giovedì 19 luglio 2012

Alberto Fortis protagonista al "Settembre quarratino". In piazza un concerto a favore dei terremotati dell'Emilia.


QUARRATA_ Nella prossima edizione del “Settembre” a Quarrata sarà il cantautore Alberto Fortis ad esibirsi sul palcoscenico di Piazza Risorgimento.
L’artista – nato nel 1955 a Domodossola- sarà accompagnato dalla  FH47 band”, il  gruppo comasco composto da Marco Porritiello (batteria), Angelo Quatrale (basso), Claudio Beccaceci (chitarra), Luca Fraula (tastiere), Mary Montesano e Betty Vittori (vocalist) che accompagna solitamente i live dell’artista
L’appuntamento per il nutrito stuolo di estimatori che l’artista vanta si terrà il 5 settembre alle ore 21. 
La serata sarà in favore dei terremotati dell’Emilia Romagna.

Il concerto in piazza sarà l’occasione per ritrovare le canzoni che lo hanno reso celebre al grande pubblico: “La sedia di Lilla”, “Milano e Vincenzo”, “Il Duomo di notte”, “Settembre” solo per citarne alcune si fonderanno con le suggestive immagini della proiezione di un corto creato dallo stesso artista.
Disco di platino e due volta disco d’oro, con oltre un milione e mezzo di copie vendute Fortis – autore dei testi e delle musiche da lui interpretate - ha esordito nel 1979 con l'album "Alberto Fortis", accompagnato dalla PFM, che contiene Il duomo di notte, La sedia di lillà, Milano e Vincenzo, A voi romani e lo colloca da subito fra gli artisti più interessanti e amati degli anni ottanta.
Nel 1981, nell'album "La grande grotta", escono Settembre e "La neña del Salvador".
Il duomo di notte è stato inserito di recente nella classifica dei 100 brani fondamentali della musica pop rock, insieme a "Imagine" di John Lennon e "Like a rolling stone" di Bob Dylan.
George Martin, produttore dei Beatles, partecipa alla produzione del suo album Fragole infinite (1982, il titolo omaggia a "Strawberry fields forever") che contiene il singolo omonimo, Susy Body e il brano Neve portato al successo con Rossana Casale.
La sua discografia comprende tra incisioni ufficiali, raccolte e live, una dozzina di titoli con registrazioni effettuate in Italia e all'estero (Los Angeles, New York e Londra).
Molto in auge negli anni ottanta ha conosciuto almeno in Italia un certo periodo di oblio tornando alla ribalta nel 2006 con la partecipazione alla terza edizione del reality show “Music Farm” condotto da Simona Ventura.
Dal 2008 è testimonial ufficiale dell'associazione di volontariato dei City Angels.

a.b.

 «La musica è un'entità esigente, è un'amante gelosa, che finora non mi ha permesso di avere una compagna profonda e completa o sono semplicemente infantile e immaturo? Ma l'arte vuole prepotentemente la salvezza e la priorità del bambino dentro di noi: e dunque? È per questo che tremo all'idea di un figlio? È una conquista strepitosa tornare nella mia città natale e sentire armonia con tutti i periodi e i posti dove ho vissuto, precedentemente in conflitto e reclamatori di una scelta che doveva in qualche modo “decidere” dove e quando (…) Sto guardando il mappamondo illuminato e ricordo, in un pomeriggio d'estate, i miei quattordici anni. Adoro le persone leggere che emanano luce. Come le lampadine. Anche la vita si svita e si avvita, anche la vita si spegne e si accende». Una sconfinata passione per la musica germogliata in tenera età, a soli cinque anni, quando chiede in dono a Babbo Natale una batteria.
Erano ancora gli anni dell'infanzia trascorsa nella casa paterna a Domodossola, dove Alberto amava giocare nel suo angolo segreto, il “giardino delle fragole”. Poi la formazione della sua prima band, ancora tredicenne, e il debutto televisivo tre anni dopo. Sono le prime tappe della carriera sfavillante di un artista a trecentosessanta gradi, spesso considerato “controcorrente” nel panorama musicale italiano.
Questa toccante biografia rivela un Alberto Fortis inedito, amante dei viaggi, specialmente oltreoceano, e della sperimentazione musicale, con una spiccata sensibilità per i temi sociali e umanitari.
In Al si delinea il profilo di un artista poliedrico che ha vissuto esperienze uniche: dall'incontro con il Dalai Lama, all'impegno con l'Unicef in qualità di ambasciatore per i bambini della popolazione nativo americana Navajo, fino al ruolo di testimonial di Aism (Associazione Italiana contro la Sclerosi Multipla, presieduta dal premio Nobel Rita Levi Montalcini), incarico per il quale è stato (recentemente) ricevuto al Quirinale dal presidente Giorgio Napolitano.
Senza mai trascurare l'importanza della sfera spirituale, Fortis, molto attratto dall'esoterismo, dai misteri della vita, si sofferma sui suoi incontri con artisti internazionali del calibro di George Martin, produttore dei Beatles, di Paul McCartney, di Wim Wenders e Sting.
Racconta i suoi grandi amori a partire dal primo, sbocciato a Diano Marina, la città che considera la sua seconda patria, a quello “proibito” per Alanis Morissette; racconta la sua battaglia in favore dei più deboli, che lo vede spesso occupato in prima linea, la sua incontenibile passione per gli Stati Uniti, dove ha a lungo studiato e vissuto, i suoi “idoli”, da John Lennon a Bruce Springsteen, svelando l'essenza e i valori di un artista talvolta ribelle, che spesso fatica ad adeguarsi alle logiche bislacche che regolano il mercato discografico e facendo emergere una personalità estremamente sensibile e fuori dal coro. La biografia, narrata con uno stile avvincente e a tratti esilarante, che si coniuga perfettamente alla personalità eclettica di un personaggio unico nel panorama musicale del pop rock italiano, è corredata di un inserto fotografico e di un accattivante videofilm dal titolo È Forse Vita con due brani inediti, Bettyno Potycino e Buonamore.
Alberto Fortis (Domodossola, 1955) debutta a ventiquattro anni con l'album Alberto Fortis (1979), che contiene i grandi successi Milano e Vincenzo, La sedia di lillà, A voi romani, Il Duomo di notte. Nel 2006, in concomitanza con la partecipazione al reality Music Farm, esce la sua raccolta inedita In Viaggio. Nel 2008 lancia Vai protetto, che raccoglie brani dal vivo, inediti, cover e successi riveduti e corretti. Fortis è anche autore di due libri di poesie: Tributo giapponese (1988) e Dentro il giardino (1994), entrambi editi da Tranchida.
www.myspace.com/albertofortis


Per la foto scattata durante un concerto Pianoforte e Voce svoltosi a Castano Primo (Mi) l'inverno scorso (fonte pagina fans Facebook) si ringrazia il fotoamatore Stefano Matta.

 

Nessun commento: