martedì 22 gennaio 2013

Una fiaccolata per non dimenticare. Le comunità parrocchiali di Catena e Tizzana unite nel ricordo di don Mario Del Becaro ad un mese dalla sua tragica uccisione.


QUARRATA- PISTOIA_ A distanza di poco meno di un mese dalla tragica morte di don Mario Del Becaro, parroco per 26 anni di Tizzana e Catena i parrocchiani unitamente al coordinatore territoriale don Patrizio Fabbri hanno organizzato per la sera di venerdì 25 gennaio (o in caso di maltempo il venerdì successivo 1 febbraio) una fiaccolata “Per non dimenticare…” in memoria della scomparsa del parroco delle chiese di Santa Maria Immacolata a Catena e di San Bartolomeo a Tizzana, barbaramente ucciso il 28 dicembre scorso.
La richiesta dei fedeli delle due comunità duramente colpite dall’efferata uccisione del proprio parroco- già ribadita a gran voce nel consiglio comunale aperto sulla sicurezza tenuto a Quarrata- è quella che sia fatta giustizia e che questo e tanti altri casi di cronaca nera non passi nel dimenticatorio.

Nel ricordo della figura di don Mario le due comunità parrocchiali intendono soprattutto “far sentire la propria voce per dire no alla violenza ma anche per chiedere giustizia”.
Il ritrovo è fissato presso il piazzale antistante la chiesa di Catena con partenza alle ore 21 per concludersi attorno alle ore 22,30 circa con una breve commemorazione a cui prenderanno parte anche gli amministratori locali.
Saranno percorsi circa due chilometri sulle strade del comprensorio comunale: la fiaccolata dalla piazza della chiesa di Catena si snoderà lungo via Vecchia Fiorentina II Tronco, via Seano fino all’incrocio con via di Pozzo e nel tratto di ritorno proseguirà in via Colzi, via Po, per tornare attraverso la stessa via Vecchia Fiorentina II tronco fino alla chiesa di Santa Maria Immacolata.
 
In vista della “Fiaccolata” il Comune di Quarrata ha emesso una ordinanza adottando tutte le opportune cautele e salvaguardie per la tutale sia della pubblica che della privata incolumità. 
In particolare dalle 20 alle 24 sarà chiusa al transito e vietata la sosta con rimozione forzata nella piazza antistante la chiesa di Catena limitrofa a via Vecchia Fiorentina II Tronco.
Resteranno interdette al transito di tutti i veicoli “per il tempo necessario al passaggio dei partecipanti alla manifestazione” anche le strade interessate dal percorso.
Della tragica uccisione di don Mario Del Becaro recentemente se ne è occupata anche una pagina di Facebook dal titolo “L’enciclopedia dei grandi casi di cronaca nera. Per non dimenticare”, fondata con l’intento appunto di ricordare i casi di cronaca nera, le vittime di omicidi efferati, le denunce di stalking e di maltrattamenti invane, le ingiuste condanne di assassini spietati” che così racconta e ricostruisce l’intera vicenda che ha avuto un enorme risalto sui media nazionali e la più ampia risonanza sulle pagine della cronaca locale:

 
Don Mario Del Becaro, 63 anni, la notte tra il 28 e il 29 dicembre, viene ucciso nella sua canonica, la chiesa di Tizzana del Comune di Quarrata, in provincia di Pistoia.
Il cadavere viene trovato da una pattuglia dei carabinieri, che passando per il piazzale della chiesa, nota la porta della casa del prete aperta e s'insospettisce.
Il parroco è legato, con del nastro adesivo sulla bocca e ricoperto di ecchimosi su tutto il corpo. La canonica è completamente a soqquadro. La macchina di don Mario è stata rubata e la cassaforte scassinata.
Il sacerdote prima di essere ucciso sarebbe stato spinto e trascinato con forza tra la sala, la cucina e gli altri ambienti al piano terreno, probabilmente nel tentativo di essere obbligato a rivelare dove si trovasse la cassaforte. Allora è solo un semplice tentativo di rapina finito male quello che si nasconde dietro la morte di Don Mario?
Passano alcuni giorni e l'autopsia conferma che il parroco è stato soffocato dal nastro adesivo messo sulla bocca per non farlo urlare e dalla sciarpa con cui i rapinatori lo hanno imbavagliato dopo averlo legato e picchiato violentemente. L'esame evidenzia anche la rottura di una costola - a causa delle percosse -, una lesione al fegato, vari traumi ed emorragie interne. In queste condizioni il fisico del sacerdote, privato della normale respirazione, ha ceduto.
Secondo gli investigatori, l'aggressione sarebbe avvenuta tra le 20.30 e le 21.30 di venerdì 28. Don Mario aveva cenato in casa con una persona del posto, che i carabinieri hanno rintracciato e sentito, potendo così inquadrare gli orari.
Sulla porta della chiesa e della canonica non vengono rintracciate effrazioni, conferma del fatto che probabilmente sia stato Del Becaro ad aprire la porta ai suoi aggressori.
Gli investigatori ascoltano la donna delle pulizie e i dipendenti della pizzeria vicina che però hanno solo notato l'assenza dell'auto e la porta aperta verso le h.22.30 senza però insospettirsi. Quindi, chi è stato ad uccidere il parroco di Tizzana? E' stato lui ad aprire la porta ad i suoi assassini in preda ad un ennesimo tentativo di aiutare il prossimo? E qual è la vera entità del bottino che nessuno sa definire? Che fine ha fatto l'auto di Don Mario?
Della morte del parroco di Tizzana nessuno ha notizie certe e tanti sono i dubbi che avvolgono gli eventi.
Unica certezza è che Don Mario questa volta non ce l'ha fatta. Infatti già una volta era stato vittima di un tentativo di estorsione e aveva denunciato il fatto ai carabinieri chiedendo protezione: più persone gli avevano chiesto del denaro che lui non aveva dato. E se tutto fosse collegato? Chi ha tentato di estorcere del denaro al sacerdote e perchè? Chi ha rapinato la canonica e chi ha picchiato così violentemente il parroco sino ad indurlo alla morte?
 
Andrea Balli

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