QUARRATA_ Nella prossima edizione del “Settembre” a
Quarrata sarà il cantautore Alberto Fortis ad esibirsi sul palcoscenico di
Piazza Risorgimento.
L’artista – nato nel 1955 a Domodossola- sarà accompagnato
dalla “FH47 band”, il gruppo comasco composto da Marco Porritiello
(batteria), Angelo Quatrale (basso), Claudio Beccaceci (chitarra), Luca Fraula
(tastiere), Mary Montesano e Betty Vittori (vocalist) che accompagna
solitamente i live dell’artista
L’appuntamento per il nutrito stuolo di estimatori che
l’artista vanta si terrà il 5 settembre alle ore 21.
La serata sarà in favore dei terremotati
dell’Emilia Romagna.
Il concerto in piazza sarà l’occasione per ritrovare le
canzoni che lo hanno reso celebre al grande pubblico: “La sedia di Lilla”,
“Milano e Vincenzo”, “Il Duomo di notte”, “Settembre” solo per citarne alcune
si fonderanno con le suggestive immagini della proiezione di un corto creato
dallo stesso artista.
Disco di platino e due volta disco d’oro, con oltre un milione
e mezzo di copie vendute Fortis – autore dei testi e delle musiche da lui
interpretate - ha esordito nel 1979 con l'album "Alberto Fortis",
accompagnato dalla PFM, che contiene Il
duomo di notte, La
sedia di lillà, Milano
e Vincenzo, A
voi romani e lo colloca da subito fra gli artisti più
interessanti e amati degli anni ottanta.
Il
duomo di notte è stato inserito di recente nella classifica dei 100 brani fondamentali
della musica pop rock, insieme a "Imagine" di John
Lennon e "Like a rolling stone" di Bob Dylan.
George Martin,
produttore dei Beatles, partecipa alla produzione del suo album Fragole infinite
(1982, il titolo omaggia a "Strawberry fields forever") che contiene
il singolo omonimo, Susy
Body e il brano Neve
portato al successo con Rossana Casale.
La sua discografia comprende tra incisioni ufficiali,
raccolte e live, una dozzina di titoli con registrazioni effettuate in Italia e
all'estero (Los Angeles, New York e Londra).
Molto in auge negli anni ottanta
ha conosciuto almeno in Italia un certo periodo di oblio tornando alla ribalta
nel 2006 con la partecipazione alla terza edizione del reality show “Music Farm”
condotto da Simona Ventura.
Dal 2008 è testimonial
ufficiale dell'associazione di volontariato dei City Angels.
a.b.
«La musica è un'entità esigente, è un'amante gelosa, che finora
non mi ha permesso di avere una compagna profonda e completa o sono
semplicemente infantile e immaturo? Ma l'arte vuole prepotentemente la salvezza
e la priorità del bambino dentro di noi: e dunque? È per questo che tremo
all'idea di un figlio? È una conquista strepitosa tornare nella mia città
natale e sentire armonia con tutti i periodi e i posti dove ho vissuto,
precedentemente in conflitto e reclamatori di una scelta che doveva in qualche
modo “decidere” dove e quando (…) Sto guardando il mappamondo illuminato e
ricordo, in un pomeriggio d'estate, i miei quattordici anni. Adoro le persone
leggere che emanano luce. Come le lampadine. Anche la vita si svita e si
avvita, anche la vita si spegne e si accende». Una sconfinata passione per la
musica germogliata in tenera età, a soli cinque anni, quando chiede in dono a
Babbo Natale una batteria.
Erano ancora gli anni dell'infanzia trascorsa nella
casa paterna a Domodossola, dove Alberto amava giocare nel suo angolo segreto,
il “giardino delle fragole”. Poi la formazione della sua prima band, ancora
tredicenne, e il debutto televisivo tre anni dopo. Sono le prime tappe della
carriera sfavillante di un artista a trecentosessanta gradi, spesso considerato
“controcorrente” nel panorama musicale italiano.
Questa toccante biografia
rivela un Alberto Fortis inedito, amante dei viaggi, specialmente oltreoceano,
e della sperimentazione musicale, con una spiccata sensibilità per i temi
sociali e umanitari.
In Al si delinea il profilo di un artista poliedrico che
ha vissuto esperienze uniche: dall'incontro con il Dalai Lama, all'impegno con
l'Unicef in qualità di ambasciatore per i bambini della popolazione nativo
americana Navajo, fino al ruolo di testimonial di Aism (Associazione Italiana
contro la Sclerosi Multipla, presieduta dal premio Nobel Rita Levi Montalcini),
incarico per il quale è stato (recentemente) ricevuto al Quirinale dal
presidente Giorgio Napolitano.
Senza mai trascurare l'importanza della sfera
spirituale, Fortis, molto attratto dall'esoterismo, dai misteri della vita, si
sofferma sui suoi incontri con artisti internazionali del calibro di George
Martin, produttore dei Beatles, di Paul McCartney, di Wim Wenders e Sting.
Racconta i suoi grandi amori a partire dal primo, sbocciato a Diano Marina, la
città che considera la sua seconda patria, a quello “proibito” per Alanis
Morissette; racconta la sua battaglia in favore dei più deboli, che lo vede
spesso occupato in prima linea, la sua incontenibile passione per gli Stati
Uniti, dove ha a lungo studiato e vissuto, i suoi “idoli”, da John Lennon a
Bruce Springsteen, svelando l'essenza e i valori di un artista talvolta
ribelle, che spesso fatica ad adeguarsi alle logiche bislacche che regolano il
mercato discografico e facendo emergere una personalità estremamente sensibile
e fuori dal coro. La biografia, narrata con uno stile avvincente e a tratti
esilarante, che si coniuga perfettamente alla personalità eclettica di un
personaggio unico nel panorama musicale del pop rock italiano, è corredata di
un inserto fotografico e di un accattivante videofilm dal titolo È Forse Vita
con due brani inediti, Bettyno Potycino e Buonamore.
Alberto Fortis
(Domodossola, 1955) debutta a ventiquattro anni con l'album Alberto Fortis
(1979), che contiene i grandi successi Milano e Vincenzo, La sedia di lillà, A
voi romani, Il Duomo di notte. Nel 2006, in concomitanza con la partecipazione
al reality Music Farm, esce la sua raccolta inedita In Viaggio. Nel 2008 lancia
Vai protetto, che raccoglie brani dal vivo, inediti, cover e successi riveduti
e corretti. Fortis è anche autore di due libri di poesie: Tributo giapponese
(1988) e Dentro il giardino (1994), entrambi editi da Tranchida.
www.myspace.com/albertofortis
Per la foto scattata durante un concerto Pianoforte e Voce svoltosi a Castano Primo (Mi) l'inverno scorso (fonte pagina fans Facebook) si ringrazia il fotoamatore Stefano Matta.
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