martedì 31 luglio 2012

Eccesso di ungulati : l'appello di Coldiretti e Federcaccia Pistoia alla provincia di Pistoia.




PISTOIA_ In fatto di controllo del numero di ungulati stiamo tornando all'anno zero. La politica di controllo, suggerita dall'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) a Regione Toscana e a cascata alle province, almeno per ciò che riguarda Pistoia, è infatti priva di BUONSENSO.
I danni ad imprese agricole e cittadini prodotti da storni, ungulati e altri animali aumentano, i rimborsi sono del tutto insufficienti, e anziché puntare all'obiettivo di portare il fenomeno a livelli fisiologici, dall'Ispra (ente nazionale competente in materia) arrivano indicazioni che, inevitabilmente, porteranno il problema dell'eccesso di ungulati ad incancrenirsi.
Il parere dell'Ispra, però, non è vincolante, regione e province devono richiederlo, ma non sono tenute ad attenervisi pedissequamente.
Per questo Coldiretti Pistoia e Federcaccia Pistoia si rivolgono all'assessorato alla caccia e pesca provinciale perché faccia prevalere il BUONSENSO.
I fatti. Tutte le analisi danno in crescita il numero di cinghiali, cervi, caprioli, mufloni presenti in regione. La densità effettiva per ettaro delle singole specie è più del doppio di quello considerato sostenibile. Aumentano, di conseguenza, i danni che il gran numero di ungulati provocano a imprese agricole e privati.
La regione Toscana ha chiesto all'Ispra un parere su quanto prevede la programmazione regionale e provinciale per la stagione venatoria 2012-13. Una richiesta di parere che, visto un recente cambiamento normativo, viene inviata e riceve risposta a stagione venatoria per gli ungulati già iniziata.
Il parere dell'Ispra, a fronte di un continuo aggravarsi della situazione, prevede per la provincia di Pistoia una generalizzata riduzione dei periodi e del numero di abbattimenti rispetto a quanto previsto dal piano provinciale dell'Atc (Ambito territoriale di caccia).
Tra l'altro, viene previsto il posticipo dell'apertura della caccia selettiva ai caprioli maschi di 15 giorni.
La partenza slitta dal 1 al 15 agosto.

15 giorni che potrebbero essere fatali ai nostri vigneti -spiega Riccardo Andreini, presidente di Coldiretti Pistoia-. Già ad agosto in molte vigne l'uva è matura per la raccolta, un richiamo molto forte per i caprioli, che in pochissime ore possono danneggiare irrimediabilmente il raccolto annuale e lo stesso vigneto”. Danni che un'impresa agricola difficilmente sopporta, anche considerando i rimborsi (tardivi e insufficienti). “Ma perché spendere soldi per rimborsare i danni, invece, di mettere a punto una reale prevenzione?”.
La modifica del calendario venatorio per gli ungulati a stagione già iniziata non ha senso -dichiara Giovanni Pratesi, presidente di Federcaccia Pistoia-. Con le novità normative è saltato per quest'anno il periodo di caccia selettiva al capriolo dal 1 giugno al 15 luglio, ora viene spostato il termine di ulteriori 15 giorni. 15 giorni che fanno la differenza tra un'azione di selezione con qualche efficacia e un'attività ad utilità molto limitata. Nei primi giorni di agosto, infatti, è possibile effettuare una selezione efficace, nei pressi della boscaglia tagliata che attrae i caprioli, dopo è sempre più difficile”.
Andreini e Pratesi congiuntamente rivolgono, infine, un appello all'assessore Rino Fragai che, tra le altre, ha la delega alla caccia e pesca.
“L'Ispra è un organo tecnico, le indicazioni devono doverosamente essere considerate. Siamo disposti ad accettare i nuovi calendari dell'Ispra a partire dalla stagione 2013-2014. Ma, almeno per questa stagione venatoria, l'assessore alla caccia della provincia non può non tener conto della situazione contingente e delle peculiarità del nostro territorio, tra i più danneggiati dall'eccesso di ungulati. Rino Fragai può e deve evitare che un problema già grave diventi patologico”.

Fonte: Comunicato Stampa- Coldiretti Pistoia




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