domenica 30 gennaio 2011

Al "Nazionale" "L'Ebreo" con Ornella Muti

QUARRATA_ Nell’ambito della tredicesima stagione teatrale del “Nazionalemercoledì 2 febbraio 2011 il Mythos group presenta “L’Ebreo” scritto da Gianni Clementi(premio Siae –Eti-Agis, I edizione 2007) con protagonisti Ornella Muti,Duccio Camerini e Mimmo Mancini.
Il dramma ambientato durante le leggi razziali, diretto da Enrico Maria Lamanna, vede al suo debutto teatrale la nota attrice Ornella Muti, 56 anni, nelle vesti di “Immacolata”, una “povera sguattera” diventata ricca dopo la data della tragica retata nel ghetto di Roma (16 ottobre 1943) poi alle prese con “i sensi di colpa, la paura, il terrore che porta a galla tutta la sua meschinità, ma con la tenerezza del debole, del poveretto, che riesce a non farcela odiare, mentre tutto finisce in tragedia".
La pièce teatrale "L'ebreo", sfrutta le risorse del dialetto romanesco per raccontare, in modo diretto ed efficace, una delle pagine del nostro recente passato.
Con il suo linguaggio asciutto e un raffinato meccanismo scenico, lo spettacolo si è aggiudicato -come detto- la prima edizione del Premio Siae Agis Eti, dedicato alla drammaturgia contemporanea, che ha l'obiettivo di offrire una concreta opportunità agli autori teatrali, dalla scrittura di un'opera fino alla sua realizzazione e diffusione.
Sul palcoscenico, una fotografia in bianco e nero – curata da Max Nocente - schizza il linguaggio romanesco di un tempo, la comicità irriverente disegnata nei processi psicologici con colpi di scena da incursioni televisive, la rapidità grottesca della successione degli umori e delle dinamiche dei personaggi per una commedia noir firmata Enrico Maria Lamanna che lascia l'illusione del lusso come arredo della casa in cui si svolge l'azione e come protagonista costante dell'intera vicenda: inevitabile l'interrogativo che dubita della veridicità del ritorno del padrone ebreo. Inutile una risposta, ma fondamentale una riflessione su come le paure, i timori, i presentimenti di condotte non coscienziose possano ripresentarsi in forme ed eventi devianti il presente. Malformazioni di una realtà che non si riconosce e che si materializza per turbare la serenità dello scorrere della vita.
"La trama, avvincente ed emozionante, è carica di suspense. Siamo nel 1938, anno in cui sono entrate in vigore le leggi razziali.
Molti ebrei pensarono di mettere al riparo i loro beni intestandoli a fidati prestanome. L'oscuro ragioniere Marcello Consalvi, uno dei tanti fortunati beneficiari, per questo motivo, si ritrova con un patrimonio che lo rende ricco. Vive con la moglie Immacolata in uno splendido appartamento nel ghetto di Roma. L'agio borghese della coppia è improvvisamente sconvolto quando, dopo tredici anni, il vecchio ebreo, proprietario legittimo del patrimonio, torna a bussare alla loro porta. Immacolata, interpretata da una sorprendente Ornella Muti, è letteralmente terrorizzata all'idea di perdere l'immeritato benessere e di ritornare all'infimo livello di coloro che si era abituata a guardare dall'alto in basso e a disprezzare. Decide, allora, che l'unico modo per porre fine all'incubo è eliminare il vecchio ebreo. Marcello Consalvi, ha qualche slancio di umanità che potrebbe apparire salvifico, a tratti sembra intervenire a fatica nella storia per conferirle un taglio umano, ma non potrà andare al di là della sua umana meschinità. Il timore di perdere una ricchezza caduta dal cielo e procurata con l'atroce bassezza dell'uomo si trasforma in ossessione. Ossessione che arriva al suo apice persino quando a bussare alla loro porta sarà la figlia Elena, di ritorno dal viaggio di nozze. Ma ormai chiunque bussa a quel portone, per Marcello e Immacolata, è "L'ebreo". È questa la loro vera condanna.
Autore talentuoso e prolifico, Clementi scrive per le scene da oltre venti anni ed è considerato uno degli autori più rappresentativi del neorealismo teatrale italiano.
I suoi testi, perfettamente calibrati fra comicità e serietà, affrontano temi attuali con grande semplicità stilistica alternando situazioni divertenti a momenti di riflessione.
La scelta del romanesco, diretto e accattivante, rende nelle intenzioni dell'autore maggiore credibilità ai personaggi. Ne "L'ebreo" spicca fra tutti la figura ossessiva e meschina di Immacolata, la serva che nonostante il denaro (mal guadagnato) non riuscirà mai a togliersi la miseria da dentro, una "Lady Macbeth di borgata" cui dà vita e corpo Ornella Muti, al suo debutto teatrale. "L'ebreo" è una black comedy cinica ma a suo modo divertente: ricco di battute che strappano più di una risata, il testo evolve gradatamente nei toni del noir fino ad una conclusione che scivola nel grottesco. Completano l'allestimento le scenografie di Massimiliano Nocente, i costumi di Teresa Acone e le musiche di Pivio & Aldo De Scalzi. Lo spettacolo "L'ebreo" è una delle commedie che, nel corso del 2010, ha registrato oltre cento repliche nei maggiori teatri italiani.
Prezzo biglietti: posto unico numerato € 16 (intero) € 14 (ridotto).
Vendita biglietti: presso Biblioteca Multimediale, P.zza Agenore Fabbri – Quarrata - Tel. 0573/774500 oppure presso la Libreria Farenheit 451, Pzza Risorgimento, Quarrata. Info: Comune di Quarrata – Servizio Cultura tel. 0573/774500 – 771408 – 771220.
a.b.

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