martedì 21 dicembre 2010

Al "Nazionale" lo "Zio Birillo". Concerto-teatrale con Alessandro Benvenuti e la band "I suscettibili"


QUARRATA_ Domani mercoledì 22 dicembre alle ore 21 nell’ambito della stagione teatrale 2010-2011 al teatro Nazionale di Quarrata Roberto Toni-Teatro Stabile di Firenze presenta lo spettacolo 'Zio Birillo. Storie di acide amenità'.
Una confessione in musica, un racconto in 15 canzoni scritte, musicate e cantate da Alessandro Benvenuti, poliedrico artista toscano, accompagnato dalla sua band "I suscettibili" per fissare, nel tempo, un percorso di appartenenza alla sua terra e alle sue origini - Pelago, piccolo comune in provincia di Firenze - ma anche un percorso di crescita verso una maturità artistica piena di sfaccettature”.
Il giancattivo si cimenta con la forma del concerto-teatrale portando in scena l’ultima e innovativa sua creazione frutto di due delle sue più grandi passioni: il teatro e la musica.
“Accadde – scrive nelle note di regia il protagonista di “Benvenuti a casa Gori” - che ci fossero dei ragazzi grandicelli che giocavano a pallone nel piccolo cortile interno del circolino dei preti di via San Francesco. Io vivevo con i genitori e i nonni materni, un numero civico prima, e l’orto di casa nostra confinava con quel circolino. Poi la palla cadde di sotto, là dove una locale impresa edile stava facendo lo scavo, confinante appunto con il muro del circolino, per gettare le fondamenta di quella che sarebbe diventata poi la Asl del paese oltre che uno degli edifici più brutti che siano mai stati costruiti a San Francesco, frazione del comune di Pelago, Provincia di Firenze. Come fare adesso a riprenderla quella palla essendo di sabato e non essendoci operai ai quali urlare:…”ce la ributti?”. Il ragazzo più grosso si rivolse allora verso di me che li guardavo giocare mangiando una fetta di pane con il vino e lo zucchero (“Fà sangue! Diceva nonna Lucia) e vedendo che alle mie spalle, poggiata contro il muro, c’era una lunga scala di legno di proprietà dello zio dei miei nonni che abitava al primo piano della stessa nostra palazzina mi chiese torvo: “Prestacela”.
“Non posso – risposi io – è di mio zio”. “E noi la si piglia uguale!” tuonò minaccioso il bullo muovendosi verso di me per scavalcare il muretto di divisione. Allora io, preso dal panico cominciai a urlare: “Zio Zio ti voglion piglià la scala! Zio Zio!” rimandando in tal modo a lui la soluzione del problema. E fu così che, per quei bulletti che durante le elezioni politiche andavano a distribuire il materiale di propaganda della DC e nei giorni festivi servivano la messa, da quel giorno diventai “Zio zio”. Nei paesi chi non ha un soprannome esiste meno. Ora esistevo anch’io. Poi, data la mia altezza, il soprannome cambiò nei mesi successivi fino a diventare “Zio Birillo”. Poi arrivarono i Beatles, i Beatnik, la Beat Generation, i laburisti in Inghilterra, l’alluvione a Firenze e dintorni, Corto Maltese….insomma qualcosa si mosse. Sentendo sulla mia pelle il mutare dei tempi condussi una battaglia lunga dura e pura perché quel marchio d’infamia legato a un attimo di panico che mi aveva colto invocando lo zio fosse cancellato. Occorsero tre mesi durante i quali non risposi a nessuno che mi chiamasse in quel per tutti, capendo che non scherzavo, si scordassero chi ero stato restituendomi quel rispetto che adesso mi meritavo. Così divenni Alessandro. O anche Sandro. E poi “Vercinge”, perché nel frattempo avevo formato un gruppo musicale con degli amici; band che dopo lungo pensare chiamammo “La Vercingetorige Six Company”. Del gruppo io ero cantante e leader indiscusso. Passare dal pavido richiamo d’aiuto a uno zio, all’essere un capo dei Galli che era stato il “regista” di una ribellione nazionale contro l’imperatore Cesare….eh beh, c’era un bel salto di qualità. Poi il tempo ha fatto la sua parte”. In scena con Benvenuti la band “I Suscettibili” formata da Franco Fabbrini (basso, contrabbasso, voce e arrangiatore capo), Luca Ravagni (piano, tastiere, sax baritono, arrangiatore in seconda), Vittorio Catalano (sax contralto, ciaramella, marranzano, ocarina, flauti e voce), Leandro Bartorelli (Drum e percussioni) e Riccardo Pardini (Electric guitar, acoustic guitar e voce).
Info - 0573.774500.
a.b.

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