lunedì 19 settembre 2011

Lutto nel giornalismo pistoiese. Trovata morta Silvia Innocenti Caramelli, addetta stampa della Provincia di Pistoia. Il ricordo delle istituzioni.

PISTOIA_ Un gravissimo lutto all’interno del giornalismo pistoiese e toscano. È improvvisamente scomparsa l’addetta stampa della Provincia di Pistoia, Silvia Innocenti Caramelli, trovata morta ieri sera, domenica 18 settembre, nella sua abitazione di Pieve a Nievole, forse colpita da un malore che le è stato fatale. La salma è esposta alle cappelle del commiato della Misericordia di Pistoia, in attesa delle esequie funebri. “Ricordo Silvia nelle mille occasioni in cui abbiamo collaborato. – scrive in una nota il sindaco di Quarrata, Sabrina Sergio Gori – Oggi siamo a piangere una persona solare, ironica, pronta a cogliere ogni sfumatura, da brava giornalista qual’era. Ci mancherà, come ci mancano le persone in cui riponiamo fiducia, quelle a cui ci si può rivolgere sapendo di non restare mai delusi, sulle quali si può fare affidamento. La sua voce e il suo sorriso continueranno a tenerci compagnia nei tanti ricordi”. “Con la scomparsa di Silvia – afferma la presidente della provincia di Pistoia Federica Fratoni - personalmente perdo non solo una impiegata modello, ma un'amica e una confidente, che mi è stata sempre vicina e che ha condiviso con me tutti i momenti che hanno fin qui caratterizzato il mio mandato”. Sempre Fratoni, sul suo blog, ha anche scritto questo testo: "Con immenso dolore comunico l’improvvisa scomparsa di Silvia Innocenti Caramelli, addetto stampa della Provincia di Pistoia. Questa perdita lascia un vuoto incolmabile in tutti noi, che, come una grande famiglia, abbiamo condiviso con lei anni di lavoro, di crescita e di esperienze personali e che in questo momento di grande smarrimento ci stringiamo ai famigliari e agli amici. Ho dovuto aspettare prima di scrivere queste righe: l’incredulità è tale che ancora non lascia posto al dolore, quello incontenibile di chi perde all’improvviso un’amica, una compagna di viaggio, un punto di riferimento. Questo era Silvia per me; ogni mattina mi accoglieva il suo sorriso, spesso accompagnato dalla sua pungente ironia, il commento sui quotidiani, il rapporto faticoso con gli uffici, i tanti uffici della Provincia che, come ripeteva, “comunicano poco le molte cose fatte”. Non c’erano orari, né sabati, né domeniche, il suo lavoro prima di tutto, prima anche di sé stessa. Adesso che non c’è più, riecheggia nella mia mente la sua voce ferma e squillante che incita a “resistere”, nel momento in cui le province sono sotto assedio, i dipendenti etichettati come fannulloni e i giornalisti, categoria alla quale apparteneva con orgoglio, quotidianamente bistrattati. Mi mancherà l’esempio della professionista attenta e capace. Mi mancherà il conforto e il sostegno prezioso della collaboratrice instancabile. Ma soprattutto mi mancherà il calore dell’amica sincera e leale, noi che eravamo una famiglia, una squadra, un solo equipaggio in questo mare aperto chiamato mondo". La Lega Nord Toscana e il capogruppo del Carroccio in Regione, il pistoiese Antonio Gambetta Vianna, esprimono le proprie condoglianze alla famiglia di Silvia Innocenti Caramelli. «Voglio esprimere – afferma Gambetta Vianna – la mia più totale vicinanza alla famiglia. Silvia non solo era un’ottima giornalista, ma soprattutto era un’ottima persona». Alla famiglia le condoglianze anche da parte del nostro blog. a.b.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

momento davvero triste. Ci ha lasciato una brava e sensibile collega e una altrettanto brava professionista dell'informazione.
Ci mancherai Silvia.

Renata Fabbri

Anonimo ha detto...

Ma e' stato un malore o, come sembra di capire da alcuni commenti, si tratta di un suicidio?

Anonimo ha detto...

Caro anonimo, cambia qualcosa sapere come? Non conoscevo Silvia ma dai "commenti" si capisce il valore di questa persona troppo giovane per questo passo. Quello che si capisce invece dalla domanda meschina è la curiosità bramosa di farsi i fatti altrui che si annida in molti che non hanno di meglio da fare che informarsi di come sono andate le cosa per il gusto poi di "ciacciare" alle spalle. Abbia un po' di ritegno e si tenga la sua curiosità per le cose che la riguardano direttamente. In questi casi c'è solo bisogno di esprimenre il proprio cordoglio, quello vero però, e lasciare che il tempo dia la forza ai congiunti di trovare la pace e la serenità nel ricordo della loro cara.
lorenzo

andrea balli ha detto...

Come ulteriore contributo pubblichiamo quanto scritto da Mauro Banchini su Facebook martedì 20 settembre.

In ricordo di una collega giornalista, Silvia, che non c'è più.

"Un romanzo appena uscito porta un titolo (“Dove eravate tutti”). Si riferisce al nostro rapporto con il declino civile del Paese. Ma quel titolo lo sento, oggi, molto vicino rispetto alla morte, tragica, di Silvia.

Chi fra noi è credente ha, almeno, il vantaggio della speranza e della preghiera: la certezza che la vita continua e cancella infelicità, solitudini attraversate sulla terra.

Ma a prescindere dalla fede, ciascuno di noi – colleghi di una donna che, accanto a noi, ha molto sofferto - può e deve, oltre al cordoglio, trovare lo spazio per riflettere. Spazio umano, ma forse anche professionale.

Davanti a una scelta così forte, quanto è giusto tacere, quanto è opportuno nascondere, quanto è rispettoso lasciare una rassicurante immagine (di serenità, affetto, amicizia, perfino allegria) solo all'improvviso e casualmente interrotta?

Come ciascuno di noi, io non ho verità rivelate. Ma come ciascuno di noi oggi provo una forte tristezza. Non priva di un certo rammarico per quelle parole, non pronunciate, che forse avrebbero potuto essere d'aiuto".

Mauro Banchini