SERRAVALLE PISTOIESE_ A un mese dalla conclusione del Serravalle Jazz, è tempo di un primo bilancio. Ed è anche quest'anno un bilancio positivo.
Il festival ha riconfermato il suo sicuro radicamento nel territorio pistoiese, di cui è ormai uno degli eventi clou dell'anno. Ha raggiunto inoltre dimensioni e proporzioni che lo rendono tra i più apprezzati festival musicali toscani.
Dimostra così di completare in modo egregio l'offerta musicale della Fondazione Caript, presente nell'ambito della musica classica con la ricca stagione della Fondazione Promusica.
Notevole è stata l'affluenza di pubblico che hanno registrato le tre giornate del festival, con la partecipazione di spettatori ai seminari pomeridiani e ai concerti serali al limite del tutto esaurito con circa quattromila presenze.
Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Comune di Serravalle Pistoiese
Da sottolineare la sua eterogeneità, che costituisce un valore aggiunto per il festival: tantissimi giovani, persino bambini, famiglie intere, adulti da soli, in coppia, in gruppo, di ogni età. Il Serravalle Jazz definisce così la sua identità di festival di grande qualità musicale, ma non elitario, bensì popolare, adatto a tutti, anche a un pubblico non strettamente appassionato di jazz, come era nei suoi obiettivi sin dall'inizio.
Crediamo fortemente che l'ingresso gratuito a tutti gli eventi, che connota sin dall'inizio il festival, sia stata la scelta più appropriata, nel segno di un servizio che in primo luogo la Fondazione e anche il Comune di Serravalle rendono al territorio, facilitando l'accesso e la partecipazione alla cultura e allo svago, come momenti fondamentali della vita, anche nella loro dimensione sociale.
Crediamo fortemente che l'ingresso gratuito a tutti gli eventi, che connota sin dall'inizio il festival, sia stata la scelta più appropriata, nel segno di un servizio che in primo luogo la Fondazione e anche il Comune di Serravalle rendono al territorio, facilitando l'accesso e la partecipazione alla cultura e allo svago, come momenti fondamentali della vita, anche nella loro dimensione sociale.
Tale scelta ha acquisito un valore ancora più importante in questi tempi di crisi e di difficoltà economiche in cui viviamo.
Il Serravalle Jazz è diventato così nel corso degli anni anche un luogo di incontro, e un luogo di incontro tra generazioni, dove poter respirare una cultura non oppressiva, anzi leggera, che nella libertà espressiva e nei valori civili ha i propri principi fondanti.
La gratuità, inoltre, è elemento che permette al festival una programmazione artistica non legata ad obblighi di botteghino, orientata esclusivamente verso la qualità. In particolare consente da sempre di invitare sul palco del Serravalle Jazz a musicisti locali o emergenti che potrebbero altrimenti essere penalizzati da scelte unicamente dettate dal mercato.
Il Serravalle Jazz è diventato così nel corso degli anni anche un luogo di incontro, e un luogo di incontro tra generazioni, dove poter respirare una cultura non oppressiva, anzi leggera, che nella libertà espressiva e nei valori civili ha i propri principi fondanti.
La gratuità, inoltre, è elemento che permette al festival una programmazione artistica non legata ad obblighi di botteghino, orientata esclusivamente verso la qualità. In particolare consente da sempre di invitare sul palco del Serravalle Jazz a musicisti locali o emergenti che potrebbero altrimenti essere penalizzati da scelte unicamente dettate dal mercato.
Il tema scelto per questa edizione, “Note con le gonne”, ha aperto una finestra sulle donne nel jazz - il festival non ha certo esaurito il tema - portando sul palco artiste straordinarie, tutte italiane, alcune delle quali a noi molto vicine, dell'area pistoiese e toscana. Si sono rese protagoniste di performance che hanno lasciato il segno e resteranno nella memoria del festival.
La loro musica ha ribadito che nel jazz, la questione di genere, se può porsi a livello di possibilità di accesso, ossia del fare musica, non si pone in termini di espressione e di qualità. Come hanno sottolineato in varie occasioni le ospiti del festival, quando si tratta di valutarne gli esiti, non esiste un jazz maschile o femminile, ma solo un jazz buono o cattivo.
E il jazz che abbiamo avuto il piacere di ascoltare è stato sicuramente ottimo.
La collaborazione con il Barga Jazz è stata come sempre produttiva, sia sul piano musicale che su quello organizzativo. Il gruppo Batosti ha assicurato un suono perfetto a tre serate musicali difficilissime da amplificare per la complessità degli impasti sonori presenti.
Per il secondo anno consecutivo decisivo è stato l'apporto dei volontari della Misericordia di Castellina Masotti e della Pro Loco di Serravalle che hanno garantito in modo impeccabile il servizio di ristorazione e il bar del festival.
La Fondazione Cassa di Risparmio e il Comune di Serravalle Pistoiese, forti di questo risultato, continueranno nell'impegno economico e progettuale per garantire, con la direzione artistica di Maurizio Tuci, una tredicesima edizione all'altezza delle aspettative.
La collaborazione con il Barga Jazz è stata come sempre produttiva, sia sul piano musicale che su quello organizzativo. Il gruppo Batosti ha assicurato un suono perfetto a tre serate musicali difficilissime da amplificare per la complessità degli impasti sonori presenti.
Per il secondo anno consecutivo decisivo è stato l'apporto dei volontari della Misericordia di Castellina Masotti e della Pro Loco di Serravalle che hanno garantito in modo impeccabile il servizio di ristorazione e il bar del festival.
La Fondazione Cassa di Risparmio e il Comune di Serravalle Pistoiese, forti di questo risultato, continueranno nell'impegno economico e progettuale per garantire, con la direzione artistica di Maurizio Tuci, una tredicesima edizione all'altezza delle aspettative.
Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
Comune di Serravalle Pistoiese
Nessun commento:
Posta un commento