QUARRATA_ Nel consiglio comunale aperto svoltosi l'11 settembre scorso a Quarrata prima dei cittadini sono intervenuti i rappresentanti dei gruppi consiliari.
Ecco il testo del consigliere Flavio Berini (Pdl) preparato per la seduta consiliare:
La raccolta dei rifiuti è un servizio indispensabile per la
società moderna, abituata all’usa e getta. La raccolta differenziata, porta a porta, è il miglior
sistema che si conosca per il rispetto dell’ambiente, per il riciclo e
soprattutto per avere meno prodotto da bruciare. Certamente il servizio costa
ma è compito del Comune fare in modo di dare il miglior servizio al prezzo più
contenuto.
Il nuovo tributo che si paga è la Tares , calcolata sulla base
della vecchia Tia più 30centesimi, ogni mq. a favore del governo.
Quindi non è vero che “piove governo ladro” come si tenta da tempo di fare
credere alla gente. Infatti quando il nostro sindaco è andato a Roma a perorare
la causa della Tares il governo gli ha detto: - per il momento il tributo è
necessario ma fai in modo che costi poco ai tuoi cittadini. e non gli ha
imposto nessun importo.
Il costo di euro 6 milioni l’ha deciso il sindaco
Per chiarirsi una
volta per tutte proviamo ad esaminiamo la composizione della Tares applicata a
Quarrata e poi ognuno farà le sue considerazioni.
Ecco le componenti :
1) Una tariffa base determinata da due principali elementi :
- la gestione del CIS, azienda municipalizzata, che in base ai suoi costi stabilisce il prezzo del tributo .Negli ultimi 10 anni si è registrato un aumento del 180%, pari al 18%annuo
Una maggiore
efficienza nella gestione eliminerebbe l’aumento della tariffa Il controllo
spetta al sindaco,
padrone del CIS.,che non deve subire passivamente l’operato dell’azienda.
. Però sino a che pantalone paga, non
interessa a nessuno. …......
- le scelte politiche della sinistra , E’ stato deciso l’ampliamento dell’inceneritore quando Agliana e Montale facevano già il 26% della differenziata che riduceva sensibilmente il prodotto bruciato. L’investimento ha comportato una perdita di euro 4,5milioni ed un mutuo di euro 27milioni, pagato dai cittadini. Vane appaiono le parole del sindaco quando dice che l’inceneritore cesserà quanto prima. Sino a che dura il mutuo dura l’inceneritore. Certo non si spiega la spesa inutile e dannosa se non considerando l’intervento della regione che voleva bruciare a Montale metà Toscana. Meno male che la ribellione dei comitati ha ridimensionato il progetto. Questo esempio dovrebbe servire al sindaco per considerare di più la partecipazione ed i comitati civici che hanno ribaltato una situazione che la sinistra aveva già deciso ed imboccato senza ritorno.
- A Quarrata invece la partecipazione non è ben vista, e mercoledì sera il sindaco l’ha pubblicamente riaffermato. I comitati gli fanno fastidio perché la sua politica non è quella che vorrebbe la gente
2) Una maggiorazione del 9% -determinato dal piano finanziario del
CIS. Anche su questo due considerazioni. IL CIS ha detto che per fare il porta a porta a
Quarrata occorre un investimento di circa euro 1,6milioni, pari a circa 27% del fatturato su Quarrata .Sappiamo che il
porta a porta comporta maggiori spese iniziali, ma piu’ introiti e minori spese
successivamente. In base a queste considerazioni, che il CIS ed il sindaco
conoscono bene, si doveva fare un piano finanziario a medio termine che
prevedeva perdite iniziali, pareggio e poi utili, senza apportare alcun
rincaro. Troppo facile caro CIS. Altra considerazione è che l’analisi fatta per
il piano finanziario dal CIS è un’analisi improvvisata, sommaria, calcolata
solo sulle necessità dell’azienda
(prodotto totale e ricavi) senza tenere conto minimamente della
soddisfazione puntuale e precisa per qualità e quantità del consumatore. Le
conseguenze, già sperimentate, di questo comportamento sono che chi mangia una
mela paga quanto chi ne mangia dieci. Al CIS importa riscuotere per 11 mele,
chi paga paga.. Questo modo di fare non è accettabile, come non è ammissibile dire che questo è il primo
passo e nel successivo si aggiustano le cose.
Come dire chi ha avuto avuto e chi ha dato ha dato. Sappiamo che è
difficile analizzare puntualmente il mercato ma non provarci nemmeno vuol dire
trascurare completamente il cittadino, che è quello che procura da mangiare al
CIS ed al Comune.
3) Una maggiorazione del 5% anch’essa voluta dal CIS per compensare le
perdite sui crediti. Cioè la gente che paga puntualmente deve pagare anche per
la gente che non paga. Ci deve pensare il CIS a riscuotere i suoi crediti. E’ troppo facile rincarare il prezzo per
recuperare le perdite sui crediti. Ma quanti rincari vuol fare questo CIS? Ma
di questo passo quanto si paga per la spazzatura? Inoltre quante aziende pagano senza servizio
e che devono ricorrere ad imprese terze, con ulteriori spese, per liberarsi dei
rifiuti prodotti?
4) Maggiorazione di 30 centesimi al mq. a favore dello Stato. Dare tutta la colpa al governo per la Tares mi sembra una scappatoia troppo semplicistica.
Una politica gestionale più accorta e scelte
politiche più sensate potevano
ridimensionare la tassa. e sostenere questo balzello.
.. Non si puo’ rincarare tutti gli anni del 18%. Il sindaco
deve controllare ed imporsi.. Pero’ se
la municipalizzata servisse come centro
di raccolta voti per la sinistra o di
trombati dalla politica allora tutto si giustifica, ma il cittadino resta
scontento..
Oggi il sindaco non può dire che è in carica da solo un anno e mezzo perché i suoi trascorsi
dicono che negli ultimi 10 anni ha fatto il capogruppo, il vicesindaco e
l’assessore ai lavori pubblici di
Quarrata e quindi al corrente di tutti gli avvenimenti Come non può dire che ha
raccolto il grido di dolore della popolazione con i rincari che ha fatto.
Fonte: Comunicato Stampa
Nessun commento:
Posta un commento