sabato 18 dicembre 2010

In approvazione l'aggiornamento della normativa urbanistica a Quarrata. Ecco il "Piano delle Funzioni"


QUARRATA_ Lunedì 20 dicembre alle ore 20,45 è convocata la seduta ordinaria del consiglio comunale. Tra i vari punti all’ordine del giorno ci sarà anche l’adozione della 2° variante normativa al regolamento urbanistico (ai sensi degli articoli 16 e 17 della Legge Regionale 03.01.2005- n. 1) riguardante la disciplina della distribuzione e la localizzazione delle funzioni.
La variante è stata redatta dall’architetto Riccardo Breschi di Pistoia in collaborazione con l’architetto Caterina Biagiotti (responsabile del procedimento, funzionario del Comune di Quarrata).
Su questo punto l’assessore all’edilizia e all’urbanistica Luca Gaggioli ricorda che “parallelamente alle illustrazioni della variante nelle sedute della commissione consiliare è stato attivato anche un percorso di concertazione con tutte le associazioni di categoria perché la variante si configura anche come adeguamento alle disposizioni regionali in materia di commercio ed integra gli indirizzi e gli obiettivi emersi dagli studi sulla struttura commerciale del territorio quarratino”.
Tra gli obiettivi posti dalla variante in adozione vi è un maggiore dettaglio nella definizione delle funzioni commerciali e nella disciplina dei singoli ambiti e sub-ambiti in cui è stato suddiviso il territorio comunale; l’aggiornamento delle destinazioni ammissibili nei diversi tessuti e nelle diverse zone previste dal Regolamento Urbanistico”.
Proprio per questo motivo nei giorni scorsi si è tenuto un primo incontro di confronto anche con l’ordine degli architetti di Pistoia “in uno spirito di collaborazione – ha scritto Gaggioli - che certamente condividiamo”.
Si legge infatti nella premessa alla variante: “La Variante n.2 al Regolamento Urbanistico trae origine dall'esigenza di predisporre ed approvare una disciplina definitiva della distribuzione e localizzazione delle funzioni. Il vigente Regolamento Urbanistico, approvato con delibera C.C. n. 94 del 31.07.2008, contiene infatti una disciplina provvisoria condensata nel Capo III del Titolo I delle Norme Tecniche di Attuazione, negli articoli 10-43.
L'oggetto della Variante si è progressivamente allargato ad altri temi, per effetto dei contenuti della stessa Disciplina delle funzioni ed a seguito dell'entrata in vigore del Regolamento attuativo del Codice regionale del Commercio ( il D.P.G.R. 1 aprile 2009 n.15/R )che ha dato avvio alla elaborazione degli atti di programmazione commerciale ed in particolare della programmazione delle medie strutture di vendita”.
“La Disciplina delle funzioni - prosegue il documento -si è confrontata con il lavoro svolto su questo tema da Simurg Ricerche di Livorno: la Variante n.2 è divenuta pertanto atto di adeguamento del Regolamento Urbanistico alle disposizioni regionali in materia di commercio nonché strumento che integra ed esplicita gli indirizzi e gli obiettivi emersi dagli studi sulla struttura commerciale del territorio quarratino. La stessa disciplina delle funzioni si è notevolmente arricchita attraverso il confronto con gli atti di programmazione commerciale: ciò ha portato ad un maggiore dettaglio nella definizione delle funzioni commerciali e nella disciplina dei singoli ambiti e sub-ambiti in cui è stato suddiviso il territorio comunale".
"Contestualmente- si legge - la articolazione in numerose funzioni delle categorie di destinazioni d'uso fissate dalla L.R. 1/2005 ha generato l'esigenza di aggiornare le destinazioni ammissibili nei diversi tessuti e nelle diverse zone previste dal Regolamento Urbanistico e dettagliatamente descritte e disciplinate nei Titoli IV, V e VI delle Norme Tecniche di Attuazione”.
Alla fine la Variante n.2 ha assunto il carattere e la dimensione di un atto di complessivo aggiornamento della normativa urbanistica in materia di destinazioni d'uso, di localizzazione delle funzioni,di definizione delle condizioni e dei parametri per gli insediamenti commerciali”.

Alcuni approfondimenti:
La variante in adozione si è avvalsa tra l’altro delle esperienze di quasi due anni di gestione del nuovo Regolamento Urbanistico ma anche della maturazione di una visione della realtà locale aggiornata agli effetti della crisi economica e sociale degli ultimi anni; degli apporti degli studi e dei processi partecipativi e/o concertativi legati a programmi, piani e progetti speciali , fra cui in primo luogo il Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile ( P.I.U.S.S.) promosso con successo dal Comune sotto il titolo “Quarrata sarà”; dell'implementazione del quadro conoscitivo sistematizzata in questa occasione e conseguente a studi ed analisi precedenti e successivi all'approvazione del Regolamento Urbanistico; delle prime indagini e valutazioni svolte da Simurg Ricerche per la predisposizione degli atti di programmazione commerciale.
“Dall'esperienza di gestione del nuovo strumento urbanistico, fortemente innovativo rispetto al previgente P.R.G.- confermano dal Comune di Quarrata, sono emerse alcune esigenze:
- ampliare la articolazione in funzioni delle categorie di destinazioni d'uso indicate all'art.59 della L.R. 1/2005, ed in primo luogo della categoria servizi;
- stabilire un nesso più forte fra disciplina delle funzioni e normativa di zona , precisando e ridefinendo ove necessario le destinazioni d'uso ammesse nei diversi tessuti e nelle diverse zone;
- individuare i casi di funzioni compatibili per cui il passaggio da una funzione all'altra non genera mutamento di destinazione d'uso;
- dettagliare le procedure e gli adempimenti per i mutamenti di destinazione d'uso e precisare i casi in cui sono liberi, sono gratuiti o al contrario richiedono anche adeguamenti degli standard urbanistici”.

Un quadro conoscitivo.
La crisi economica che ha colpito pesantemente il settore trainante dell'economia locale , l'industria manifatturiera ed in particolare l'industria del mobile, ha provocato la dismissione di un numero crescente di attività produttive e commerciali. Questo fenomeno, unito alla contrazione degli interventi edilizi, ha segnato in modo significativo il paesaggio urbano e l'organizzazione e l'uso di parti importanti della città e del territorio comunale.
L'Amministrazione Comunale, gli enti territoriali, le associazioni economiche e di categoria hanno dovuto affrontare problemi in larga parte inediti per qualità e dimensione: il PIUSS costituisce un primo tentativo di risposta organico e concertato alle questioni poste dalla crisi, ai temi dell'innovazione strategica, della ricerca di una nuova linea di sviluppo, del riuso e della riqualificazione di importanti settori urbani. E' ovvio che questi temi hanno una diretta e specifica influenza sulla struttura della città, sulla politica delle sue trasformazioni e quindi sulla disciplina delle funzioni da assegnare ai diversi ambiti urbani e territoriali.
Dagli approfondimenti del quadro conoscitivo raggiunti con un dettagliato lavoro di analisi delle funzioni in atto è emersa l'esigenza di una parziale revisione della suddivisione in ambiti del territorio comunale introdotta dalla disciplina provvisoria delle funzioni del R.U.
La schedatura del patrimonio edilizio esistente effettuato da COSEA per il Regolamento Urbanistico, nonostante alcune imprecisioni, offre un quadro di insieme assai chiaro della distribuzione delle funzioni sul territorio e delle vocazioni dei tessuti insediativi : questo quadro è rappresentato nella tavola QC4 che mette a confronto le destinazioni d'uso dei piani terra degli edifici rilevata da COSEA con i tessuti insediativi individuati dal progetto del Regolamento Urbanistico.
Il quadro che emerge ha confermato la correttezza del riferimento alle frazioni come base della struttura insediativa territoriale e la correttezza della macrozonizzazione del capoluogo con la distinzione dei tessuti a carattere prevalentemente produttivo da quelli a carattere prevalentemente residenziale.
Un esame più dettagliato della localizzazione delle attività terziarie (commerciale, direzionale e servizi) e delle stesse attività produttive, unita all'analisi delle tendenze in atto nel settore dell'industria e della commercializzazione del mobile, ha tuttavia evidenziato l'esigenza di incrementare il numero degli ambiti nell'area del capoluogo e di individuare sub-ambiti con specifiche caratteristiche in talune frazioni della pianura".
In particolare è sembrato utile, al fine di avere una più articolata ed efficace disciplina delle funzioni, dare continuità sia in direzione nord che in direzione sud all'Ambito di Connotazione Urbana di via Montalbano già individuato dal R.U., rafforzando in tal modo la funzione strategica di questo asse commerciale e direzionale che dagli Olmi raggiunge P.za Risorgimento e l'area ex Lenzi.
Dagli ambiti urbani di Quarrata nord, a vocazione prevalente produttiva, è sembrato utile togliere le porzioni di tessuto dove predomina od è esclusiva la presenza della residenza.
Al contrario, nelle principali frazioni di pianura, disposte lungo l'asse est-ovest su cui si attesta il sistema produttivo quarratino e che è costituito da viale Europa- tangenziale nord di Quarrata- via Larga- S.R. 66, è parso opportuno distinguere le aree a prevalente destinazione artigianale ed industriale per poter dare una disciplina delle funzioni omogenea all'intero comparto produttivo del Comune.
a.b.

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