QUARRATA_ L’Italia é il
primo paese dove sarà lanciata l'iniziativa "Dichiariamo illegale la povertà"
per arrivare nel 2018 a 70 anni dalla “Dichiarazione Universale di Diritti
dell’Uomo”, ad ottenere l’adozione di una risoluzione dell'Assemblea Generale
delle Nazioni Unite che affermi la legittimità della messa fuori legge dei
fattori che sono all’origine di una ricchezza inuguale, ingiusta e predatoria e
quindi dei processi di impoverimento e di creazione dei poveri.
“Le sole
battaglie che si perdono sono quelle che non si combattono! Non si può
accettare che oggi ci siano 3 miliardi di impoveriti ed accontentarci di “avere
la fortuna”, come si dice, di..... non essere fra loro”.
Il lancio della iniziativa nazionale che
partirà ufficialmente nel 2013 si terrà l’8 settembre prossimo in occasione della ventesima
edizione della “Marcia per la Giustizia Agliana-Quarrata” che come noto viene
promossa annualmente dalla Rete Radié Resh-Casa della Solidarietà di Quarrata, da Libera e
dalle istituzioni come i Comuni di Agliana e Quarrata, la Provincia di Pistoia
ai quali quest'anno aderiscono anche l’ Università del Bene Comune e l’Associazione
Monastero del Bene Comune (Verona-Sezano).
In
questi giorni sono stati resi noti i relatori alla manifestazione che ogni anno richiama migliaia di persone da tutta Italia.
Sia
alla partenza prevista ad Agliana (in piazza Gramsci alle ore 18) che all’arrivo
a Quarrata (in piazza Risorgimento alle ore 21) saranno
presenti:
don Luigi Ciotti (gruppo Abele-Associazione
Libera),
l’economista Riccardo Petrella (Università del Bene Comune), Antonietta Potente (suora domenicana in Bolivia), Bruno Amoroso (economista),
Antonello Mangano (scrittore e fondatore di www.terrelibere.org) e
Robin Couture - presidente
collettivo "Pour un Québec sans pauvreté" (Canada).
Dal
punto di vista organizzativo alle ore 17 è prevista da Quarrata la partenza di
un autobus per Agliana al fine di portare i partecipanti che desiderano
lasciare la macchina a Quarrata. Al termine della Marcia i bus navetta
provvederanno a riportare ad Agliana i partecipanti. Sarà possibile per chi è
provvisto di sacco a pelo usufruire del Palazzetto dello Sport di via
Arcoveggio che sarà messo a disposizione dell’organizzazione dal Comune di
Quarrata.
Per informazioni: Tel. 0573-750539-718591-717179
oppure E-Mail:
rete@rrrquarrata.it - www.rrrquarrata.it.
Poveri non si nasce, lo si diventa. La povertà é un “prodotto “ della
società.
Piuttosto
che di poveri bisogna parlare di impoveriti. Negli anni ’50-’80 i paesi
scandinavi sono riusciti a creare delle società senza poveri, perché lo hanno
voluto e perché hanno creduto nell’uguaglianza tra tutti i cittadini rispetto
al diritto ad una vita umana decente. Negli Stati Uniti, invece, il numero di
impoveriti non ha cessato di crescere (oggi supera i 50 milioni su 300) perché
si tratta di una società che crede nell’inuguaglianza “naturale” tra i
cittadini anche rispetto ai diritti umani e sociali formalmente riconosciuti.
“Dichiariamo illegale la povertà” significa
batterci per mettere fuori legge le cause strutturali che generano ed
alimentano i processi d’impoverimento di interi popoli, gruppi e categorie
sociali.
Fra le
cause strutturali ci sono:
- le disposizioni legislative, come leggi o misure
amministrative (nel campo del lavoro, relative alla fiscalità ed alle
tasse, riguardo l’accesso ai servizi pubblici di base....)
- istituzioni locali, nazionali, internazionali, come gli
istituti bancari specializzati nelle operazioni finanziarie
speculative....
- le pratiche sociali collettive, come quella di pensare
che “i poveri” sono naturalmente più potenziali criminali degli altri
Concretamente significa che in 5-6 paesi pilota del mondo cercheremo nei prossimi cinque anni di mettere fuori legge una o due leggi, una o due istituzioni, una o due pratiche sociali collettive che sono all’origine dell’impoverimento, perché produttrici di processi di arricchimento ingiusto, inuguale e predatorio.
Ecco l’elenco dei promotori dell'iniziativa
"Dichiariamo illegale la povertà" (in ordine alfabetico)
Amoroso Bruno
|
Centro studi economici F. Caffè, Univ. di Roskilde (Danimarca)
|
Angelucci Elisabetta e Benatti Emanuele
|
Rete Nuovi Stili di Vita – Reggio Emilia
|
Bertell Lucia
|
Coop. Studio Guglielma -Verona
|
Ceriani
Giovanni
|
Work in Progress - Verona
|
Ciotti Luigi
|
Gruppo
Abele - Libera - Torino
|
Dorigatti Michele
|
Federazione Trentina della Cooperazione - Trento
|
Khocktali Moshen
|
Centro Islamico UCOII – Verona
|
Libanti Paola e
Mazzer Alessandro |
Ass. Monastero del Bene Comune - Verona
|
Melandri Eugenio
|
Chiama l'Africa – Roma
|
Mirandola Giuseppe
|
Migrantes - Verona
|
Molinarolli Jolanda
|
Fiom Verona – Gr.Donne
|
Morreale Antonio
|
Fondazione Culturale Responsabilità Etica
|
Moretti Franco e
Zordan Raffaello |
Rivista Nigrizia – Verona
|
Musacchio Roberto
|
Ass. Osservatorio Europa - Roma
|
Nicoletto Silvano
|
Comunità Stimmatini Sezano – Verona
|
Nicolis Roberto
|
Centro Sportivo Italiano – Verona
|
Petrella Riccardo
|
Università del Bene Comune
|
Petrucci Gianpaolo
|
Agenzia di Stampa ADISTA - Roma
|
Piessou Jean-Pierre
|
Slysajah -Verona
|
Prieri Paolo
|
ATAC - No Tav - Torino
|
Rossi Achille
|
Rivista Altrapagina – Città di Castello
|
Sentinelli Patrizia
|
Ass. Altramente – Roma
|
Sparviero Lorenzo
|
Ass. Sviluppo della persona
|
Teodosi Nicoletta
|
C.I.L.A.P. Collegamento Italiano Lotta alla Povertà – Roma
|
Terino Jonathan
|
Federazione Chiese Evangeliche in Italia
|
Vermigli Antonio
|
Rete Radiè Resch – Pistoia
|
Zanotelli Alex
|
Rivista Mosaico di Pace – Firenze
|
Zullo Marco
|
Terraè – Pordenone
|
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