sabato 23 ottobre 2010

"La cena di messer Guidotto Pazzaglia": a Pistoia un viaggio a ritroso in una villa del tardo medioevo

PISTOIA_ Tempi e modi della vita agricola nel medioevo attraverso le fonti storiche e la novellistica saranno al centro di una interessante iniziativa dell’Archivio di Stato di Pistoia (Ministero per i beni e le attività culturali) diretto da Sandra Marsini.
L’evento è in programma domenica 24 ottobre alle ore 15,30 presso Villa Casa al Bosco di Santomato in prossimità di Montale. Si tratta di una passeggiata “indietro nel tempo” alla ricerca delle atmosfere autunnali, della vita quotidiana e della socialità in una villa del tardo medioevo. La proposta culturale – dal titolo “La cena di messer Guidotto Pazzaglia”- coordinata da Cristina Gavazzi in collaborazione con Carla Pancani, Elena Tondini e Massimo Vinattieri - vedrà gli interventi “a quattro mani” di Elena Vannucchi su “Cibi, banchetti e novelle nel medioevo”e di Maria Camilla Pagnini che introdurrà sul tema “Spazi di vita e spazi di lavoro della villa medioevale”.
Dopo la conversazione nell’antica cantina ipogea della Casa al Bosco, tra le barrique di rovere dove il vino di messer Guidotto Pazzaglia è lasciato ad “affinare”, sarà offerto il concerto del gruppo musicale fiorentino “I flauti di bambù” che eseguirà antiche partiture e ballate medioevali e rinascimentali con strumenti in legno fabbricati artigianalmente.
Al termine sarà offerto un aperitivo con selezione di vini delle terre di messer Guidotto.
“In questa occasione – spiega la dottoressa Maria Camilla Pagnini - il tema sarà il medioevo poichè proprio la casa al Bosco è una delle poche ville medioevali che sono giunte fino a noi quasi senza essere state ristrutturate nei secoli successivi".
" Il Borgo Antico, questo il nome con cui oggi è indicata la villa, un tempo - continua Pagnini - fu una grande "casa da padrone " come si legge nei documenti, capace di accogliere non solo la famiglia dei Pazzaglia ( gli antichi proprietari) ma anche i lavoratori che attendevano alla casa e alle proprietà, un vero e proprio centro nevralgico nel quale vissero e lavorarono molte persone”. “Le tracce di questo straordinario passato - conclude - restano non solo negli edifici ma anche nel magnifico paesaggio caratterizzato dai vigneti della Casa al Bosco che infatti oggi è nota principalmente per la produzione del vino".
Info: 0573-23350 oppure 367416- www.archivi.beniculturali.it/ASPT/index.htlm.
a.b.

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