domenica 13 novembre 2011

Comitati civici uniti contro il rischio idraulico. Un incontro a Caserana. Lucarelli: "Presenteremo una relazione alle Istituzioni". Lo stato della situazione dei fiumi del territorio. "Dalì: " Servirebbe una indennità ai coltivatori diretti per il lavoro svolto come presidio ambientale nella pulizia dei fossi"


QUARRATA_ Lunedì 14 novembre presso il Circolo Arci di Caserana i comitati civici che si stanno battendo per la sicurezza dei fiumi della zona si incontrano per discutere sulla situazione anche alla luce degli incontri svoltisi in settimana a Quarrata (presso il Polo Tecnologico) con i responsabili del Consorzio di bonifica Bisenzio-Ombrone Pistoiese e dopo la conferenza stampa dove sono stati illustrati gli interventi fatti  nel 2011 e quelli previsti per il 2012. Alla situazione dei fiumi è stato dedicata anche la “Question Time” nell’ultimo consiglio comunale di Quarrata presentata dai gruppi consiliari Udc-Fli e CittàPerTe.
L’incontro è organizzato dal comitato civico Ombrone di Caserana e dal comitato civico di Ferruccia; all’ordine del giorno ci dovrebbe essere il sostegno ad una raccolta di firme promossa da un altro comitato di cittadini della zona dove si chiede che le istituzioni (dal Comune alla Provincia) rispettino gli impegni presi soprattutto sulla manutenzione dei torrenti. 
 “L’incontro- spiega Nicolò Lucarelli (portavoce del comitato di Caserarana – verte sullo stato di manutenzione dei torrenti della Piana e sul conseguente rischio idraulico. I comitati civici che hanno promosso l’incontro presenteranno una relazione che poi verrà inviata ai Comuni e alle Provincie di Pistoia e Prato interessate. L’obiettivo è di far sì che qualcosa si muova a livello istituzionale”.

Ma andiamo con ordine: nella riunione svoltasi al Polo Tecnologico (alla presenza tra gli altri del direttore del Consorzio Ombrone Lorenzo Cecchi De Rossi, del presidente Paolo Bargellini e degli assessori Giovanni Dalì del Comune di Quarrata e Mauro Mari della Provincia di Pistoia) è stato detto che “per mettere in sicurezza il torrente Stella servirebbero 5 milioni di euro” ma al momento mancano le risorse necessarie anche per gli interventi più urgenti.
Per la manutenzione straordinaria degli argini di tutta la Provincia di Pistoia nel 2012  saranno disponibili circa un milione di euro.
Nel corso dell’incontro è stato ribadito che l’intervento su Quarrata previsto sull’argine dello Stella nella frazione di Valenzatico (500 mila euro che dovranno arrivare dallo Stato tramite la Regione) è slittato al 2012.
La provincia di Pistoia come noto è in attesa da tempo della restituzione di un milione 668.000 euro a fronte delle spese di ripristino in somma urgenza dell’Ombrone dopo l’ultima alluvione che ha colpito la zona tra Barba e Ferruccia.
Ai rappresentanti dei comitati sono state illustrate anche le criticità per la corretta manutenzione sugli argini.

Rispondendo al “Question Time” in consiglio comunale l’assessore al rischio idrogeologico Giovanni Dalì ha detto tra l’altro: “ Rispetto agli eventi alluvionali del dicembre 2009 e 2010 ad eccezione del cedimento arginale alla Ferruccia non ci sono stati altri cedimenti sia sullo Stella che sul Quadrelli. Sono state sanate alcune situazioni con opere di manutenzione ordinaria che hanno consentito di ricuperare una serie di calle. Nel 2010 sono stati eseguiti due grossi interventi”.
“Per i problemi di indisponibilità di risorse legati al patto di stabilità (che prevederebbe solo interventi di emergenza)- ha aggiunto Dalì – non è possibile al momento fare altri interventi”. L’assessore ha rassicurato i gruppi consiliari di una “vigilanza costante sul territorio”.
“Il monitoraggio- ha detto- viene fatto dal personale del Consorzio che ha riscontrato un abuso edilizio su un argine nel centro di Ferruccia dove si è provveduto a risistemare la situazione. Per quanto poi riguarda la manutenzione ordinaria il Consorzio Ombrone Pistoiese ha stanziato per un anno 650 mila euro  utilizzati per il taglio dell’erba ecc.. mentre il Comune di Quarrata ha fatto interventi sui fossi che non risultano di nessuno per una cifra pari a 60.000 euro”.
L’assessore quarratino ha quindi  espresso una sua personale opinione: “ Bisogna prevedere una serie di agevolazioni, una indennità per il lavoro svolto, per quei soggetti come i coltivatori diretti che ogni giorno fanno un presidio ambientale con interventi di interesse pubblico. Vanno messe in piedi politiche dove dotarsi di strumenti che incentivino il coltivatore diretto a pulire i fossi. Se riusciamo ad interpretare questi temi come risorse idrauliche faremo una grande opera di prevenzione”.
A.B.


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