giovedì 8 settembre 2011

Cattivi odori alla Discarica del Cassero ? "Differenze" di "naso". Nuova diffida del Comitato cittadino di Serravalle Pistoiese. Secondo l'Arpat "E' tutto regolare"


SERRAVALLE PISTOIESE- “Evidentemente i cittadini si sono tutti sbagliati.. chissà quali odori nauseabondi hanno sentito o si sono immaginati di sentire. Certo, perché il comitato di controllo, dati alla mano, ha smentito clamorosamente le sensazioni olfattive dei residenti vicini alla discarica. D’altra parte, se anche un consigliere di maggioranza, che sta “appiccicato” ai cancelli della discarica del cassero non ha sentito niente di strano, come facciamo noi a dubitare della cosa?”.
In senso ironico il Comitato Cittadini di Serravalle Pistoiese è tornato oggi dal proprio blog a parlare della vicenda sui cattivi odori denunciati dai cittadini nelle scorse settimane dopo che il sopralluogo effettuato dall’agenzia regionale per la protezione ambientale scaturita dalla denuncia fatta agli inizi di agosto non avrebbe rilevato- come comunicato dal presidente di Pistoiambiente Alfio Fedi- gestore della discarica – “nessuna anomalia”.
“Basta rilassarsi un attimo- si legge sulla bacheca Facebook del Comitato –che si trova anche chi riesce a dimostrare che il nostro naso non funziona bene!”.
“E’ il caso dei cittadini (con la “C” minuscola) prossimi alla Discarica del Cassero. Evidentemente il loro naso è di scadente qualità e non percepisce correttamente gli effluvi pregiati che emette la discarica.. tutto certificato ovviamente dall’Arpat”.
Il presidente del Comitato cittadino Gianni Manigrasso ha intanto reso noto il testo di una nuova diffida sulle emissioni di maleodoranze provenienti dalla discarica datata 6 settembre.
Si legge: “Faccio seguito alla mia del 29/07/2011, rimasta inevasa, per ribadire che i miei associati mi hanno ripetutamente segnalato come, nel mese di agosto, si siano ulteriormente incrementate le emissioni di maleodoranze provenienti dalla discarica in oggetto concentrate soprattutto nelle ore mattutine e notturne, nel fine settima e nei giorni festivi, in particolare in tutta la giornata di ferragosto”.
“La suddette perduranti e nauseabonde emissioni- continua- hanno determinato nei residenti forti irritazioni agli occhi ed alle narici, modificando così le loro abitudini di vita. Ancora una volta pertanto diffico la Pistoiambiente Scarl dal cessare immediatamente le attività maleodoranti sopra indicate ed a fornire congrue spiegazioni in ordine alle suddette emissioni, incrementate proprio nei giorni festivi”.
“In difetto – conclude Manigrasso- verrà adita l’Autorità Giudiziaria, senza ulteriore avviso”.
Il testo della diffida è stato inviato per conoscenza anche al reparto operativo di Roma del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente.
“E’ nell’ordine delle cose- ha dichiarato al Tirreno l’ingegnere Andrea Agnesino , tecnico del Comune di Serravalle Pistoiese – che una struttura del genere emetta cattivi odori. I fenomeni legati alle condizioni meteo possono in certi periodo aumentare la percezione di queste maleodoranze. Specialmente di notte si può verificare un ristagno che poi, non appena spunta il sole, viene rilasciato nell’aria e disperso. Ecco perché è più facile sentire gli odori la mattina presto, tra le 5 e le 6. Le cose smaltite in discarica però sono sempre le stesse”.
“Visto che nessuno si sta preoccupando di come risolvere la questione – ha dichiarato Gianni Manigrasso – andremo avanti insieme al nostro avvocato Elena Di Savio con la denuncia ai Carabinieri del Noe”.
a.b.

1 commento:

alessio ha detto...

Certamente una discarica non può essere paragonata a Chanel N°5 ... tanto per citarne una.

Però non è possibile che la risposta ufficiale a cittdini che accusano non soltanto "cattivo odore" ma anche malesseri, sia affidata ad un semplice articolo di giornale dove si afferma "tutto a posto, lo dice l'Arpat".

Se è vero che è tutto a posto, PUBBLICATE I DATI RILEVATI, così che tutti possano fare le loro considerazioni, sia sui valori, sia sulle modalità adoperate per fare tali "magiche" rilevazioni.

Non se ne può più dello "stato delle chiacchiere", occorre giustificare l'operato di chi è stato chiamato dai cittadini ad amministrare il loro benessere.