PISTOIA_ In fatto di controllo del
numero di ungulati stiamo tornando all'anno zero. La politica di controllo,
suggerita dall'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca
ambientale) a Regione Toscana e a cascata alle province, almeno per ciò che
riguarda Pistoia, è infatti priva di BUONSENSO.
I danni ad imprese agricole e cittadini
prodotti da storni, ungulati e altri animali aumentano, i rimborsi sono del
tutto insufficienti, e anziché puntare all'obiettivo di portare il fenomeno a
livelli fisiologici, dall'Ispra (ente nazionale competente in materia) arrivano
indicazioni che, inevitabilmente, porteranno il problema dell'eccesso di
ungulati ad incancrenirsi.
Il parere dell'Ispra, però, non è vincolante, regione e province
devono richiederlo, ma non sono tenute ad attenervisi pedissequamente.
Per
questo Coldiretti Pistoia e Federcaccia Pistoia si rivolgono all'assessorato
alla caccia e pesca provinciale perché faccia prevalere il BUONSENSO.
I fatti. Tutte le analisi danno in crescita il
numero di cinghiali, cervi, caprioli, mufloni presenti in regione. La densità
effettiva per ettaro delle singole specie è più del doppio di quello
considerato sostenibile. Aumentano, di conseguenza, i danni che il gran numero
di ungulati provocano a imprese agricole e privati.
La regione Toscana ha chiesto all'Ispra un parere su quanto
prevede la programmazione regionale e provinciale per la stagione venatoria
2012-13. Una richiesta di parere che, visto un recente cambiamento normativo,
viene inviata e riceve risposta a stagione venatoria per gli ungulati già
iniziata.
Il parere dell'Ispra, a fronte di un continuo aggravarsi della
situazione, prevede per la provincia di Pistoia una generalizzata riduzione dei
periodi e del numero di abbattimenti rispetto a quanto previsto dal piano
provinciale dell'Atc (Ambito territoriale di caccia).
Tra l'altro, viene
previsto il posticipo dell'apertura della caccia selettiva ai caprioli maschi
di 15 giorni.
La partenza slitta dal 1 al 15 agosto.
“15 giorni che potrebbero essere fatali ai nostri vigneti
-spiega Riccardo Andreini, presidente di Coldiretti Pistoia-. Già ad agosto in
molte vigne l'uva è matura per la raccolta, un richiamo molto forte per i
caprioli, che in pochissime ore possono danneggiare irrimediabilmente il
raccolto annuale e lo stesso vigneto”. Danni che un'impresa agricola
difficilmente sopporta, anche considerando i rimborsi (tardivi e
insufficienti). “Ma perché spendere soldi per rimborsare i danni, invece, di
mettere a punto una reale prevenzione?”.
“La modifica del calendario venatorio per gli ungulati a
stagione già iniziata non ha senso -dichiara Giovanni Pratesi, presidente di
Federcaccia Pistoia-. Con le novità normative è saltato per quest'anno il
periodo di caccia selettiva al capriolo dal 1 giugno al 15 luglio, ora viene
spostato il termine di ulteriori 15 giorni. 15 giorni che fanno la differenza
tra un'azione di selezione con qualche efficacia e un'attività ad utilità molto
limitata. Nei primi giorni di agosto, infatti, è possibile effettuare una
selezione efficace, nei pressi della boscaglia tagliata che attrae i caprioli, dopo
è sempre più difficile”.
Andreini e Pratesi congiuntamente rivolgono, infine, un appello
all'assessore Rino Fragai che, tra le altre, ha la delega alla caccia e pesca.
“L'Ispra è un organo tecnico, le indicazioni devono
doverosamente essere considerate. Siamo disposti ad accettare i nuovi calendari
dell'Ispra a partire dalla stagione 2013-2014. Ma, almeno per questa stagione
venatoria, l'assessore alla caccia della provincia non può non tener conto
della situazione contingente e delle peculiarità del nostro territorio, tra i
più danneggiati dall'eccesso di ungulati. Rino Fragai può e deve evitare che un
problema già grave diventi patologico”.
Fonte: Comunicato Stampa- Coldiretti Pistoia
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