mercoledì 18 luglio 2012

Oscar Green: le sei magnifiche esperienze toscane. A Villa La Magia le premiazioni della sesta edizione del concorso promosso da Coldiretti Giovani Impresa.

QUARRATA_ “La crisi? Noi la vinciamo così”. Ecco a voi la Toscana dell’originalità e dell’innovazione che contrasta la crisi con idee vivaci e progetti pensati per adattarsi ai mercati e alle esigenze del consumatore. Alla faccia della delocalizzazione alla rincorsa dei profitti, l’agricoltura vive di vendita diretta – dal campo alla tavola -, filiere sostenibili e multifunzionalità. E se la cava benissimo.
Dalla pigiatura dell’uva (vinificazione naturale al 100%) con i piedi dell’azienda Stefano Amerighi di Cortona (Premio Stile e Cultura d’Impresa) che ha conquistato i mercati asiatici all’olio extravergine biologico di Angelo Bo e della sua particolarissima Azienda Agricola SPErimentale per l'AGRIcoltura Sostenibile di Firenze (Premio Ideando), dalla pasta a filiera corta che non provoca nessun tipo di allergie ed intolleranze alimentari di Franco Pedrini dell’Azienda San Cristoforo di Gambassi Terme (Premio In Filiera) all’allevamento doc di branzini e orate di Nicolò Fiorelli (Premio Non solo agricoltura) pronto a nascere nei mari di San Vincenzo, dalla credenza a km zero rigorosamente bio di Stefano Tanzini dell’Azienda Agricola San Francesco Bio di Grosseto (Premio Campagna Amica) alle degustazioni guidate e visite nei vigneti che richiamano visitatori da tutto il mondo di Bruno Tuccio e dell’Azienda Vitivinicola Caccia Grande (Premio Esportare il Territorio) di Castiglione della Pescaia.
Ad accomunare le sei aziende agricole vincitrici dell’edizione 2012 di Oscar Green, l’Oscar dell’agricoltura promosso da Giovani Impresa Coldiretti (info www.toscana.coldiretti.it), una forte componente di intraprendenza e la grande determinazione con cui hanno costruito, pezzo dopo pezzo, il loro modello aziendale. Un modello spesso unico ed irripetibile che si intreccia con lo stile di vita e con il territorio circostante elemento mai non trascurabile quando si parla di agricoltura. Sono 32 le aziende agricole finaliste della sesta edizione di Oscar Green che si sono date appuntamento questa mattina, mercoledì 18 luglio, a Villa Magia a Quarrata (Pt) per la cerimonia di proclamazione dei vincitori: 32 storie, 32 esperienze imprenditoriali, 32 avvincenti profili aziendali che hanno aperto una finestra interessante e curiosa sul panorama della Toscana che vive d’agricoltura, e che sull’agricoltura ha deciso di investire.

Storie affascinanti, che meravigliano per la semplicità dell’intuizione e per la fierezza, questo l’altro elemento che ricorre nel Dna delle imprese, con cui rivendicano “la scelta”. Storie che meriterebbero, tutte, di vincere un premio: “L’agricoltura è un percorso che si sceglie non a caso – spiega Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana presentando la giornata conclusiva degli Oscar – non è una seconda scelta, non è un cottarella. E’ un Amore che dura tutta la vita. Di fronte alla crisi bisogna essere capaci di reagire. L’agricoltura reagisce con idee creative e passione”.

Stefano Amerighi
La creatività è quindi, uno degli ingredienti per contrastare gli effetti della crisi economica: “Ci sono due strade - ha spiegato il miracolo Francesca Ferrari, Delegata Giovani Impresa Toscana - farsi travolgere dalla crisi, o rimboccarsi le maniche tirando fuori elementi creativi”.
Un concetto ripreso e rilanciato dal Delegato Nazionale Coldiretti Toscana, Vittorio Sangiorgi: “Queste imprese sono la migliore risposta alla crisi – ha sottolineato – l’Oscar Green esalta gli imprenditori italiani, giovani e coraggiosi”.

Angelo Bo
Sei categorie previste dall’Oscar: “Campagna Amica” dedicata alle aziende giovani che hanno scommesso tutto sul rapporto diretto tra produttore e consumatore, le seguenti aziende; “Esportare il Territorio” dedicata alle aziende che guardano con interesse ai mercati esteri su cui si sono affermati o si stanno affermando; “Ideando” dedicata ai super-green, ovvero alle aziende giovani che hanno festeggiato un solo compleanno; “Stile e Cultura di impresa” si rivolge alle realtà che hanno saputo distinguersi per particolari capacità di proporsi sul mercato; “Non solo agricoltura” dedicata alle tante facce della giovane impresa e “In Filiera” dedicata a chi completa il percorso dalla terra alla tavola.

Alle sei imprese vincitrici l’onore e il compito di adottare l’agriturismo dei Clochard di Serravalle Pistoiese diventando anche i tutor degli aspiranti imprenditori “sottratti alla strada”.

Tra i protagonisti della giornata conclusiva di Oscar Green anche l’Oasi di Baugiano con i ragazzi della latteria, una delle esperienze più innovative nel panorama nazionale che ha sede nel pistoiese.
Le esperienze in rassegna sono tra le più varie e originali. Ne citiamo solo alcune: il peschereccio “Sirena” specializzato nella pescaturismo, l’allevatore di asini amiatini pronto al debutto nel mondo dell’e-commerce, il vino con le etichette d’autore, l’agriturismo che diventa un piccolo teatro serale e il tour nel parco Appennino Tosco Emiliano con le bici elettriche, l’allevatore di patate con la certificazione Iso 9000, la cooperativa sociale formata da disabili e soggetti svantaggiati. E ancora il floricoltore che fa concorrenza all’Olanda esportando i fiori prodotti nella provincia di Lucca, le aziende specializzate in produzioni bio e biodinamiche, la giovane laureata in giurisprudenza che ha preferito zucchine ed insalate all’aula dei tribunali, l’agri-gelato e l’allevatore donna che ha scommesso tutto sulla Chianina. Storie di vita, storie di imprese che raccontano l’agricoltura di oggi, e ci mostrano quella che sarà domani.

Fonte: Ufficio Stampa - Coldiretti Pistoia

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