si legge nel comunicato stampa del Sap - vogliono chiudere la Sezione Polizia Postale e delle telecomunicazioni. Il Governo sta
valutando anche ulteriori tagli al sistema sicurezza che riguarderà il personale di Polizia della nostra
provincia. Ad oggi non è prevista
l’aggregazione di personale per il periodo estivo nel centro termale di Montecatini Terme. A tutto questo si
aggiunga l’annunciata intenzione del Ministro Cancellieri di chiudere 17 Questure (che
diventerebbero Commissariati) e la volontà dell’Esecutivo guidato da Mario
Monti di operare analoghi tagli anche per le altre Forze dell’Ordine.La
Segreteria Generale del Sindacato Autonomo di Polizia, assieme alle principali
organizzazioni dei Comparti Sicurezza e Soccorso Pubblico, oltre ai Prefetti,
ha già avviato una dura campagna di mobilitazione che si concretizzerà con una
manifestazione nazionale e con altre forti iniziative”.
“Alla battaglia nazionale e
pistoiese che come SAP condurremo con
forza e senza sconti per impedire il depauperamento dei nostri Uffici e la
conseguente riduzione di sicurezza per i cittadini – conclude la nota- chiediamo che si uniscano le istituzioni
locali e tutti gli organismi che possono essere utili alla causa dei poliziotti
e dei cittadini”.
a.b.
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