sabato 1 giugno 2013

Memorial Giampaolo Bardelli, imponente partecipazione popolare. Nibali e Martini, esempi virtuosi. Tra i premiati anche il quarratino Antonio Vermigli (Rete Radiè Resch).


PISTOIA_ Per riconciliarsi con i valori. È andato in archivio anche il XXIX Memorial Giampaolo Bardelli, il premio a chi compie atti tangibili nella lotta al doping, il “cancrodello sport, e da quest’anno anche alle eccellenze pistoiesi, organizzato dal “Gruppo Sportivo Giampaolo Bardelli per lo sportivo etico” nella bella Sala Congressi dell’Hotel Villa Cappugi, a Pistoia.

È stata una cerimonia di premiazione a tutto ciclismo, un po’ come un tempo, quando il Memorial era una corsa e non un riconoscimento a chi si batte contro chi bara. Partecipazione popolare imponente e protagonisti assoluti Vincenzo Nibali, messinese cresciuto sportivamente in Toscana, a Mastromarco in provincia di Pistoia, vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, testimonial convinto del ciclismo pulito (“I siciliani sono numerosi in questo periodo del ciclismo _ ha avuto modo di affermare _ e portatori di etica, consapevoli e pronti a duellare con chi in gruppo è meno leale”), e il sempiterno Alfredo Martini, sportivo immenso e oggi dispensatore 90enne entusiasta di “pillole di saggezza”.
Ma protagonista, come al solito, è stato anche Renzo Bardelli, presidente della suddetta associazione sportiva, ex storico sindaco della città di Pistoia nonché presentatore perfetto e capace di reggere, con classe e tenacia, cinque ore di cerimonia di premiazione, suddivisa tra mattina e pomeriggio. Lui, che ha inventato il premio alle eccellenze pistoiesi, è un’autentica eccellenza. Nazionale.
Così come si è svolto, non si è sentita l’assenza, pur rilevante, della presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, ma si sono potuti apprezzare un clima di rinnovato feeling dello sport del pedale con il Memorial e le qualità degli insigniti.
Davanti alle massime autorità civili, militari, religiose cittadine, al magnifico rettore dell’Università di Firenze, Alberto Tesi da Lamporecchio, in provincia di Pistoia, sono sfilati uomini di cultura, del sociale, persone più che personaggi del mondo dello sport, dell’economia e persino di quella politica scaduta purtroppo per colpe proprie ai minimi termini. Nibali, accompagnato dal direttore sportivo dei tempi di Mastromarco, Franceschi, e dagli avvocati Malucchi e Baldi, tra i sostenitori più calorosi dei “cannibali”, il suo club valdinievolino, ha lasciato il segno per profondi e sani principi, dimostrando di essere campione pure nella vita. Martini ha suggerito, con una modestia unica, comportamenti di esistenza, invitando ad ascoltare i giovani per cambiare una società criticata da tutti, ma che tutti, in fondo in fondo, vorrebbero lasciare così com’è (gattopardesca: cambiare tutto per non cambiare niente). Eccellenti, tra gli altri, gli interventi del teologo di fama internazionale Monsignor Giordano Frosini, sostenuto dal Vescovo di Pistoia Mansueto Bianchi, di Antonio Vermigli, il “papà” della Marcia della pace e della giustizia, e dell’avvocato Giampiero Ballotti, ma tutti i premiati hanno incentrato i loro interventi sul recupero dei valori, oggi questi sconosciuti.
Successo grande, quindi, e da domani tutti pronti per preparare la 30° importantissima edizione: un Memorial, come in quella famosa canzonetta, con sempre più adepti e di conseguenza sempre più forte nella battaglia al male.
 
 
Fonte: Ufficio Stampa "Memorial Giampiero Bardelli". 

1 commento:

Anonimo ha detto...

CHI CORRE FORTISSIMO O FORTE NON LO PUO' FARE SOLO CON LE SUE GAMBE....NECESSITA DI AIUTO ...CHIMICO....