QUARRATA-PRATO_ Arriverà direttamente nelle mani di Papa Francesco la lettera di Giuseppe Campanaro, il babbo di Claudia, una ragazza quarratina di 19 anni, affetta dalla Pws (Prader Willi Syndrome) una rara malattia che colpisce l’apparato di chi ne soffre, portando ad una grave forma di obesità, disturbi neurologici, diabete ma anche insufficienza respiratoria e a cui l’Inps ha tolto nel 2011 il sostegno economico su cui la famiglia poteva contare per la grave invalidità .
Da quattro mesi la ragazza a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute è costretta nel suo letto nell’abitazione di via Allende a Quarrata dove vive insieme alla mamma Patrizia e alla sorellina di 12 anni. La storia è stata resa pubblica dal quotidiano La Nazione a cui Giuseppe, operaio alla "Montemurlo Plast Aurora", si era rivolto per segnalare l’ennesima ingiustizia: la richiesta di una nuova visita di controllo da parte della commissione medica dell’Inps per valutare o meno la sussistenza della malattia che ha poi portato al taglio del minimo contributo di invalidità assegnato a Claudia fin dall’età di sette anni. Da due anni la famiglia quarratina sta lottando per vedere riconosciuta una assistenza adeguata per la ragazza che necessita ormai di essere seguita giorno e notte.
Alessandro Maiorano |
A consegnare la lettera nelle mani del Pontefice sarà Alessandro Maiorano, residente a Prato, dipendente del Comune di Firenze, conosciuto in tutta Italia come il "Santo" e che da anni aiuta in varie parti della Penisola pensionati e disoccupati colti a rubare per disperazione e fame ma anche bambini e ragazzi in difficoltà. Di recente ha denunciato il sindaco di Firenze Matteo Renzi per le spese sostenute ai tempi in cui era presidente della Provincia e su cui la Corte dei Conti – dopo l’esposto presentato da Maiorano – sta indagando per appurare se nella gestione Renzi 2004-2009 ci siano stati gli estremi per attribuire un danno erariale.
Maiorano all’udienza di mercoledì accompagnerà la piccola Bea, la bambina di pietra come tutti la conoscono, residente a Torino, affetta da una sindrome che le sta progressivamente calcificando le articolazioni impedendole ogni movimento e nell’occasione consegnerà anche la lettera scritta da Giuseppe Campanaro oltre ad una copia su pergamena degli articoli apparsi su La Nazione di Pistoia.
Nella lettera – da quanto dichiarato da Giuseppe Campanaro alla giornalista de La Nazione Martina Vacca – oltre ad una preghiera per la figlia sarà chiesto al Pontefice un personale interessamento “perché situazioni di questo genere non si ripetano. Chi è gravemente malato come lo è mia figlia non può e non deve essere abbandonato”.
Nella lettera – da quanto dichiarato da Giuseppe Campanaro alla giornalista de La Nazione Martina Vacca – oltre ad una preghiera per la figlia sarà chiesto al Pontefice un personale interessamento “perché situazioni di questo genere non si ripetano. Chi è gravemente malato come lo è mia figlia non può e non deve essere abbandonato”.
A.B.
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