lunedì 24 gennaio 2011

"Il cappotto del babbo". Al "Nazionale" il libro di Laura Vignali nella "Giornata della Memoria". La "storia" di Giuseppe Pecorini.


QUARRATA_ Nell’ambito delle iniziative promosse in occasione della Giornata della Memoria il Comune di Quarrata organizza per giovedì 27 gennaio alle ore 9,30 al cinema-teatro Nazionale la presentazione del romanzo di Laura Vignali Il cappotto del babbo” (Edito da Marco Del Bucchia Editore- Collana Vianesca/Poesia e narrativa, 2011, pag. 96, euro 10) a cui parteciperanno gli studenti delle scuole medie e superiori di Quarrata.
Il volume (con copertina a cura di Andrea Dami) è ispirato alla vicenda di Giuseppe Pecorini, Maresciallo dei Carabinieri di origine quarratina, in servizio in Emilia Romagna che nel 1943 all’indomani dell’8 settembre fu catturato e internato nel campo di concentramento di Brema in Germania per non avere accettato l’arruolamento nell’esercito tedesco.
Giuseppe Pecorini (nel libro: Giuseppe Nannini) sarà poi tra coloro che torneranno a casa una volta finita la guerra “pressochè irriconoscibile, invecchiato, incanutito, quasi un’ombra che sparisce nel capotto da Carabiniere che indossa nonostante il caldo di quel settembre”.
Insieme all’autrice all’incontro interverranno il sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori, un rappresentante dell’Istituto Storico della Resistenza di Pistoia nonché Carla e Luciana Pecorini, le figlie di Giuseppe, che hanno per così dire “dato lo spunto” a Vignali per una versione “romanzata” di una storia vera ricavata tra l’altro da appunti che il Pecorini aveva raccolto nei giorni di prigionia e a cui Carla e Luciana hanno fornito ulteriori ricordi ed impressioni.
La vicenda privata intrecciata alla tragedia collettiva della guerra viene come surrogata dai ricordi e dai sentimenti delle figlie che diventano loro stesse protagoniste della storia.
Nel romanzo la scrittrice – come ha scritto in una nota Giuseppe Previti – esprime “le sensazioni, le angosce, la rabbia” dando attraverso questa testimonianza “il quadro di una epoca” attraverso chi l’ha vissuta in prima persona “in barba ai tanti revisionisti che vanno di moda di questi tempi”.
Appare nella sua cruda realtà – grazie alle parole fissate dal Pecorini nel proprio taccuino – le impressioni, i ricordi, le nostalgie per il mondo contadino in cui era nato e vissuto per buona parte della sua vita, attaccamento ad una visione di vita che gli ha permesso di soccombere alla guerra e di trovare la forza per soppraviverne.
“Tutto sommato non è stato scritto un diario, o quanto meno si tende ad andare oltre la storia di quest'uomo, di lui praticamente non sapremo più niente , ma in questo libro interessava raccontare una storia che permettesse di far rivivere una tragedia collettiva, pur se sulla scorta della memoria scritta da chi l'ha fatto anche per difendersi dall'orrore che lo circondava”.
Dai colloqui con le figlie – rimaste molto attaccate al ricordo del padre- esce alla fine un ritratto vivo di una presenza forte, di dignitosa umanità che non vuole essere dimenticata “perchè così si rende testimonianza e voce a quei tanti che non sono più tornati”.
Nel corso dell'incontro saranno mostrati alcuni documenti appartenuti al Maresciallo e risalenti al tempo della prigionia.
La Giornata della Memoria, istituita nel 2000, ricorre nel giorno in cui nel 1945 i soldati dell’Armata Rossa entrarono nel campo di sterminio di Aushwitz liberandone i pochi sopravissuti.
Laura Vignali, pistoiese, docente all’Itc Pacini di Pistoia, laureata in lettere presso l’Università degli Studi di Firenze ha al suo attivo diversi libri tra cui ricordiamo: Il treno fischiava ancora, Edizioni Tracce, Pescara, 2007; Il dottor Bencistà e il segreto delle tre donne sole, Del Bucchia, Viareggio, 2008 e Tutta colpa di Amalia, Del Bucchia, Viareggio, 2008.
a.b.

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