domenica 1 settembre 2013

Nada & Criminal Jokers in concerto a Quarrata. In piazza Risorgimento la cantante di "Ma che freddo fa" incontra il "territorio rock-indie" della band pisana.


QUARRATA_ Nell’ambito del programma del “Settembre quarratinolunedì 2 settembre alle ore 21 in piazza Risorgimento (ad ingresso gratuito) una band indie incontra una delle cantanti più influenti della scena musicale italiana. Arrivano infatti Nada & Criminal Jokers. Melanina, meglio conosciuta come Nada continua così il suo percorso musicale con nuove soluzioni. Da anni le sue frequentazioni hanno fatto emergere la propensione della cantante a scavare in territoro rock, indie.
Straordinaria interprete, rocker, cantautrice e scrittrice le sue canzoni sono conosciute da tutti a distanza di anni . Si è fatta conoscere a Sanremo con i brani “Ma che freddo fa” (1969) e “Il cuore è uno zingaro” (1971) con cui vince il Festival, per poi avvicinarsi alla poetica del grande Piero Ciampi con cui inciderà “L’amore è tutto qui”. La sua curiosità artistica le ha permesso di muoversi con disinvoltura fra successi pop come “Amore disperato”, le collaborazioni con artisti del calibro di Paolo Conte, Mauro Pagani e Franco Battiato e, recentemente, di partecipare a progetti insieme a gruppi indipendenti come Zen Circus per la traccia “Vuoti a perdere” e appunto i Criminal Jokers, band pisana di matrice indie-punk con influenze new wave. 
Ha recitato nel “Puccini” televisivo ed in teatro ed ha scritto alcuni libri (“Le mie madri”, 2003 per Fazi editore, il romanzo autobiografico “Il mio cuore umano” e nel maggio 2012 “La grande casa” edito da Bompiani).
I Criminal Jokers affiancheranno Nada sul palco. Nascono a Pisa a metà nel 2006, come buskers in chiave punk. Mutuando strumentazione ed attitudine dai concittadini Zen Circus e quindi da tutto un certo tipo di folk punk americano figlio dei Violent Femmes e dei Cramps. La personalità e la costanza li allontanano presto da influenze "pesanti" e riescono a scrivere una manciata di brani che poco hanno da invidiare - se non nulla - a band più anziane o blasonate. L'ingresso del chitarrista Francesco Pellegrini, già tra le fila dei livornesi Walrus, importa nella band la scarica elettrica e new-wave che mancava alla base ritmica storica (Francesco Motta e Simone Bettin) per completare la mutazione in una band capace di affrontare il primo disco con la testa alta. Dopo il disco This Was Supposed to Be the Future, il loro ultimo lavoro, Bestie, in italiano, con la collaborazione artistica di Andrea Appino, chitarrista e voce degli Zen Circus appunto, che partendo proprio dal legame stretto che lega questa giovane band alla propria, ha deciso di elettrificare e comprimere il suono fino ad allontanarlo definitivamente dal folk e portarlo nei territori più fumosi della wave che diventa quasi addirittura dark.. Complice dietro al mixer anche Manuele "Max Stirner" Fusaroli, produttore di molti fra i dischi di maggior successo della scena indipendente italiana.
 
A.B.


Nessun commento: